Asia Argento si è lamentata per l’impossibilità di punire Fausto Brizzi, dopo che è stata diffusa la notizia delle indagini nei confronti del regista. Brizzi è indagato per molestie sessuali, ma la sua posizione sarà probabilmente archiviata visto che gli esposti contro i suoi presunti reati sono stati depositati sei mesi dopo la commissione dei loro fatti.
«Brizzi indagato per molestie Ma per i pm l’inchiesta deve essere archiviata” – finché la prescrizione del reato di stupro rimarrà a 6 mesi, predatori e molestatori rimarranno impuniti. Occorre cambiare la legge che fu creata prima dell’unità d’Italia!», ha scritto su Twitter l’attrice. Asia Argento si riferisce a una disposizione della legge numero 66 del 1996, Norme contro la violenza sessuale, che però ha modificato in positivo la situazione in merito alla normativa.
Infatti prima di questa modifica il termine massimo per le denunce relative a reati di violenza sessuale era di soli tre mesi. L’invito di Asia Argento ad allungare i termini per facilitare le denunce ci trova d’accordo, anche se non è corretto indicare come responsabile la vecchia formulazione del codice penale, che è stata abbondamente superata dalla legge 66 del 1996.