Il M5S ha messo la freccia, ora il Pd è staccato: 10 sondaggi a confronto

20/04/2017 di Donato De Sena

Prima il testa a testa, poi il sorpasso. Gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani ad eventuali elezioni politiche attribuiscono al Movimento 5 Stelle un chiaro vantaggio sul Partito Democratico, che sembra non essersi più ripreso (almeno in termini di consenso) dalla sonora sconfitta subita da Matteo Renzi al referendum costituzionale. A parlare chiaro sono i dati diffusi negli ultimi giorni dai più noti e autorevoli istituti demoscopici che costantemente monitorano la popolarità dei partiti e dei loro leader. Il divario tra M5S e Pd, questo emerge dalle rilevazioni, in 6 casi su 10 raggiunge o supera i 3 punti percentuali.

 

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SONDAGGI M5S, VANTAGGIO SUL PD FINO A 8 PUNTI

Il sondaggio più recente è quello realizzato dall’istituto Demopolis tra il 16 e il 18 aprile e diffuso ieri nel corso del programma di La7 Otto e Mezzo, che attribuisce al partito di Beppe Grillo il 30% dei consensi contro il 27% dei Democratici. Si tratta grossomodo delle stesse cifre fornite da Emg Acqua, che, con la rilevazione effettuata tra il 14 e il 16 aprile per il Tg La7, ha stimato il Movimento 5 Stelle al 30% e il Partito Democratico al 26,8: un vantaggio di 3,2 punti. In linea con questi dati anche i numeri di Ipsos. Nel sondaggio con interviste realizzate il 12 e 13 aprile, pubblicato la scorsa settimana sul Corriere della Sera, i pentastellati sono stati indicati al 30,7% di voti contro il 27,6% dei Dem, arretrati di 3,1 punti percentuali. Ma molto più largo è il gap tra i due principali partiti italiani segnalato da Ipr Marketing in un altro sondaggio recente, diffuso il 18 aprile nel corso del programma di Raitre Cartabianca: 8 punti con Movimento 5 Stelle al 32% e Partito Democratico al 24%. Ampio anche il distacco indicato da Index Research. Il sondaggio del 12 e 13 aprile presentato nel corso del talk show di La7 Piazzapulita ha stimato il M5S al 30,9% e il Pd al 25,5: ben 5,6 punti di distanza. Che salgono a 6,5 se si considera la rilevazione del 10 aprile dell’istituto Tecné reso noto il giorno dopo nel corso della trasmissione di Raiuno Porta a Porta. In quel caso il vantaggio del partito di Grillo, al 31,5% delle preferenze, è risultato addirittura pari a 6,5 punti percentuali, con gli avversari piantati ad un deludente 25%, ai livelli di consenso ottenuti alle Politiche del 2013.

Meno marcato il vantaggio del M5S indicato dall’istituto Ixè, che effettua regolarmente sondaggi per il programma di Raitre Agorà. Nella rilevazione realizzata tra il 10 e il 12 aprile il Movimento 5 Stelle è stato segnalato al 28,7% dei consensi, 2,1 punti più in alto del Partito Democratico, fermo al 26,5. È di 1,8 punti, invece, la distanza indicata da Euromedia Research nel sondaggio del 10 aprile per Porta a Porta: M5S al 28% e Pd al 26,2. Solo due i casi di sostanziale equilibrio. Il sondaggio di Scenari Politici/Winpoll per l’Huffington Post con interviste realizzate tra il 13 e il 15 aprile ha stimato i Dem avanti di 0,4 punti, al 27,4% di consenso, sul M5S, fermo al 27. Con la rilevazione effettuata tra il 10 e il 12 aprile da Swg, infine, è stato indicato un Pd al 28,1% e un M5S al 28%.

Per quanto riguarda il centrodestra Forza Italia e Lega Nord sono molto vicini. Ma mediamente il partito di Silvio Berlusconi risulta leggermente avanti rispetto al Carroccio. Gli azzurri precisamente sono avanti in 7 dei 10 sondaggi che abbiamo confrontato, ma in media il divario è inferiore al punto percentuale. Fi oscilla tra l’11,9% indicato da Swg al 14 di Euromedia. La Lega si muove invece tra l’11,5% di Scenari Politici/Winpoll e il 13,5 di Euromedia.

(Foto: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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