Le ultime truffe online sono figlie dell’AI

Dai deepfake alle nuove tecniche per il phishing e i malware

18/03/2024 di Enzo Boldi

L’intelligenza artificiale è sicuramente uno dei punti più alti mai raggiunti nel campo dello sviluppo digitale e tecnologico. Ha dei pregi (anche se occorreranno moltissime e pesanti miglioramenti) e molti difetti. Da quando, con la diffusione di ChatGPT e altri servizi a uso e consumo di tutti, l’impatto di questa tecnologia ha provocato anche molte storture. In particolare, il mondo delle frodi online ha già iniziato a raccogliere i primi frutti, con le truffe AI che si stanno allargando a macchia d’olio nell’ecosistema internet.

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L’ultimo a parlarne è stato Fabio Fazio, con il conduttore di “Che Tempo che Fa” che ha parlato di un video che circola sui social in cui – con la tecnologia deepfake – consiglierebbe di effettuare degli investimenti nel trading online. Anche in passato (più o meno recente) questo fenomeno è diventato a tratti virale – in particolar modo su X -, utilizzando sempre lo stesso paradigma: si sceglie una figura molto nota (non solo del mondo dello spettacolo, ma anche una persona “trend” in un determinato periodo storico) e, utilizzando strumenti di intelligenza artificiale si generano video in cui vengono dette parole mai realmente consigliate. Vale per la politica (soprattutto in vista delle elezioni), ma anche per quel che riguarda le truffe online.

Truffe AI, la nuova frontiera delle frodi telematiche

Come detto, una delle tecniche più utilizzate è la creazione di video e foto deepfake. Parliamo, quindi, di filmati o immagini che vengono manipolate con diversi strumenti di intelligenza artificiale, in modo tale da far sembrare che il soggetto in questione (ignaro di tutto) stia dicendo o facendo qualcosa che non ha mai detto o fatto. Questo sistema, secondo quanto raccolto nelle varie testimonianze/denunce in rete, si sviluppa su due livelli di azione:

  • Per creare falsi testimonial, soprattutto per quel che riguarda “consigli” (mai realmente detti) su eventuali investimenti per quel che riguarda il trading online o dal punto di vista “commerciale”, con la pubblicità (falsa) di qualche prodotto.
  • Per sostituire l’identità di qualcuno e tentare di carpire informazioni (anche per quel che riguarda l’accesso ai conti bancari) e procedere con un furto di dati e soldi.

Ma nell’alveo delle truffe AI occorre ricordare come sia molto diffuso anche il fenomeno delle robocall: telefonate con voci registrate (che spesso vengono utilizzate anche dai call center) in cui si parla di promozioni su questo o quel prodotto. Soprattutto per quel che riguarda le offerte gas e luce.

Non solo deepfake

Ma non ci sono solamente i deepfake, i video, le immagini e le voci modificate e manipolate. Con l’introduzione dei primi sistemi reali di intelligenza artificiale, è cresciuta anche la preoccupazione per altre tipologie di truffe e frodi. Meno evidenti (in alcuni casi), ma con potenziali effetti ancor più dannosi. L’AI, infatti, è stata e viene tuttora utilizzata anche per migliorare le tecniche di phishing: le e-mail, per esempio, possono essere generate direttamente da un chatbot e personalizzate per ogni singola vittima. E sullo stesso livello troviamo l’evoluzione dei malware che, con l’intelligenza artificiale, possono adattarsi meglio al comportamento dell’utente, rendendoli meno riconoscibili a occhio nudo e a parte dei software antivirus.

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