Il cortocircuito della campagna anti-fake news di Minniti: «Segnalerò alla polizia postale la valutazione sul fuorigioco di Mertens»

Premessa: può anche essere la trollata dell’anno. Tuttavia, ci permette di fare una ulteriore riflessione sui paradossi della campagna anti-fake news lanciata dal ministro dell’Interno Marco Minniti e che punta a una maggiore cooperazione degli utenti con la polizia postale: da qualche giorno, infatti, chi naviga su internet avrà a disposizione un «red-button» per segnalare immediatamente le sospette fake news.

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ANTI FAKE NEWS MINNITI, IL PARADOSSO

Un sistema criticato da molti e che potrebbe ingolfare l’attività già di per sé molto delicata della polizia postale stessa. Ecco un esempio che – se confermato – potrebbe fare scuola. L’ex arbitro e commentatore televisivo Luca Marelli dal suo blog si è lasciato andare a una valutazione – tecnica e competente – dell’episodio calcistico che ha fatto maggiormente discutere nel corso dell’ultima giornata di serie A. Ovvero, il gol del calciatore del Napoli Dries Mertens nella partita contro l’Atalanta.

Le immagini televisive non sono riuscite a dimostrare con certezza se la sua posizione fosse stata regolare o meno. Nel caso – ed è questa l’analisi proposta anche da Marelli – è giusto convalidare la rete facendo leva sull’impressione che l’arbitro ha avuto in campo, in presenza di dubbi anche da parte del sistema VAR.

ANTI FAKE NEWS MINNITI, IL SURREALE DIALOGO TRA UN UTENTE E L’EX ARBITRO MARELLI

Un utente, in disaccordo con la visione dell’arbitro, ha lasciato questo messaggio sul blog di Marelli: «Egr. Sig. Marelli, come lei sa da alcuni giorni è attivo il sistema di segnalazione delle fake news. Se lei non provvede a correggere la sua valutazione sul gol irregolare di Mertens mi vedrò costretto a segnalarla alla polizia postale. È inutile che cercate mille ghirigori, si tratta di un gol irregolare, di poco ma lo è. Quindi o corregge oppure segnalo».

L’ex arbitro – incredulo – ha pubblicato lo screenshot della conversazione (che è andata avanti con botta e risposta per diverso tempo) sui suoi canali social:

ANTI FAKE NEWS MINNITI, UN PROVVEDIMENTO CHE RISCHIA DI INGOLFARE IL LAVORO DELLA POLIZIA POSTALE

Si tratta chiaramente di una situazione paradossale. Per quanto in rete sia pressoché impossibile distinguere tra persone reali e troll (specialmente quando sui social o sui blog vengono utilizzati dei nickname), il commento postato da Marelli offre uno spaccato su quanto possa essere complesso e al limite del realizzabile affidare le prime valutazioni sulle fake news agli utenti della rete. E se è vero che la decisione definitiva – nelle intenzioni del governo – spetta alla polizia postale (che può rimuovere il contenuto segnalato come fake news), è pur vero che una grande mole di segnalazioni può compromettere il suo lavoro.

Insomma, un vero e proprio bug che è difficile da tenere sotto controllo. Una lotta alle fake news di questo tenore, non supportata da un provvedimento legislativo serio e ordinato, può facilmente sfuggire di mano. Sospesa sulla sottile linea del fuorigioco.

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