Chester Bennington, è morto suicida il cantante dei Linkin Park

20/07/2017 di Redazione

Il cantante e leader del gruppo rock Linkin Park  Chester Bennington, si è ucciso a 41 anni, secondo quanto riferiscono i media americani. L’artista è stato trovato morto oggi nella casa sua in California, riporta il sito TMZ. Bennington, che ha suonato anche con la band Dead by Sunrise, era sposato e aveva sei figli, avuti da due differenti mogli. Il sito americano rimarca come il cantante dei Linkin Park avesse da sempre un rapporto difficile con alcol e droghe ed aveva rivelato di aver subito abusi da bambino. In passato aveva affermato di aver più volte avuto pulsioni suicide proprio per le molestie subite durante la sua giovinezza da un uomo molto più grande di lui.

IL SUICIDIO DI CHESTER BENNINGTON, IL CANTANTE DEI LINKIN PARK

Chester Bennington aveva cantato la canzone Hallelujah di Leonard Cohen al funerale del suo amico Chris Cornell, cantante di Soundgarden e Audioslave, che si era suicidato nel maggio scorso.  A quanto risulta a TMZ Chester Bennington si è impiccato proprio come Cornell, che si era ucciso nella sua stanza d’albergo di Detroit dopo un concerto. Cornell, a cui Bennington aveva dedicato una lettera aperta dopo la sua morte, proprio oggi, il 20 luglio, avrebbe compiuto 53 anni.

CHESTER BENNINGTON E I LINKIN PARK

Chester Bennington era stato chiamato come cantante degli Xero alla fine degli anni novanta. Il gruppo di Los Angeles aveva poi cambiato nome in Linkin Park poco prima della uscita del suo primo disco, Hybrid Theory, che è stato uno dei più grandi successi discografici del cosiddetto nu-metal, il genere di Korn e Limp Bizkit. I Linkin Park ne proponevano una versione più melodica, che li ha resi una delle band rock di maggior successo degli ultimi 15 anni. Il gruppo ha pubblicato sette dischi, l’ultimo, One More Light, uscito a maggio, poco prima del suicidio del suo cantante.

Foto copertina: El Universal via ZUMA Wire

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