Cinque errori che regalano i tuoi dati agli hacker

Più di un miliardo e mezzo di dollari in un anno, e soltanto negli Stati Uniti: a tanto ammontano i danni prodotti dal lavoro degli hacker, sempre più specializzati negli attacchi ai provati cittadini con lo scopo di rubare la loro identità digitale e continuare ad agire indisturbati. Proteggersi da questo tipo di furti, però, è più semplice di quello che sembra. Anche se, suggerisce Gizmodo, tutti commettiamo delle piccole leggerezze che possono rivelarsi fatali. Ecco quali:

1. TENIAMO LA CARTA DEI SERVIZI NEL PORTAFOGLI – Sappiamo di doverla tenere sempre a portata di mano: sia per fare una banale operazione alle poste sia per ottenere immediata assistenza medica. Per questo teniamo la Carta dei Servizi sempre con noi. Peccato che quella tesserina di plastica racconti tutta la nostra vita e contenga tutti i nostri dati personali: il consiglio è quello di memorizzare il codice fiscale e di tenere l’originale al sicuro. Se è necessario esibirla, sarebbe preferibile avere con sé una fotocopia e mostrare l’originale solo in caso di effettiva necessità.

2. DIAMO I NOSTRI DATI A CHIUNQUE CE LI CHIEDA – Capita sopratutto al telefono, magari quando siamo impegnati a fare altro: una domanda ben posta e snoccioliamo a non si sa bene chi tutti i nostri dati sensibili. Questo è assolutamente da evitare: mai fornire i nostri dati personali a qualcuno che non conosciamo a meno che non siamo stati noi a iniziare la conversazione e non abbiamo l’assoluta certezza di parlare con una persona di fiducia. E se non siete certi di come verranno usati i vostri dati, potete sempre non fornirli, chiedendo un appuntamento di persona.

 

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3. RISPONDIAMO ALLO SPAM – Se vi arriva una mail dal contenuto “strano” e non conoscete il mittente, non esitate a segnalarla come spam. Lo stesso vale sui social network: se non siete sicuri dell’identità di colui o colei che vuole “stringere amicizia con voi” lasciate perdere. Sopratutto, dotate tutti i vostri account di una password sicura e solida. Non siamo più nel 1997: parole come “sesso”, “amore” o il nome del vostro cane non sono più password sicure. Piuttosto potete pensare a una frase facile da ricordare e usare tutte le prime lettere di ogni parola come password, magari alternando lettere e numeri. Mi raccomando: che sia lunga almeno otto caratteri.

4. NON DISTRUGGIAMO NULLA PRIMA DI BUTTARLO – Mai pensato che qualcuno possa andare a frugare nella vostra spazzatura alla ricerca di ricevute, lettere dalla banca, indirizzi e numero della vostra carta di credito? Investite qualche soldo in una di quelle macchine da ufficio che riducono a striscioline ogni documento di cui volete sbarazzarvi: in questo modo sarà più difficile, per un malintenzionati, arrivare ai vistri dati sensibili. Lo stesso vale per i dati che custodite sul vostro computer: se volete avere la certezza di averli eliminati per sempre, affidatevi a programmi come CCleanerEraser (Windows) o Permanent Eraser (per Os). Renderanno irrecuperabili tutti i vostri file top secret.

5. NON CONTROLLATE MAI I MOVIMENTI DEL VOSTRO CONTO – Specialmente quando fate piccole spese con la carta di credito o il bancomat. Errore. Se dovessero accreditarvi delle spese extra o se per caso vi hanno clonato la carta, più tempo perdete prima di accorgervene più complicato sarà risolvere il guazzabuglio e recuperare i soldi. In questi casi la tempestività nel denunciare una frode è tutto.

(Photocredit: HOANG DINH NAM/AFP/Getty Images)

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