Viaggio nell’ospedale abbandonato di Chernobyl

Era il 26 aprile 1986, intorno a mezzanotte, quando il reattore numero 4 dell’impianto nucleare di Chernobyl esplose in seguito a un errore nella conduzione di un test di sicurezza.

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IL DESERTO DI CHERNOBYL – L’incidente fu uno dei più devastanti della storia e gli esiti furono catastrofici. L’intera zona intorno alla centrale fu evacuata e da 27 anni la città di Pripyat – 50.000 abitanti, la maggior parte dei quali impiegati nell’indotto della centrale – è ormai una città fantasma. Gli abitanti furono costretti ad abbandonare ogni cosa, lasciando case ed edifici che fino a qualche ora prima erano perfettamente funzionanti e pieni di vita.

Gli effetti di Chernobyl

La città abbandonata dopo Chernobyl

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STRUTTURA MODELLO – Timm Suess, è un fotografo specializzato in edifici abbandonati e, ha realizzato per il The Atlantic un fotoreportage all’interno dell’ospedale di Pripyat, un tempo considerata una “struttura modello” e fiore all’occhiello dell’Unione Sovietica. L’ospedale poteva ospitare fino a 400 pazienti, racchiudeva al suo interno tre cliniche e una serie di laboratori. Furono molte le persone che, avvelenate dalle radiazioni dell’incidente, furono inizialmente curate in quelle stanze. Ma, durante l’evacuazione della città, anche l’ospedale venne abbandonato. Come tutto il resto.

 

 

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