Beppe Grillo e tutte le figuracce dei neo eletti a 5 stelle

Devono ancora entrare in Parlamento, ma alcuni neo eletti del Movimento 5 Stelle lasciano già perplessi molti cittadini. Che la maggior parte fossero inesperti o alla prima esperienza era prevedibile, ma qualcuno ha mostrato lacune imbarazzanti, almeno sulla conoscenza delle istituzioni che li vedranno protagonisti. Come Enza Blundo, neo senatrice eletta in Abruzzo: in diretta ad un “Giorno da Pecora”, ha chiesto che sia dimezzato il numero dei parlamentari, ma non conosce quanti siano in totale i colleghi a Palazzo Madama e a Montecitorio. Oppure c’è anche chi come Carlo Sibilia, neo deputato tra le fila del movimento Cinque Stelle, che ha dimostrato di non conoscere bene come funzioni la Costituzione. Parlando della possibilità che non venga accordata la fiducia ad un eventuale governo Bersani, ha sentenziato:“Puoi ben capire che per governare non c’è bisogno della fiducia di nessuna delle due camere”. E’ vero che gli italiani hanno ancora in mente il passato Parlamento (quello di Razzi e Scilipoti, puntualmente “premiati” con la rielezione), ma si spera in qualcosa di meglio.

LA GAFFE DI ENZA BLUNDO  – Ha fatto venire l’orticaria a molti giuristi – ma anche ai normali cittadini che il M5S dovrebbe rappresentare – la performance di Enza Blundo alla trasmissione un “Giorno da Pecora”:

Intervenuta in diretta, la neo senatrice ha mostrato un po’ di confusione sul numero di deputati e senatori. Gli stessi che invitava a tagliare, ribadendo la necessità di dimezzare i costi della politica. Una proposta condivisibile, ma che – data la gaffe – sembra essere quasi soltanto uno slogan. Enza Blundo, eletta in Abruzzo, alla domanda dei due conduttori ha dimostrato di non essere proprio a suo agio con le elementari conoscenze del diritto costituzionale. Così la “cittadina portavoce” – come preferiscono farsi chiamare dalla stampa i “grillini”, accusando i giornalisti che li “denigrano” con questo appellativo – chiede che sia dimezzato il numero dei parlamentari. Ma quanti senatori ci sono oggi? «Trecento», risponde. E quanti deputati? “Cinque o seicento”, afferma, in evidente difficoltà, mostrando le sue lacune (per la cronaca la Camera è composta da 630 membri,  mentre al Senato i membri sono 315, più i senatori a vita, ndr). Ma non è stata l’unica gaffe della Blundo. Quando è stata chiesta alla neo senatrice una posizione sul matrimonio omosessuale, la parlamentare è apparsa nuovamente in difficoltà: “Sono a favore del registro delle unioni civili”, ha spiegato, senza nominare mai la parola omosessuale e parlando di “chi ama vedere la vita in un altro modo”. L’ha incalzata Paola Concia, in diretta telefonica: “Ma questa è un’altra cosa, dica si o no”. Ma non è arrivata nessuna posizione chiara. Poi è stata la stessa Blundo a parlare di “strumentalizzazione” ai suoi danni: “Cari amici di Arcigay, sono terribilmente dispiaciuta per quanto emerso ieri dall’intervista rilasciata ai microfoni di “Un giorno da pecora”: è una chiara strumentalizzazione perpetrata nei miei confronti da chi mal sopporta il mio risultato, che mi piace pensare sia più che altro il nostro”, ha spiegato.

CHI NON CONOSCE LA COSTITUZIONE – Poi c’è anche chi, come il neo deputato Carlo Sibilia, non conosce invece come funziona il meccanismo della fiducia accordata dalle Camere al governo. Lo raccontano Urban Post e Orticalab. Tutto è partito da un commento su Facebook del neo deputato il quale, parlando della possibilità che non venga accordata la fiducia ad un eventuale governo Bersani, ha sentenziato:

 

“Puoi ben capire che per governare non c’è bisogno della fiducia di nessuna delle due camere. Articolo 94 della Costituzione. E’ semplice e così faremo. Ora calma e gioia, la linea è tracciata e non si torna indietro. Possiamo solo migliorare il Paese…”

 

La frase è stata ripresa anche nell’intervista di Urban Post:

“Costituzionalmente è il Presidente della Repubblica che conferisce l’incarico al Presidente del Consiglio e, su proposta di questo, nomina anche i ministri. Fossi Napolitano premierei la prima forza politica del paese. Ovvero il Movimento 5 stelle. Poi sarà lui a decidere a seguito delle consultazioni previste. Per quanto riguarda la fiducia l’art. 94 parla chiaro: non è scritto da nessuna parte che il Governo debba dimettersi se non ottiene la fiducia di una o entrambe le camere.”

Peccato che la ricostruzione di Sibilia sia sbagliata, con il candidato che ha dimostrato di non essere molto ferrato sul meccanismo di funzionamento delle istituzioni. E sull’articolo in questione: infatti un governo per formarsi deve avere il via libera delle due Camere, sia del Senato che della Camera. Poi se dovesse andare sotto può rimanere in sella, o magari sarà delegittimato, ma dipenderà dai singoli casi. Certo se invece dovesse ricevere una mozione di sfiducia le cose sarebbero ben diverse. Ma si può lavorare soltanto se c’è fiducia, altrimenti no. Il governo per insediarsi e lavorare deve avere il via libera sia della Camera sia del Senato e che tale fiducia deve reggere, altrimenti c’è la caduta del governo. Nozioni sconosciute, a quanto pare, al neo deputato eletto.

CHI NON SA DOVE SI TROVA IL SENATO – Poi c’è anche chi, come il senatore Bartolomeo Pepe, intervenuto ieri alla Zanzara da Cruciani e Parenzo, ha spiegato di non sapere nemmeno dove si trova il Senato: “Ma non è un problema, lo troviamo!”. Quando poi i due conduttori gli chiedono come si elegge il presidente della Repubblica, il novello Senatore a 5 Stelle fa sapere che ha un’altra telefonata in linea: “Non mi va di essere preso per i fondelli, studieremo e vi faremo sapere”. Perplessità.

IL RADUNO DI LUNEDI’ – Forse anche per evitare questi errori clamorosi è previsto un incontro tra eletti, Grillo e lo stesso Casaleggio, per lunedì prossimo come spiega Annalisa Cuzzocrea su Repubblica di oggi. Un summit segreto: una “full immersion” di 60 ore di corsi e di studio su alcuni macrotemi, come il percorso di approvazione delle leggi e un ripasso costituzionale. E per “andare a scuola” di procedure burocratiche. Date le prime performance, sembra che ce ne sia proprio bisogno.

 

 

 

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