Da Falluja a Bassora: tutte le bufale di RAINews 24

21/10/2008 di John B

La bufala della bomba atomica americana esplosa a Bassora ha un glorioso precedente: le armi chimiche al fosforo usate a Falluja.

Questa rubrica tratterà serialmente il debunking di miti internettiani e non. A tenerla, il “terribile” John di crono911.

Una decina di giorni or sono abbiamo pubblicato un primo articolo di sbufalamento dell’inchiesta” giornalistica condotta da un certo Maurizio Torrealta di RAINews 24, cui spetta il merito di aver scoperto, primo al mondo, ciò che era sfuggito ai servizi di intelligence, ai satelliti spia, ai contatori Geiger e ai sismologi di tutto il mondo: un’esplosione nucleare sotterranea provocata – manco a dirlo – dai soliti americani. In questi giorni abbiamo avuto modo di approfondire ancora meglio sia il contenuto dell’inchiesta sia ulteriori elementi utili a controllarne la veridicità.

L’INCHIESTA – Il servizio si basa sulle dichiarazioni di tale Jim Brown, veterano dell’esercito americano, il quale testualmente dice, rispondendo alle domande del giornalista: “Sono stato mandato in Arabia Saudita in appoggio alle truppe che dovevano intervenire in Iraq, Ho iniziato la mia attività il 25 settembre e ho lasciato l’Arabia Saudita il 16 di Febbraio. 1991. I militari americani assieme ai loro alleati hanno sganciato una bomba nucleare di circa cinque chilotoni di potenza, nell’area di Bassora in Iraq. La bomba fu utilizzata tra la città di Basra ed il confine con l’Iran. È stata usata dai militari americani, l’arma utilizzata è una bomba nucleare da cinque chilotoni viene anche chiamata bomba nucleare a potenza variabile. L’ Arma è essenzialmente una bomba a penetrazione ad alta efficienza, quando viene sganciata penetra all’interno dell’obiettivo, in questo caso è penetrata all’interno del terreno ed è esplosa là dentro. Viene anche utilizzata per rendere inaccessibili certe aree. Significa in pratica che l’intera area viene irradiata di radiazioni. È anche un messaggio molto efficace se volete dire a qualcuno di stare lontano da quel posto. Viene chiamata “Bunker Booster”.

LA PRIMA COSA CHE VIENE DA CHIEDERSI – Perché Torrealta colloca l’esplosione alla data del 27 febbraio 1991? Perché in quella data è stato registrato, in quell’area, un evento sismico (a 33 km di profondità nel sottosuolo…), risponderete voi. Però questo tizio… questo Jim Brown, non dice di essere stato in Iraq: in quel periodo si trovava in Arabia Saudita. E dice di esserne andato via il 16 febbraio 1991. Qualcuno sa spiegarci, allora, come accidenti fa a sapere che il 27 febbraio è esplosa un bomba atomica a Bassora? La descrizione dell’ordigno è estremamente precisa: 5 Kiloton di potenza; bomba a penetrazione a potenza variabile chiamata “Bunker Booster”. È esattamente la bomba B61-11 di cui avevamo parlato nel precedente articolo: l’unico ordigno esistente al mondo che abbia quelle caratteristiche. Come avevamo già sottolineato, si dà il caso, però, che la B61 sia stata sviluppata a partire dal 1995, con tanto di autorizzazione del Congresso americano e il primo test (inerte) è avvenuto solo l’anno successivo. Insomma… l’inchiesta di Torrealta ci presenta un teste che parla di un’esplosione avvenuta in un luogo in cui il teste non è mai stato – dodici giorni dopo che lo stesso teste aveva lasciato addirittura quel continente – di un ordigno prodotto solo cinque anni dopo.

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