L’intercettazione ambientale pubblicata dal sito americano BuzzFeed – e la vecchia inchiesta fatta da l’Espresso qualche mese fa – sarà oggetto (eventualmente) di un’indagine e di chiarimenti (anche se sono già arrivate tutte le smentite del caso dai diretti interessati) da parte della Lega. Sui social, però, si è dato poco conto alle parole di Matteo Salvini, che ha negato di aver preso un solo rublo dalla Russia, ed è partito il classico balletto benaltrista al grido: «E allora il PCI?». In molti, infatti, hanno ricordato gli stretti rapporti tra il partito comunista italiano e l’Unione Sovietica nel periodo della Guerra Fredda.
Le eventuali responsabilità saranno definite e chiarite nelle sedi opportune dai protagonisti di questa vicenda – come già sta accadendo a mezzo stampa nel corso delle ultime ore – e poi sarà compito (eventualmente) della magistratura verificare se ci siano state condotte illecite delle persone che sono state citate nelle inchieste di BuzzFeed e L’Espresso. Sta di fatto, però, che quando accade qualcosa che riguarda questo o quel politico (da destra a sinistra, passando per il centro e gli altri movimenti che non amano etichette) parte sempre la caccia benaltrista. Quindi, al netto della smentita di Salvini, sui social si è tornati a parlare di quando l’Unione Sovietica finanziava il Partito Comunista Italiano.
Un vecchio pezzo de La Repubblica, datato 12 ottobre 1999, aveva infatti svelato un finanziamento sovietico al comunisti italiani – guidati da Enrico Berlinguer – portato avanti da alcuni rappresentati di Armando Cossutta. Si parla di circa 23 milioni di dollari versati tra il 1970 e il 1977. Per questo motivo, sui social, è partito il classico motto dell’Era moderna: «E allora il PCI?».
Su Twitter, in maniera particolare, questa reprimenda è diventata trending topic. L’obiettivo è quello di dimostrare che sia un modo di fare comune a tutti i partiti: da destra a sinistra. Insomma, nonostante la smentita di Matteo Salvini che ha negato di aver preso rubli o litri di vodka dalla Russia, i leghisti preferiscono mirare altrove. Se ci sarà un’inchiesta tutto sarà chiarito, nel bene o nel male. Gli italiani – di qualsiasi ideale politico – devono, però, smetterla con questo benaltrismo che è come dire: ho parcheggiato in doppia fila perché lo fanno tutti. Il fatto che una violazione sia fatta da tutti non la rende impunibile. Attendiamo eventuali indagini e poi valutiamo.
(foto di copertina: ANSA/CD + ANSA/ORIETTA SCARDINO)