Le otto cose che Ikea vorrebbe far dimenticare

19/03/2013 di Valentina Spotti

I mobili Ikea sono moderni, economici e graziosi a vedersi e il colosso svedese dei mobili è il leader indiscusso dell’arredamento low cost in tutto il mondo. Nonostante questo, se i vertici dell’azienda potessero “far dimenticare” alcuni fatti ai propri clienti lo farebbero senza rimpianti.

NAZISMO E POLPETTE – È l‘Huffington Post a raccogliere in un’unica carrellata tutti i fatti più controversi che riguardano l’azienda svedese: dai presunti legami del sui fondatore con il nazismo fino al recente scandalo della carne di cavallo nelle polpette.

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NIENTE DONNE SUL MIO CATALOGO – Ma c’è di più: alcuni fatto sono talmente controversi da aver colonizzato le pagine delle cronache mondiali. Lo scorso ottobre le donne di mezzo mondo erano insorte dopo la decisione di cancellare le donne dal catalogo destinato all’Arabia Saudita e, qualche mese prima, il New York Times aveva pubblicato un’inchiesta in cui si raccontava come, negli anno Ottanta, i mobili Ikea venissero prodotti sfruttando il lavoro dei prigionieri politici della Germania Est. Niente di cui vantarsi, insomma.

(Photocredit: Douglas C. Pizac/LaPresse)

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