L’epic fail del PD che inneggia alla spia nazista Coco Chanel durante il 25 aprile

26/04/2017 di Redazione

Un manifestante del PD al corteo del 25 aprile di Milano, l’evento più importante della festa della Liberazione, ha scritto un cartellone che inneggiava a una spia nazista, la stilista francese Gabrielle Coco Chanel. Il PD di Milano ha deciso di sfilare con magliette e cartelloni blu, per evidenziare il legame tra la resistenza partigiana e l’europeismo. Una decisione poco apprezzata sui social media, specie per i numerosi cartelli che volevano ironizzare sul colore blu al posto del rosso, tra citazioni degli Eiffel 65 e altre chicche di scarso umorismo. Come notato dal giornalista Massimo Mazza, un partecipante al corteo del PD, probabilmente un iscritto, ha però esagerato con la ironia, esponendo un cartello con la scritta Coco Chanel patriota europea. Il riferimento alla stilista francese potrebbe aver un senso per il colore, ma è un errore disastroso se si considera che diverse fonti abbiano indicato come Coco Chanel fosse una spia nazista. I documenti declassificati dell’occupazione tedesca durante la II Guerra mondiale evidenziano come la stilista fosse una agente, del regime nazista, con il nome falso di Westminster. Coco Chanel è stata fidanzata a un esponente delle SS, con cui ha convissuto durante gli anni in cui l’esercito di Hitler aveva conquistato Parigi e la Francia. Dopo che erano state promulgate le leggi razziali per togliere ogni diritto agli ebrei Coco Chanel aveva cercato di recuperare il pieno possesso sul profumo Numero 5, visto che era proprietà di una famiglia ebraica, Wertheimer. Coco Chanel avrebbe inoltro intavolato una trattativa personale con Winston Churchill, aiutata da alcuni massimi ufficiali dell’esercito nazista in rotta con la strategia di Adolf Hitler, per concludere una trattativa di pace separata tra Regno Unito e Germania. Coco Chanel, una delle stiliste più famose della storia, non è proprio la figura più adatta da celebrare durante la festa della Liberazione, visto che la liberazione è quella dell’Italia dal nazifascismo.

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