A far partire la notizia, falsa, del ricorso presentato da Anna Maria Franzoni per ottenere il reddito di cittadinanza negatole senza motivazione apparente, è stata l’associazione Giustitalia con un comunicato. La nota era arrivata anche agli occhi dell’avvocato della donna, che però non gli aveva dato peso. La viralità della notizia falsa ha però obbligato il legale a dare una smentita ufficiale.
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Tutto comincia con una nota mandata alla stampa dall’associazione Giustitalia, che online si presenta come «una organizzazione di consumatori e utenti, liberamente costituita, autonoma, senza fini di lucro ed a base democratica e partecipativa» nata con lo scopo di «informare, promuovere, assistere, tutelare, rappresentare e difendere» i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei cittadini e degli stranieri, oltre che dei «consumatori di beni e degli utenti di servizi e comunque gli interessi diffusi dei consumatori e degli utenti in genere».
Peccato che tutta la storia sia infondata. A chiarirlo è stata proprio Paola Savio, l’avvocato che ha seguito Anna Maria Franzoni in tutto l’iter processuale del delitto di Cogne. L’avvocato ha chiarito di aver visto il comunicato, ma di non avergli dato importanza in un primo momento. Allertata poi dalle richieste dei giornalisti e dall’attenzione della stampa, ha deciso di smentire pubblicamente quanto divulgato. «La mia assistita era all’oscuro di tutto – ha chiarito Paola Savio – e ha confermato di non aver mai fatto alcuna richiesta di reddito di cittadinanza, di non averci neppure mai pensato. L’ho chiamata io stessa per avere conferma».
(Credits immagine di copertina: ANSA/ARCHIVIO – ALESSANDRO CONTALDO -)