Le Iene e la Krokodil, la droga che ti mangia vivo

L’inviato delle Iene Pablo Trincia ha raggiunto la Russia, patria della Krokodil, per parlarci dei terribili effetti della droga che si può fabbricare in casa, con elementi che si trovano tranquillamente in farmacia, ma che mangia letteralmente il corpo umano.

SERVIZIO KROKODIL, LE IENE – “Chi ha bisogno di ragioni quando ha l’eroina?” diceva Mark Renton in Trainspotting quando il mondo della droga era costoso e non così a portata di mano. La Krokodil nel curriculum ha lo sballo assicurato ma con gli effetti non si scherza e la iena Pablo Trincia ha raggiunto la Russia per guardare da vicino come si produce e cosa provoca al corpo umano. Nel servizio andato in onda ieri sera su Italia 1, l’inviato parte subito nel mostrarci una donna di 41 anni che sembra averne almeno 70: ha i denti segnati dalla droga, fatica a muovere le braccia e ha piaghe sul corpo. Il confronto tra realtà e una fotografia che la ritrae solo qualche mese prima è sconvolgente. Trincia spiega che gli effetti della Krokodil iniziano subito, il corpo si riempie “di piaghe circolari che sembrano bruciature di sigarette poi le piaghe si aprono e si formano dei buchi finché la droga non mangia tutto quello che rimane, lasciando solo le ossa e a volte nemmeno quelle”.

ATTENZIONE – IMMAGINI FORTI:

LEGGI ANCHE: Vi presento la droga degli anni zero

L’INCHIESTA KROKODIL – L’inviato delle Iene raggiunge Tolyatti, sud della Russia, una tipica cittadina dall’alto tasso di disoccupazione e zero prospettive dove gli abitanti si rifugiano in alcool e droghe. “La Russia è il paese con il più alto tasso di tossicodipendenti” ma con la crisi spiega Trincia i drogati hanno avuto bisogno di un’alternativa: la Krokodil. La nuova droga low-cost è un miscuglio di ingredienti facili da trovare “in modo legale e a basso costo”, si compone di Codeina che si trova nelle pasticche per il raffreddore, Iodio, Benzene e Fosforo rosso: un mix letale che si può preparare in cucina. “Se quando si inietta anziché nelle vene finisce nei muscoli, la carne brucia e si incancrenisce lasciando scoperti interi pezzi di osso. Si chiama Krokodil perché divora”. L’inviato incontra un tossico che spiega la differenza di costo: “Una dose di eroina costa 50 euro, una di Krokodil solo 12”. Fa uso di Krokodil da sei mesi ma ha già il volto scavato, poi mostra le bruciature sulle gambe “Senti le carne che brucia a causa dei prodotti chimici ma non puoi fare nulla perché sei già dipendente”. L’attivista di April, Tanya Kotchekova, spiega le problematiche relative alla dipendenza: “All’inizio vengono colpiti fegato, reni e il cuore e poi tutto il resto”.

LA KROKODIL – Trincia incontra dei tossici e li accompagna in farmacia per mostrare quanto è facile procurarsi i farmaci necessari a fabbricare la Krokodil in farmacia. Serve la ricetta ma la farmacista consegna tutto senza problemi. L’inviato e i tossicodipendenti raggiungono un palazzo e iniziano a produrre la Krokodil, l’aria si fa pesante e c’è puzza di chimico. Ci vogliono 45 minuti per produrla e Trincia nota un grosso eritema sulla pancia del tossicodipendente ma l’interesse è tutto nel seguire la procedura per la Krokodil. Torna la donna dell’inizio del servizio e l’inviato fa vedere come se si applica una leggera pressione sulla sua gamba, il segno resta: “A volte guardo la finestra e vorrei buttarmi di sotto” confessa la donna. Arriva un altro uomo e la situazione è anche peggiore, le ferite sono disgustose perché ha la pelle completamente divorata, Trincia chiede: “Ma non ti fa male?”. Certo, lo Stato li considera come criminali, spiega ancora l’attivista di April “Per loro non c’è un percorso di recupero”, ci sono solo piccoli centri come una clinica alla periferia della città che sopravvive grazie alle donazioni. Il capo della struttura spiega che la dipendenza è terribile ma che “tutti possono farcela”. Trincia ha incontrato un ex dipendente che spiega che “voglia resta tutta la vita”. Nella struttura c’è anche una ragazza di 19 anni che ha iniziato a drogarsi per dei problemi affettivi che ha scelto la Krokodil perché costava solo 7 euro e non le interessavano le conseguenze ma quando il suo peso ha raggiunto i 35kg ha scelto di smettere. C’è anche chi si buca nel punto sbagliato, ed è stato costretto a subire un’amputazione della gamba. La Krokodil divora.

 

 

 

 

(Photo Credit/LeIene-VideoMediaset)

Share this article