Michelle Hunziker prigioniera di una setta per 5 anni: la confessione drammatica in un libro

27/10/2017 di Redazione

Per 5 anni Michelle Hunziker è stata prigioniera di una setta, quella di Clelia. Un periodo difficile, in cui la showgirl svizzera è stata allontanata da tutti gli affetti. Aveva 23 anni quando si è avvicinata per la prima volta al gruppo, 28 quando finalmente è riuscita a uscire dal vortice della dipendenza. Nel frattempo era sempre più conosciuta dal pubblico italiano, che ovviamente ignorava cosa stesse accadendo nella sua vita privata. Lo racconta ora, a distanza di anni, nel libro Una vita apparentemente perfetta. «È la prima volta che racconto questa storia. Finora ho nascosto tutto persino a mia madre, l’unico con cui ne ho parlato è stato mio marito Tomaso», confessa al Corriere della Sera. Il racconto arriva ora, per mettere in guardia chi potrebbe restare vittima di una setta come lei: «I ragazzi dell’età di Aurora si fanno domande, cercano i valori. Vorrei solo dire di credere negli affetti veri e non nei “maestri”. Se è capitato a me non deve per forza capitare a tutti».

MICHELLE HUNZIKER NELLA SETTA DI CLELIA PER 5 ANNI

Ad avvicinare Michelle Hunziker alla setta di Clelia è il suo manager Franchino Tuzio, scomparso dieci giorni fa. «È stato come un padre, la sua perdita è terribile», racconta la showgirl. Aveva 23 anni, una figlia di tre (Aurora), un marito (Eros Ramazzotti) e una carriera in ascesa, ma qualcosa dentro di lei la faceva soffrire. Un malessere che si manifesta con la perdita dei capelli: «Al mattino quando aprivo gli occhi controllavo lo stato del cuscino, per scoprire che era diventato biondo», spiega al Corriere. Si confronta con Franchino, che la indirizza da Clelia, da cui era stato aiutato anche lui in passato. Dopo le prime sedute di pranoterapia i capelli cominciano a rispuntare. Michelle Hunziker inizia così a fidarsi della setta e a confidarsi: racconta del rapporto con il padre alcolizzato, con cui aveva deciso di tagliare i ponti a 15 anni. Clelia le suggerisce di ricucire: «Mi ha fregato così, restituendomi l’amore di mio papà. Avrebbe potuto dirmelo uno psicologo, ahimè mi sono imbattuta in lei. Grazie a quel consiglio ho potuto riavere mio padre, fargli fare il nonno. Poi è morto, e io sono rimasta di nuovo sola. Ma stavolta con me c’era lei».

LA VITA DI MICHELLE HUNZIKER NELLA SETTA: ASTINENZA SESSUALE, OSSESSIONE PER L’IGIENE E ALLONTANAMENTO DAGLI AFFETTI

La prigionia di Michelle Hunziker nella setta di Clelia dura 5 anni. Il suo fascino è irresistibile, spiega la showgirl al Corriere:

Clelia conquistava chiunque le capitasse a tiro. «Ti catturava per la bellezza e la purezza, emanata da abiti candidi e raffinati, dalla pelle idratata da oli essenziali. Era sempre profumata, con un sorriso pazzesco e un velo di abbronzatura. La sua delicatezza e l’ossessione per l’accudimento la rendevano materna: era un fiore pericolosissimo». La pulizia permea tutto il progetto: per conquistare il mondo bisognava mantenersi puri, non solo curando in modo maniacale l’igiene personale e l’alimentazione, ma praticando astinenza sessuale e stando alla larga da chi aveva dentro di sé Finzione, che è l’energia negativa, bassa e sporca. «Guardacaso, secondo lei, ne ero circondata: la colf, l’autista… »

La setta controlla Michelle Hunziker, ormai privata dei suoi affetti più cari: le filtra le chiamate, soprattutto quelle della madre, la convince che tutto il suo successo non è merito suo, ma delle energie sbloccate da Clelia e la fa credere di essere prossima a una morte per soffocamento. «Ero la gallina dalle uova d’oro, ma sono stata derubata soprattutto della dignità. Nella setta c’erano direttori di giornali, conduttrici tivù, autori, magistrati, poi allontanati: io ero sufficiente al progetto».

Foto copertina: ANSA/FLAVIO LO SCALZO

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