Le prostitute italiane? Le trovi su Google Street View

Un sito americano raccoglie le immagini delle peripatiche prese durante la loro attività, con tanto di foto e mappe per gli appassionati.

Google Street View offre molte possibilità al voyeur che c’è in ognuno di noi. Il programma permette di visualizzare ciò che accade sulle strade e sui marciapiedi di tutto il mondo, con un’alta fedeltà delle immagini. Tutto diventa visualizzabile con un semplice clic, tutto può essere osservato seduti dietro allo schermo del nostro computer, di casa o al lavoro. Una possibilità sfruttata da un gruppo di americani, che ha fondato un sito internet per localizzare le peripatetiche che lavorano sulle arterie visibili grazie a Google Street View

TROVA LA PROSTITUTA – Doxy Spotting invita fin dal nome i visitatori del sito a collaborare con i gestori per visualizzare il maggior numero di meretrici.  Il nome deriva da un gioco di parole. Doxa è un’antica parola greca, che nell’inglese arcaico si è traslata nel significato di donna che offre il suo corpo. Spot vuol dire localizzare, come gli italiani hanno imparato leggendo il romanzo di Irvine Welsh o il film Trainspotting, dove quattro drogati scozzesi passavano il tempo guardando il treno.  Doxy Spotting, spiegano nelle Faq i gestori del sito, sfrutta Google Street View, il miglior mezzo voyeuristico creato sul web. Visualizzare una prostituta non è così difficile. Le donne abbigliate in modo molto provocante si possono scorgere facilmente, e per trovarle basta conoscere alcune zone notoriamente trafficate dalle peripatetiche. Gli autori invitano i visitatori del sito a sfruttare il loro know how in materia per visualizzare le 2mila prostitute che sono secondo loro rintracciabili su Google Street View.

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