La bambina promessa sposa di 9 anni violentata dall’orco 35enne (che non esiste)

21/11/2017 di Redazione

—–  Fonti vicine agli investigatori hanno infatti smentito categoricamente alla agenzia Agi sia il fatto che l’apertura di un fascicolo in Procura. Allo stesso modo – hanno sottolineato – è destituito di ogni fondamento anche il fatto che la piccola sia stata accolta in una delle stanze allestite nel comando provinciale di Padova all’interno del progetto “Una stanza tutta per sè” dedicata alla violenza di genere. Le stanze allestite sono già state usate per i casi di abusi e maltrattamento ma mai per minori finite come spose bambine ——-

Qui la smentita dell’intera vicenda

 

Cosa riportava il pezzo de Il Messaggero?

Viveva un vero e proprio incubo una bambina della provincia di Padova: promessa sposa a soli 9 anni, la piccola veniva molestata e abusata sessualmente da un 35enne, l’uomo che avrebbe dovuto essere il suo compagno di vita, il suo futuro marito. Il caso è emerso ieri: i carabinieri hanno fermato l’orco dopo il racconto della sua vittima ai medici dell’ospedale.

BAMBINA PROMESSA SPOSA A 9 ANNI, MOLESTATA E VIOLENTATA

La bambina, di famiglia musulmana, frequenta la scuola elementare. A quanto pare l’uomo molto più grande di lei ha messo in atto più volte vere e proprie violenze. Al punto che la piccola si sarebbe anche presentata in pronto soccorso per un’emorragia. Un segnale di allarme per i medici, che hanno subito capito di cosa si trattava. Ora sul caso indaga la procura. S’indaga soprattutto sulle responsabilità dell’uomo adulto ma si cerca di far luce anche sulle responsabilità dei genitori della bambina, che probabilmente hanno favorito che il 35enne avesse un rapporto fisico con la loro figlia. I carabinieri lavorano per fare chiarezza sia sugli abusi del futuro marito sia sul percorso che ha portato alle violenze sulla minore. Al centro c’è la testimonianza della piccola, che dalla sua esperienza è rimasta ovviamente scioccata e che ha fornito particolari che possono incastrare l’orco che l’ha violentata.

Di sicuro la vittima, per superare il trauma subito, avrà bisogno di un lungo percorso di sostegno, dell’aiuto di psicologi e di altri esperti. È stata già accolta in un centro di ascolto, aperto un anno fa nella sede del comando provinciale dei carabinieri. È in una di quelle stanze che in parte ha già raccontato il suo inferno.

(Foto da archivio Ansa)

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