Il ritorno della lingua che non parlava più nessuno

La Bbc ci parla del ritorno di una lingua aborigena sparita a causa della pressione culturale figlia della colonizzazione europea. La rinascita è figlia dell’impegno e della dedizione di un gruppo di ricercatri oltre a dei missionari tedeschi del diciannovesimo secolo.

LA STORIA – La lingua Karuna era parlata dagli abitanti dell’area poi conosciuta come Adelaide ma è svanita dal sud dell’Australia intorno al 1860. L’ultimo ad essere in grado di parlare in questa lingua, Ivaritji, è morto negli anni ’20. Dopo ottant’anni la lingua è tornata. Vincent Buckskin, insegnante di lingua inglese in una scuola serale dedicata ad aborigeni e studenti di origine europea, ha spiegato che si tratta di una lingua strana molto diversa dall’inglese e difficile da imparare.

 

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MERITO DEI MISSIONARI – “Ciao -continua Buckskin- si dice “niinamarni” che significa “stai bene”. Se vuoi chiedere a qualcuno se ha avuto una buona giornata gli chiedi “niinamarnitidli”. Per ricostruire la lingua è stato necessario recuperare alcuni dei documenti risalenti all’epoca antecedente la scomparsa dell’idioma. Tale lavoro è stato reso possibile grazie all’impegno di Christian Teichelmann e Clamor Schurmann. I due missionari, arrivati in Australia nel 1838, hanno realizzato un vocabolario con 2000 parole Karuna, 200 frasi tradotte ed elementi base di grammatica. Inoltre sono stati tradotti in lingua i dieci comandamenti, una dozzina di canti tedeschi ed una preghiera.

RITORNO ALLA VITA – La coppia aprì anche una scuola in cui veniva insegnata la lingua Karuna e che sopravvisse sei anni prima che venisse chiusa dall’autorità che tollerava solo l’insegnamento dell’inglese. Bill Fogarty, del centro sugli studi degli indigeni nell’Università nazionale di Australia, ha spiegato che durante la colonizzazione si parlavano nel subcontinente qualcosa come 300 lingue, la metà scomparsa a causa degli europei. Di quelle rimaste solo il 6 per cento vengono parlate nella loro forma originale mentre le altre sono state “imbastardite” dall’inglese. E forse anche per qualcuna delle scomparse ci sarà la possibilità di risorgere come avvenuto per la lingua Karuna. O meglio, Purrunarninthi, che sta per “tornata in vita”. (Photocredit Lapresse)

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