Così l’app IO è riuscita a superare le perplessità del Garante della privacy per il green pass

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In un primo momento c'era stato uno stop provvisorio, ma adesso qualsiasi ostacolo è stato superato

La previsione delle interazioni tra l’app IO della Pubblica Amministrazione, Google e Mixpanel aveva creato qualche problema al Garante della Privacy per dare il via libera al supporto come mezzo per poter ottenere e mostrare il cosiddetto green pass vaccinale, quello che dovrebbe garantire la libertà di spostamento tra Paesi dell’Unione Europea e la partecipazione agli eventi pubblici. Al momento, l’app della Pubblica Amministrazione, per superare questo stallo, ha annunciato il superamento di questa interazione, cosa che ha permesso al Garante della Privacy di dare il via libera: non sarà soltanto l’app Immuni a essere un veicolo per il prossimo certificato vaccinale, ma questa possibilità verrà data anche all’app della Pubblica Amministrazione. Giusto così, visto che Immuni e IO sono le due app più scaricate in materia di pubblica utilità.



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App IO e green pass, superate le iniziali perplessità del Garante

Il ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale guidato da Vittorio Colao si aspetta, dunque, un via libera rapido da parte del Garante della Privacy per l’app IO. Del resto, i tecnici del ministero hanno lavorato anche ad altre innovazioni, in modo tale da poter agevolare l’esperienza di utilizzo da parte dell’utente: «Tra le novità introdotte – si legge in una nota -, ci saranno anche l’utilizzo di notifiche push a contenuto generico (cioè senza indicazione dell’ente mittente o dell’oggetto) e, a breve, la possibilità di esprimere un consenso esplicito e specifico da parte del cittadino rispetto all’uso di sistemi che permettono di raccogliere eventi relativi alle azioni effettuate in app, informazioni raccolte per finalità di assistenza, debugging e monitoraggio dell’app stessa».



Il certificato green entrerà in vigore ufficialmente in tutta Europa a partire dal 1° luglio. In questi giorni, i diversi stati membri si stanno adeguando ai principi base votati dal Parlamento Europeo. Anche l’Italia ha individuato dei passaggi da fare e delle piccole modifiche che, in teoria, dovrebbero essere piuttosto rapidi per via del fatto che esistono già due app (Immuni e IO, appunto) predisposte a veicolare il QR code che permetterà ai cittadini di dimostrare l’avvenuta vaccinazione, la guarigione da Covid-19 o l’esibizione di un tampone negativo nelle precedenti 48 ore.