Il tweet di Frattini su «quei musi gialli di Yulin»

L’ex ministro della Difesa Franco Frattini, capo della diplomazia italiana nel corso dei governi di Silvio Berlusconi (dal 2002 al 2004 e dal 2008 al 2011), si è lasciato andare a dichiarazioni ben poco diplomatiche nei confronti di alcuni abitanti della Cina. L’occasione gli è stata fornita da un tweet all’interno del quale era stato taggato per denunciare l’orrore del Festival di Yulin, una manifestazione in un’area della cina all’interno della quale i cani vengono sottoposti a delle terribili sofferenze corporali prima di essere mangiati.

Franco Frattini e la frase su Yulin

Una espressione della crudeltà umana davvero fuori dal comune, che in questa particolare regione della Cina risponde a criteri rituali. Il mondo occidentale non ha mai accettato questo tipo di tortura ai danni dei cani e spesso reporter soprattutto europei ne hanno denunciato le pratiche all’interno dei loro reportage.

Anche Franco Frattini, che da qualche tempo è impegnato al fianco di Michela Brambilla nelle battaglie animaliste, si è scagliato contro la crudeltà del Festival di Yulin, ma non si è limitato a una dichiarazione di condanna soltanto per la pratica. L’ex ministro della Difesa, infatti, ha scritto questo tweet: «Mostrate al mondo cosa fanno questi musi gialli sadici di Yulin..cosa di peggio dell’inferno in terra possiamo augurare a questa feccia del mondo???».

La polemica dei social per la frase di Franco Frattini

L’espressione ‘musi gialli’ riferita ad abitanti della regione della Cina contiene un riferimento razzista, senza parlare poi del prosieguo della frase. Sui social network hanno fatto notare all’ex ministro ed ex vicepresidente della Commissione Europea il suo tono inappropriato e qualcuno ha persino chiamato in causa, taggandola su Twitter, l’ambasciata cinese in Italia per valutare i toni del tweet dell’ex rappresentante delle istituzioni italiano.

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