Marco Travaglio: sui vaccini la mia opinione legittima come quella di Roberto Burioni

21/01/2018 di Redazione

Marco Travaglio ha risposto nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano di oggi a Matteo Renzi, che su Facebook aveva attaccato il giornalista per la disinformazione fatta sui vaccini durante la sua partecipazione a Otto e mezzo di giovedì scorso. Marco Travaglio si era confrontato con il ministro della Salute Lorenzin, e aveva ribadito le sue posizioni critiche in merito al decreto che aveva allargato l’obbligatorietà dei vaccini. Travaglio sintentizza il suo pensiero in merito in due opinioni e un fatto: non era opportuno aumentare i vaccini obbligatori da quattro a dieci, sarebbe stato meglio promuovere le altre sei immunizzazioni attraverso campagne mirate e non con un vincolo imposto da una norma, e infine il decreto Lorenzin non trova paragoni in molti paesi d’ Europa.

Marco Travaglio: sui vaccini la mia opinione legittima come quella di Roberto Burioni

Il fatto ricordato da Marco Travaglio è corretto, sulle opinioni la discussione rimane aperta. Il direttore del Fatto Quotidiano formula così la sua risposta a Matteo Renzi e a Roberto Burioni, che aveva criticato una frase detta da Travaglio sul morbillo con un post molto duro su Facebook, citato dal segretario del PD. «Le prime due sono mie opinioni, condivise da centinaia di medici e scienziati, (che hanno qualche remora a esprimersi, vista la democratica abitudine dell’Ordine a espellere i dissenzienti dal sacro verbono renzian-lorenziniano, che non possono essere smentite: al massimo contestate con opinioni altrettanto legittime, tipo quelle di Burioni». Il direttore del Fatto Quotidiano definisce l’immunologo del San Raffaele un candidato del PD, visto che da tempo circola l’indiscrezione sulla corsa del medico per le prossime politiche. Roberto Burioni ha però sempre smentito la notizia, spesso citata dagli articoli di retroscena sulle liste del Partito Democratico, e il direttore del Fatto non lo ricorda. Marco Travaglio lo cita in questo modo: «Lui (Renzi, ndA) parla sempre con un medico che fa informazione, il solito Burioni, casualmente candidato del PD, perché il PD è “dalla parte della scienza e della medicina».  Il post di Matteo Renzi a cui ha risposto il direttore del Fatto riprendeva un altro post di Roberto Burioni critico verso Travaglio. «Questo post dimostra come un medico preparato possa fare informazione corretta sostituendosi a un giornalista di parte.  Il medico prende la frase di un giornalista che pensa di essere autorevole perché va sempre in TV. Ne indica la fonte. Smonta scientificamente la tesi del giornalista senza cedere mai al rischio dell’insulto o della polemica. Cita un caso concreto e specifico, di una persona di 44 anni. E rimanda a un dato ufficiale ISTAT per la verifica.  Il medico che fa informazione si chiama Roberto Burioni. Il giornalista che fa disinformazione si chiama Marco Travaglio.  Un pensierino finale: vorrei che la campagna elettorale non fosse sui vaccini. Perché la salute dei nostri figli viene prima dell’elezione di un deputato. Ma se la Lega e il Movimento Cinque Stelle continuano a dire che loro cambieranno la legge sulla obbligatorietà dei vaccini, il PD ripete con forza che noi siamo dalla parte della scienza e della medicina. Quando parliamo della salute dei figli ne parliamo con i dottori, non con Di Maio o Salvini».

Travaglio

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Roberto Burioni aveva criticato Travaglio per questa affermazione espressa a Otto e mezzo: «.. il morbillo era considerato non la peste bubbonica come è considerata ultimamente ma era considerato quasi un tagliando che un bambino doveva fare assieme ad altre malattie». Il medico aveva raccontato la storia di un uomo, Simone Tezzon, che ha rischiato di morire per aver contratto il morbillo a 44 anni.

Foto copertina: Daniela Parra Saiani/Pacific Press via ZUMA Wire)

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