Se lo scopamico si chiama “frequentante”

Il Corriere della Sera ci racconta oggi le caratteristiche dei “frequentanti”, una nuova “categoria sociale” di coppie le cui caratteristiche, però, sembrano identiche a quelle dello “scopamico” o dei “friends-with-benefits”:

Chi non ha scopamico si consola così, guarda le immagini

 

Sono l’esercito dei «frequentanti». Niente più «ragazzo», «fidanzato », «compagno», oggi si dice così: «Frequentanti». Storie di amori autonomi e indipendenti, di passioni che si moltiplicano e viaggiano in parallelo, di trasgressioni che s’incrociano finché si può. «Meglio liberi che imprigionati », dicono. Ma cosa si cela dietro queste certezze? Sintomatici segnali di paura a legarsi? Nuove fragilità affettive? Oppure ambizioni di una società liberata da regole e tabù, verso un’avanguardia aperta e poligama?

Poi ci sono le storie:

Daniela Cammisano ha 22 anni, studia Lettere. Come tanti coetanei, non tollera la relazione di coppia. Gira naïve tra le vie della sua Catania, un giorno con un «frequentante» un giorno con un altro. Non ne ha tanti perché, dice, «sono comunque affetti importanti». «Detesto dover rendere conto di ogni cosa a qualcuno. Mi bastano l’affetto e l’attrazione fisica». Eccetto qualche complicazione causa impreviste gelosie, la scelta sembra funzionale all’epoca moderna. Solo che autonomia e indipendenza, in un attimo, possono tramutarsi in solitudine. «Più la persona mi piace, più si allontana da me. E viceversa. Come fare? ».

Amletici dubbi e contraddizioni, che provocano godimenti e piaceri ma anche sofferenze e stati depressivi:

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