L’ex imperatore Adriano: «Sempre ubriaco agli allenamenti, l’Inter mi copriva»

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Il declino dopo la morte del padre

Notti brave, vita sregolata e tanto alcol. L’attaccante dell’Inter Adriano Leite Ribeiro, conosciuto dai suoi tifosi come l’Imperatore, si confessa in un’intervista alla rivista R7. «Andavo spesso agli allenamenti ubriaco, l’Inter mi copriva dicendo che ero infortunato. Ma soltanto nell’alcol ero in grado di trovare la felicità».



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Adriano ubriaco agli allenamenti, la confessione

Un talento davvero sprecato, quello dell’attaccante brasiliano, buttato via a causa del suo stile di vita poco opportuno per un atleta di alto livello. Ma dietro a quel modo di comportarsi, si nascondeva – con ogni probabilità – un disagio che nulla aveva a che fare con lo sport e che trovava la sua giustificazione in una sorta di malessere dell’anima.

Adriano ubriaco sempre dopo la morte del padre

«Bevevo di tutto – ha confessato Adriano -: whisky, vino, vodka, birra. Specialmente birra, tantissima. Non riuscivo a smettere e così ho dovuto lasciare l’Inter. La morte di mio padre mi ha distrutto. Mi sentivo solo. Trovavo felicità solo bevendo, lo facevo ogni notte. Soltanto io so quanto ho sofferto dopo la morte di mio padre».



Insomma, una carriera devastata per motivi extracalcistici. Adriano – classe 1982 – è stato lanciato dall’Inter nel 2001 e ha vestito in maniera continuativa la casacca nerazzurra dal 2004 al 2009, segnando complessivamente 48 gol.

«Non volevo mostrare la mia situazione – ha affermato Adriano -, ci tenevo a non saltare gli allenamenti. Eppure poi mi presentavo in quello stato e così lo staff mi portava a dormire in infermeria. Gli amici non mi hanno mai aiutato: mi portavano sempre alle feste con donne e alcol, non pensando a nient’altro». Poi, il ritorno in Brasile. Una rinuncia a diversi milioni, ma un rientro che gli ha fatto bene sotto ogni punto di vista.



FOTO: ANSA/EMILIO ANDREOLI