«Berlusconi Presidente»: quando il logo del partito è già una fake news

Negli ultimi tempi le fake news, le notizie inesatte o completamente inventate che inquinano il mondo dell’informazione, sono diventate argomento molto discusso, anche tra i politici. Eppure tanta attenzione non sembra aver limitato il fenomeno, anche nello stesso dibattito politico. L’ultimo esempio è il simbolo elettorale con il quale Forza Italia intende presentarsi alle Elezioni Politiche del 4 marzo. Il logo circolare con la tradizionale bandiera tricolore contiene ancora una volta la scritta «Berlusconi Presidente», ignorando che in realtà il leader degli azzurri risulta tecnicamente incandidabile per effetto della legge Severino del 2012.

Il simbolo di Forza Italia con la fake news Berlusconi Presidente

Il simbolo di FI è stato presentato stamattina proprio da Berlusconi con un messaggio social. «Oggi – è un tweet postato dal profilo Twitter dell’ex premier – vi auguro Buona Domenica mostrandovi in anteprima il nostro simbolo per le elezioni del 4 marzo. Anche con questa nuova legge elettorale votare è molto facile: basta barrare il logo di Forza Italia!». Berlusconi è interdetto alla candidatura alla Camera o al Senato fino al 2019: non potrà né sedere in Parlamento, né far parte o presiedere un governo. Secondo alcune interpretazioni, il logo dovrebbe comunque essere sottoposto della commissione elettorale del ministero dell’Interno. Va precisato che un via libera viene ritenuto possibile e probabile anche da giuristi.

 

 

La legge Severino prevede l’incandidabilità alle elezioni politiche per coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione. La decadenza di Berlusconi è arrivata nel 2013 dopo la condanna in via definitiva per evasione fiscale nell’ambito del processo Mediaset (per appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio). Berlusconi ha successivamente fatto ricorso Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, che sta ancora esaminando il suo caso. L’ultima udienza si è tenuta lo scorso 22 novembre e una decisione definitiva è attesa entro pochi mesi, ma si pensa che la sentenza non arriverà in tempo per le elezioni italiane. Proprio perché è probabile che Berlusconi non sarà in campo come candidato alle Politiche (l’ex premier parteciperà comunque alla campagna elettorale come leader di partito e di coalizione) continuano a circolare altri nomi per la guida del governo in caso di successo del centrodestra, come quello del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, un forzista della prima ora.

(Il simbolo elettorale di Forza Italia pubblicato da Silvio Berlusconi)

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