Roma, denunciò migrante per sequestro al Tiburtino III: ora è stata arrestata per furto

11/09/2017 di Redazione

È stata arrestata per furto dai carabinieri la donna che a fine agosto raccontò di essere stata aggredita e sequestrata da alcuni migranti al Tiburtino III insieme alla nipote. L’episodio – secondo quanto denunciava la donna – era avvenuto davanti ai cancelli del centro di accoglienza di via del Frantoio: Pamela, 36 anni, aveva raccontato di essere andata per cercare l’uomo che poco prima aveva tirato sassi contro i suoi figli. Dopo la sua denuncia – che secondo la procura è del tutto inventato – sono scoppiate accese polemiche e disordini nel quartiere alla periferia est di Roma, con i residenti che hanno assediato il presidio umanitario.

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Ieri mattina, la donna è stata sorpresa fuori da un supermercato al Tiburtino III con una busta piena di prodotti appena rubati. Pare che i carabinieri della stazione di Santa Maria del Soccorso la stessero cercando, per notificarle un altro atto, relativo a una tentata rapina nello stesso supermercato, il Carrefour di Grotte di Gregna, di appena pochi giorni prima. Erano andati a cercarla a casa sua, dopo che un testimone l’aveva riconosciuta, ma non l’hanno trovata. Così sono andati al supermercato, da cui Pamela era appena uscita, carica di buste piene di prodotti rubati.

ARRESTATA PER FURTO LA DONNA CHE AVEVA DENUNCIATO PER SEQUESTRO UN MIGRANTE AL TIBURTINO III

La donna è stata arrestata per furto e sottoposta agli arresti domiciliari. Verrà giudicata per direttissima. Aveva precedenti per reati analoghi ed è indagata anche per l’aggressione aggravata ai danni di un eritreo lo scorso 29 agosto. L’uomo era quello che la donna sosteneva avesse lanciato sassi contro i suoi figli: secondo la procura, stava solo raccogliendo mozziconi di sigarette da terra e avrebbe simulato il lancio, dopo essere stato preso in giro dal figlio della donna.

Foto copertina: INFOMIGRANTS

 

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