Amanda Knox aveva lanciato il crowdfounding per il suo matrimonio, ma risulta già sposata

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Lo rende noto il settimanale Oggi. Le nozze sono state celebrate il 7 dicembre 2018

La raccolta fondi per celebrare un matrimonio che si è già celebrato. Il settimanale Oggi svela che le nozze tra Amanda Knox e Christopher Robinson, annunciate la scorsa settimana con tanto di campagna di crowdfunding per finanziarle, ci sono già state. E c’è anche una data: il 7 dicembre del 2018. Le pubblicazioni sono addirittura online negli archivi della King County che confermano la cerimonia nuziale già avvenuta.



Secondo quanto riportato della rivista Oggi, dunque, Amanda Knox e Christopher Robinson risultano sposati già da nove mesi e, a questo punto, diventa difficile comprendere le richieste di quella raccolta fondi proprio per le celebrazioni delle nozze. «Si trova anche online negli archivi della King County, la contea di cui Seattle è capoluogo – scrive il settimanale nella sua anticipazione del numero in uscita nelle edicole . E l’atto attesta che le pubblicazioni sono state affisse il 21 novembre 2018; che le nozze si sono tenute dieci giorni dopo, il primo dicembre; e che il certificato di matrimonio è stato emesso il 7 dicembre del 2018».

Amanda Knox si è sposata a dicembre

Le ipotesi che hanno portato a quella raccolta fondi, dunque, diventano le più disparate e, comunque, non forniscono una risposta sicura. Della cerimonia di nozze tra Amanda Knox e Christopher Robinson non ci sono altre testimonianze in rete: né foto, né video. Finora nessuno ne aveva parlato. Probabilmente, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi, il matrimonio è avvenuto con rito civile, senza alcuna cerimonia.



Crowdfunding chi?

Ma la questione crowdfunding diventa virale, soprattutto dopo le indiscrezioni riportate dal settimanale Oggi. L’ipotesi, secondo la rivista, è che Amanda Knox si sia fatta usare dal proprio fidanzato (a questo punto marito): uno scrittore alla ricerca di visibilità. Probabilmente, inoltre, quei fondi andrebbero a celebrare un matrimonio inteso come banchetto, ricevimento e festa. Sta di fatto che, però, sul sito della raccolta fondi non si faceva riferimento a un’unione già avvenuta.

(foto di copertina: ANSA/ELISABETTA BARACCHI)