Che fine hanno fatto gli account Twitter sui falsi terremotati

Continua la saga degli account twitter che twittano frasi clonate e rilanciano strani sondaggi politici. Vi avevamo parlato di Carla, tornata alla sua casetta dopo il sisma. In realtà Carla aveva copiato il pensiero di un aquilano, twittato nel lontano 2014. Pensiero a quanto pare molto popolare per centinaia di account che copincollano status negli anni macinando followers. Account che potrebbero diventare interessanti e vendibili sotto campagna elettorale o per call to action nei social.

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Ebbene questi account Twitter stanno misteriosamente sparendo nelle ultime ore. Tutta colpa di David Puente, debunker, che ha cercato di approfondire la vicenda. Puente, controllando le informazioni pubbliche degli account, ha scoperto che decine di quelli che hanno twittato quelle frasi sulle casette post sisma avevano in comune una mail che somiglia a quella di Isaydata, ovvero Is**@g*.**, agenzia di comunicazione.

L’AGENZIA TWITTATA SMENTISCE “NON SONO OPERA NOSTRA”

Gli account monitorati retwittano alcuni contenuti di questa agenzia. Hanno tutti un numero di follower che varia dai 12 ai 15mila. “Noi cadiamo dalle nuvole, ci sembra il classico fulmine a ciel sereno“, hanno replicato ad Agi Ralph Di Segni e Gianluca Pontecorvo, entrambi romani e soci fondatori della società. Negano di aver creato i bot. “Non lo abbiamo mai fatto, non ci riguarda in nessun modo. I bot sono un fenomeno che conosciamo, ma che non ci appartiene. In un certo senso ci spaventa pure che questo sia successo, potremmo essere finiti in un gioco più grande di noi“.

I due negano di esser collegati ad attività di partito. “Abbiamo monitorato in rete le primarie del Pd o l’elezione del sindaco di Roma, ma l’abbiamo fatto solo per farci conoscere“, hanno spiegato all’agenzia. Dopo tutto ciò molti bot stanno scomparendo da Twitter.

 

 

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