Asia Argento si lamenta per l’impunibilità di Fausto Brizzi

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L'attrice si lamenta della procedibilità a querela irrevocabile, che però è stata elevata a 6 mesi dalla legge 66 del 1996

Asia Argento si è lamentata per l’impossibilità di punire Fausto Brizzi, dopo che è stata diffusa la notizia delle indagini nei confronti del regista. Brizzi è indagato per molestie sessuali, ma la sua posizione sarà probabilmente archiviata visto che gli esposti contro i suoi presunti reati sono stati depositati sei mesi dopo la commissione dei loro fatti.



Asia Argento si lamenta per l’impunibilità di Fausto Brizzi

«Brizzi indagato per molestie Ma per i pm l’inchiesta deve essere archiviata” – finché la prescrizione del reato di stupro rimarrà a 6 mesi, predatori e molestatori rimarranno impuniti. Occorre cambiare la legge che fu creata prima dell’unità d’Italia!», ha scritto su Twitter l’attrice. Asia Argento si riferisce a una disposizione della legge numero 66 del 1996, Norme contro la violenza sessuale, che però ha modificato in positivo la situazione in merito alla normativa.



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Italian actress Asia Argento at the 35th Turin Film Festival at the Massimo Cinema, Turin, Italy, 29 November 2017.
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Infatti prima di questa modifica il termine massimo per le denunce relative a reati di violenza sessuale era di soli tre mesi. L’invito di Asia Argento ad allungare i termini per facilitare le denunce ci trova d’accordo, anche se non è corretto indicare come responsabile la vecchia formulazione del codice penale, che è stata abbondamente superata dalla legge 66 del 1996.