La bufala dei gatti neri “satanisti”

Lorenzo Croce colpisce ancora. Già autore della bufala sugli animali morti per i botti di capodanno, che rimbalzata da molte testate scatenò la gara dei sindaci di molte città a proibire i tradizionali petardi e fuochi d’artificio, oggi è riuscito di nuovo ad ottenere l’attenzione dei media con la storia dei gatti neri usati per i riti satanici.

LE SOLITE BALLE – Secondo la sua associazione, alcuni gruppi satanisti avrebbero macellato centinaia di gatti neri per i loro riti. Come al solito la nota inviata alla stampa racconta che l’associazione ha sporto denuncia, ma anche su questo è lecito dubitare, visto che lo stesso Croce aveva annunciato di denunciare chi scrive e altri per averlo sbugiardato: “Nel frattempo i bufalari individuati sono stati denunciati e con loro i direttori dei siti internet che hanno riportato articoli diffamatori nei confronti di AIDAA e di Lorenzo Croce”. Purtroppo poi non se n’è saputo più nulla, sarebbe stato interessante affidare a un giudice la soluzione della questione. “Trecento  segnalazioni giunte al servizio online di tutela degli animali dell’associazione nel corso degli ultimi sei anni“, dice la nota ripresa da La Repubblica, prima millantava l’esistenza di un numero telefonico, che però non era pubblicizzato da nessuna parte, oggi parla di un servizio online che esiste da sei anni, ma di sicuro all’inizio dell’anno non esisteva e, richiesto d’indicarlo, nemmeno lui ne era stato in grado.

 

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LA BUFALA DEI BOTTI – All’indomani del Capodanno scorso l’associazione denunciò analoghe segnalazioni che avrebbero dimostrato che 500 animali avevano trovato la morte per i botti (prima di capodanno ne avevano denunciati 5.000 all’anno) e a chi gli faceva notare che era inverosimile che 500 persone si fossero svegliate all’alba il primo dell’anno per denunciare a un numero telefonico inesistente, Croce rispose che avrebbe esibito il suo “database”. Poi sfortunatamente se n’è dimenticato o forse si è rassegnato alla pessima figura.

PASSA IL TEMPO E… – Con l’estate Croce deve aver pensato che fosse trascorso abbastanza tempo dalla figuraccia ed è ripartito di slancio. Nel giro di pochi giorni ha annunciato il caso di un “Cane strangolato da un accalappiacani” prendendo spunto da un video caricato da altri su YouTube, il giro della vendita di animali “in nero” stimati a braccio in 25.000 e ora la storia dei gatti e dei satanisti. Lo schema è sempre identico e per rendere più credibili le sue sparate Croce accompagna le “notizie” con l’annuncio di denunce o esposti alle autorità. In realtà Croce ha una lunga storia di bufale e prese in giro alle spalle e anche le sue reazioni dimostrano che la sua cifra sia quella di un attention whore che sfrutta i media per attirare attenzione ed adepti che poi presto restano delusi e spesso lo denunciano, tanto che basta un motore di ricerca per ritrovare un forum dove numerose persone dicono di averlo denunciato per i suoi inganni. Purtroppo ci sono ancora numerose testate che ci cascano nonostante la sbugiardata di capodanno e gli prestano il fianco, come se l’animatore del “Topa Day” e del ” “Centro Studi Ufologico sugli Animali Extraterrestri“, fosse un persona credibile.

AGGIORNAMENTO:

A stretto giro di posta il signor Lorenzo Croce ha risposto con un post sul suo blog,  (riportato sotto) e, noblesse oblige, con la consueta scarica d’insulti attraverso Facebook, ai lettori valutare:

 

lunedì 20 agosto 2012

GATTI NERI. I CALUNNIATORI E BUFALARI SERIALI DI GIORNALETTISMO

Con un articolo che non porta la firma (primo atto di vigliaccheria) il giornale online Giornalettismo, ci accusa di aver inventato una bufala sui gatti neri. Peccato che quella che loro chiamano bufala sia un esposto di undici pagine inviato alle procure di mezza Italia. Ora io capisco che queste persone devono inventare e scrivere il falso con il solo scopo di denigrare il prossimo, ma sarebbe buona cosa che la smettessero. Giornalettismo sostiene nel suo articolo che diverse persone mi hanno denunciato. E’ vero peccato per loro che di queste denunce non hanno sortito alcun effetto. Sempre secondo questo articolo io avrei dato numeri di telefono inesistenti. Questo è semplicemente ridicolo, penso che chiunque possa testimoniare che ai numeri 3478883546 o 3926552051 o 0222226518 chiunque abbia sempre ricevuto le risposte alle richieste avanzate.
Accusano AIDAA di non dare alcun dato e di non far vedere i propri data base, dimenticandosi che nessuno di loro ha mai chiesto tanto meno il vigliacco anonimo estensore dell’articolo ha mai chiesto di poter vedere i nostri data base, cosa che invece è stata fatta (e messa a verbale) sia dal corpo forestale dello stato di Milano che di Lodi.
Questi signori sono provocatori, calunniatori e bufalari di professione. Il grave danno è che qualcuno di loro lavora nelle testate giornalistiche pubbliche ed è pagato con i soldi nostri.

Ora io aspetto questi vigliacchetti professionisti della bufala al varco, vengano a vedere quello che vogliono. a MENO CHE NON SIANO COMPLICI DI SATANISTI O LORO STESSI SATANISTI E ASSASSINI DI ANIMALI. LA COSA PUZZA E  PUZZA PARECCHIO.

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