Festival delle migrazioni di Acquaformosa: «No alle idee di Salvini e Povia»

11/08/2017 di Redazione

Taglio del nastro in arrivo per l’edizione 2017 del Festival delle migrazioni di Acquaformosa. La sesta edizione, in programma dal 23 al 27 agosto, prevede un cartellone ricco di eventi con l’ambizione di attrarre un pubblico sempre più internazionale. La location è quella dell’autodefinitosi cittadina “deleghistizzata”, come si legge sul cartello stradale all’entrata del paese in provincia di Cosenza.

FESTIVAL DELLE MIGRAZIONI DI ACQUAFORMOSA: LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2017

Diventata modello per i suoi progetti di accoglienza dei migranti, Acquaformosa ripropone il consueto appuntamento per gli amanti dell’arte, dei libri, della musica e degli spettacoli di ogni tipo. Il Festival delle migrazioni di quest’anno prevede una serie di novità: la consegna del premio Acquaformosa che Accoglie nella serata di giovedì 24 agosto, il gran concerto di Peppe Voltarelli, calendarizzato per il 25 agosto, e le esibizioni dei Kidida e di Cisco, voce dei Modena City Rambles. Infine spettacoli ideati dai sensazionali artisti di strada, degustazioni e tanto altro.

FESTIVAL DELLE MIGRAZIONI DI ACQUAFORMOSA: «IL MOTTO È RESTIAMO UMANI»

Sono passati più di due anni da quando alcuni amministratori comunali di Acquaformosa lanciarono un duro attacco contro leader del Carroccio. La piccola comunità, nel corso degli anni, ha visto passare oltre seicento persone di origine straniera e oggi, secondo la visione dell’Assessore all’Accoglienza del Comune di Acquaformosa Giovanni Mannoccio, il centro storico è stato ripopolato proprio dai migranti che risiedono nel borgo. In forte disaccordo con la linea politica della Lega Nord, nel corso del Festival delle migrazioni di qualche anno fa il Comune realizzò e distribuì magliette con la scritta “Salvini è un tamarro”, suscitando l’ira dell’europarlamentare, che fu ad un passo dalla querela. «Il motto di questa edizione del Festival delle migrazioni è restiamo umani – precisa Mannoccio – ossia un principio semplice ma quasi dimenticato ai giorni nostri dove, davanti alle emergenze, si reagisce come peggio non si potrebbe. Acquaformosa però non si stancherà mai di operare per un mondo a colori, dove la diversità è un valore, una grande opportunità di crescita». Non manca la stoccata finale relativa ai fatti di attualità «E’ sbagliato lasciare – conclude – che a passare siano le parole e le idee di personaggi come Salvini o come Povia».

 

(in copertina

Share this article