Il ragazzo scambiato per un pedofilo, ora spuntano le scritte all’ingresso del suo bar

13/05/2017 di Redazione

La sua storia l’abbiamo raccontata pochi giorni fa. Alfredo Mascheroni è un giovane di 24 anni proprietario di un bar in provincia di Parma, a Collecchio, che ha visto la sua vita trasformarsi in un incubo dopo la diffusione sui social network della sua immagine accompagnata da un messaggio che lo indicava come «bastardo pedofilo» e che invitava gli utenti della rete a tenerlo lontano. Quella immagine e quelle poche parole, diventate virali su WhatsApp, lo hanno trasformato in un mostro: viene continuamente travolto di insulti e scopre in strada la diffidenza di molte persone. «La mia preoccupazione più grande non è tanto quello che sta succedendo quanto quello che adesso tutti pensano: che io sia un pedofilo. Quando si smentirà questa cosa la mia innocenza non sarà così popolare e io verrò sempre segnalato per questo», ci ha raccontato.

 

 

ALFREDO, RAGAZZO SCAMBIATO PER UN PEDOFILO: ANCORA MINACCE

Oggi Alfredo ha ricevuto un nuovo grave segnale per essere preoccupato, perché le scritte minacciose le ha trovate sui vetri del suo locale. «Pedofilo», «Crepa», «Muori», sono le scritte in rosso comparse all’ingresso del suo bar. A segnalarle è stato il debunker David Puente, al quale Alfredo si era subito rivolto per denunciare il caso. Il ragazzo nei giorni scorsi ha denunciato la bufala di cui è stato vittima alla Polizia Postale. Ma ovviamente per conoscere risultati delle indagini bisognerà attendere diverso tempo.

Intanto sui social Alfredo sta ricevendo tanti messaggi di vicinanza. «È ora che la gente impari a usare i social o ne stia fuori: avere un profilo Facebook non è un ordine del medico», si legge ora nei commenti su Facebook. E ancora, un altro utente: «Volevano farlo passare per un mostro, ma i mostri sono loro. Bisogna risalire certamente a chi ha iniziato la catena dell’infamia e sputtanarlo. Sarà comunque lavoro lungo e difficile».

(Foto dalla pagina Facebook di David Puente: Facebook.com/davidtytopuente)

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