Le mamme e i dubbi sul decreto Lorenzin. «Perché siamo contro» | VIDEO

Arianna ci dà il benvenuto nella sua casa, a Roma. Nel salotto ci sono altre mamme come lei, piene di dubbi sul decreto Lorenzin che amplia a dodici i vaccini obbligatori. Questa domenica il popolo “no vax” scende in piazza a Roma per protestare davanti al ministero della Salute. Ma guai a definirle mamme no vax. Perché Arianna, Anna Elisa, Alessandra, Michela, Roberta e Dolores vogliono vaccinare i loro figli ma chiedono perché debbano salire a dodici il numero delle vaccinazioni e sopratutto vogliono maggiori informazioni. C’è chi come Anna Elisa chiede dosi monovaccinali e un percorso personalizzato, chi come Dolores vuole dei test e delle analisi antecedenti la somministrazione. Alcune di loro hanno vaccinato, altre no, altre non vogliono più fare il richiamo. Ognuna ha una storia diversa alle spalle. «Con la coercizione i dubbi aumentano», spiega Arianna mentre mi illustra la lettera che ha inviato alla Asl. Pagine e pagine di domande, per la precisione 59, a cui non ha mai avuto una risposta. L’ha inviata un anno e mezzo fa, quando la sua bambina doveva esser vaccinata. Dentro domande su quanti bambini sono immunizzati nella sua Asl, sul perché i bugiardini in uso negli Stati Uniti siano più dettagliati di quelli italiani, e tanto altro ancora.

 

Il video della manifestazione a Roma contro il decreto Lorenzin:

 

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VACCINI E INFORMAZIONE: COSA FA PAURA DEL DECRETO LORENZIN

«Noi siamo stanche dei continui attacchi – spiega Michela- ma non cederemo a questo ricatto». Sì il decreto Lorenzin per molte mamme è un ricatto. «Perché parlo di ricatto? Perché se io Stato porto mio figlio sano tu ti devi prendere la responsabilità di qualche reazione avversa». Michela parla di scarsa informazione: «La maggior parte delle persone che si recano ai centri vaccinali non sanno per quale malattia stanno vaccinando i figli. Non vengono informati dei rischi. Non spiegano che vaccinazione non significa automaticamente immunizzazione». E sopratutto, aggiunge, non viene verificata la titolazione anticorpale. «Così come potrei avere una copertura naturale per una determinata malattia, ad esempio il tetano».
«Non si può pretendere da noi genitori, che non abbiamo i mezzi, che venga preso tutto come un dogma», aggiunge Alessandra.

Si parla della lettera firmata da oltre cento medici che esprimono perplessità sulle condizioni vaccinali in Italia. LA stessa per cui qualcuno ha perso un posto all’Ordine. Si fa un confronto con gli altri paesi europei dove ora l’Italia punta ad esser capofila della copertura. Si parla di immunità di gregge. Secondo le mamme presenti se fosse giusto tutelare l’immunità dovrebbero esser vaccinati anche il personale medico e quello impegnato nell’istruzione dei loro piccoli. Per questo, secondo loro, il decreto Lorenzin è un grande favore alle case farmaceutiche. Qualcuna si chiede dove sia la lista delle reazioni avverse che viene redatta dall’Aifa e perché non è stata resa pubblica negli ultimi anni. Dolores ha un bambino che soffre di autismo. Non può credere che ci sia correlazione tra quella esavalente e quello che è successo al suo Leonardo. La comunità scientifica ha sempre smentito tale correlazione con evidenti prove. Ci va cauta Dolores, crede che sia giusto vaccinare. Ma ora ha paura. «Io finora non ho una risposta scientifica sull’autismo di mio figlio. Quello che le posso dire è che mio figlio era fortemente intossicato da mercurio e alluminio». Ha fatto analizzare il figlio in Francia documentandosi su quale terapia fosse migliore per il suo Leonardo. E ha denunciato la cosa come reazione avversa.

DECRETO LORENZIN E SANZIONI: LE MAMME HANNO PAURA DELLE MULTE?

Sono tutte consapevoli che in caso di mancata vaccinazione scatta la sanzione. «Io lo chiamo pizzo, perché una volta che lo pago mio figlio può andare a scuola no?», commenta Dolores. «Io – aggiunge Michela – voglio chiedere alla Lorenzin che cosa mettere nella causale: “immunizzazione annuale” potrebbe andar bene?». «Noi non siamo contro i vaccini – ha aggiunto – ma siamo a favore di una pratica vaccinale sensata. Tutto qui». Perché dodici vaccini? Perché nei primi mesi di età e non più avanti come succede in Giappone? Il calendario vaccinale impostato in questo modo non creerà problemi? Quali sono con dodici vaccini il rischio di reazioni avverse? Arianna ha lanciato una petizione on line per chiedere le dimissioni del governo. Ha raggiunto oltre 40 mila firme in poche ore. Non sono sole. Molte mamme iniziano ad avere dubbi sul decreto. Le domande invadono le chat WhatsApp, i gruppi Facebook. Ma quelle con bimbi vaccinati se la prendono con chi non segue le direttive del Ministero? Non vaccinare il proprio figlio, spiegano, finora non aveva mai causato grossi problemi. «Ora – si rabbuia Anna Elisa – ci stanno mettendo le une contro le altre».

(ANSA/THIERRY PRONESTI)

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