La svolta di Amazon sui danni causati da venditori di terze parti: rimborserà fino a 1000 dollari

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Il rimborso arriverà direttamente dall'azienda di e-commerce in caso in cui il prodotto ordinato causi danni fisici al cliente o alla sua abitazione

C’è un altro passo in avanti preparato da Amazon nei confronti dei problemi causati agli utenti della piattaforma di e-commerce dai rivenditori di terze parti. Già nei mesi scorsi, il colosso del web ha dovuto affrontare diversi contenziosi legati alle sue responsabilità nel caso in cui la piattaforma non sia altro che una vetrina per un altro rivenditore che utilizza Amazon semplicemente come mediatore per le sue proposte di acquisto. Nei giorni scorsi, il Wall Street Journal aveva accusato alcuni rivenditori di terze parti di rimborsare i clienti di Amazon che avessero lasciato recensioni negative sulla piattaforma (con Amazon che aveva negato di aver condiviso i dati di questi stessi clienti con i rivenditori di terze parti). Oggi, arriva l’annuncio negli Stati Uniti: Amazon rimborsa i clienti per i danni, fino a 1000 dollari, subiti in seguito all’acquisto da un rivenditore di terze parti. 



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Amazon rimborsa fino a 1000 dollari anche per danni causati da rivenditori di terze parti

Le operazioni di compra-vendita su Amazon, è noto, avvengono in due modi: il cliente può comprare direttamente da Amazon (e allora il colosso è responsabile per tutti gli eventuali problemi su quell’acquisto) oppure da rivenditori di terze parti che usano Amazon semplicemente per raggiungere una platea potenzialmente più vasta di clienti. Su quest’ultima operazione di compra-vendita, Amazon ha sempre negato di avere responsabilità. In seguito ad alcune interpretazioni giurisprudenziali, tuttavia, ora ha deciso di giocare una piccola parte nel caso in cui un acquisto dovesse comportare un danno significativo (al fisico o all’abitazione) del cliente. Secondo Amazon, questo è più di quello che sarebbe legalmente richiesto al colosso del web.



L’operazione di rimborso, tuttavia, avrà dei limiti. Innanzitutto economici: Amazon rimborserà i clienti soltanto fino alla soglia massima di 1000 dollari per un danno al fisico o alla propria abitazione/proprietà. Inoltre, effettuerà delle verifiche approfondite (a tutela sia del marchio, sia dello stesso rivenditore di terze parti) per evitare di elargire denaro a chi cerca, in maniera pretestuosa e temeraria, di ottenere dei rimborsi da Amazon. Secondo l’azienda, fissare un tetto ai 1000 dollari permetterà di coprire circa l’80% dei reclami giustificati che vengono fatti dai clienti verso i rivenditori di terze parti che, in questi casi, non dovranno versare alcun rimborso ad Amazon stesso. Che, quindi, si assume una seppur limitata responsabilità.