Antonio Fosson, presidente della Valle d’Aosta, indagato per voto di scambio

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Le elezioni sotto indagine sono quelle del 2018

Era stato eletto presidente della Valle d’Aosta esattamente un anno fa. Antonio Fosson, ora, risulta indagato per voto di scambio. Il rappresentante dell’Union Valdôtaine risulta tra gli indagati nell’ambito di un’inchiesta che è stata portata avanti dalla Dda di Torino: gli investigatori stanno analizzando le presunte influenze di politici locali, nell’ambito delle elezioni del 2018. In quella circostanza, l’Union Valdôtaine si era affermata come primo partito, incalzata dalla Lega, che – dopo un primo giro di consultazioni – riuscì a ottenere la carica di presidente della Regione grazie alla sua candidata Nicoletta Spelgatti. Successivamente, la giunta leghista venne sfiduciata e il presidente della Valle d’Aosta divenne proprio Fosson.



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Antonio Fosson, presidente Valle d’Aosta, indagato

L’inchiesta coinvolge anche tre assessori della giunta valdostana e ha aperto una grave emergenza politica all’interno dell’amministrazione regionale: «A livello giudiziario – ha spiegato Patrizia Morelli di Alliance valdôtaine, l’altro partito di maggioranza – non conosciamo le posizioni personali dei coinvolti e ognuno avrà modo di chiarire. A livello politico utilizzeremo la giornata per un confronto con i movimenti. Saranno valutate tutte le ipotesi e domani mattina avremo una risposta».



Gli inquirenti sospettano che ci possano essere state dei condizionamenti da parte della ‘ndrangheta nell’influenzare il voto in Valle d’Aosta. In modo particolare, si sono registrati rapporti con Giuseppe Petullà, un anziano pensionato di origini calabresi che, negli incontri con Fosson, veniva chiamato sempre ‘capo’ da quest’ultimo. Queste indicazioni sono state riportate dal pubblico ministero che si occupa dell’inchiesta.