Benedetta Follia: Recensione, Carlo Verdone torna e convince con una strepitosa Ilenia Pastorelli

Carlo Verdone è tornato con il suo nuovo divertentissimo “Benedetta Follia” e al suo fianco c’è una strepitosa Ilenia Pastorelli.

“Benedetta Follia” di Carlo Verdone è una delle commedie più attese di un anno appena iniziato e non ha deluso le aspettative, un film di gran lunga superiore ai suoi ultimi lavori come “Sotto una buona stella” e “L’abbiamo fatta grossa”. Una commedia che gode di una ventata di freschezza grazie alla sceneggiatura di Nicola Guaglianone e Menotti, già autori del successo “Lo Chiamavano Jeeg Robot” e che su input del produttore Aurelio De Laurentiis hanno affiancato Carlo Verdone in fase di scrittura. La forza di “Benedetta Follia” è probabilmente in una storia in cui tutti si possono riconoscere, con una prima parte straripante, mentre nella seconda diventa prevedibile perdendo un po’ il ritmo ma restando comunque un prodotto riuscito.

“Benedetta Follia” è la storia di Guglielmo, un antiquario di opere sacre che viene lasciato dalla moglie proprio il giorno del suo 25 esimo anniversario per una donna, la sua commessa. Questo è l’avvenimento scatenante che porta alla mossa vincente, probabilmente l’idea di Guaglianone e Menotti di suggerire come protagonista femminile la Luna di Ilenia Pastorelli, già vincitrice del David Di Donatello che ha ripagato con una prova straripante e autentica nei panni di una ragazza “borgatara”. La sua commessa è l’ideale contrapposizione con il sacro della vita di Guglielmo, ex motociclista che ha quasi rinunciato a vivere per l’attività di famiglia cambiando sé stesso. È una commedia anche sulla modernità, con l’amore al tempo delle app ed è proprio la Luna a diventare un “cyber cupido” che regala appuntamenti spassosissimi a Guglielmo.

La mano di Guaglianone e Menotti è molto evidente nella scena surreale della discoteca, in cui un drogato Guglielmo balla come mai Carlo Verdone aveva fatto nella vita e si ritrova a parlare con se stesso allo specchio in un omaggio evidente anche nel look all’Oscar Pettinari di “Troppo Forte”. Carlo Verdone a 60 anni ha avuto il coraggio di girare una scena onirica, ma restando fedele a se stesso con l’immancabile svolta romantica e un finale dolce e amaro che come lo stesso regista ha spiegato “è una carezza alla Roma che vorremmo vedere, una Roma bella”. Risate e tanto divertimento in “Benedetta Follia”, un cast azzeccato anche grazie alla prova di un’altra grande attrice come Maria Pia Calzone e una commedia con la quale iniziare l’anno con il piede giusto.

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