La foto con la ragazza che lavora all’autogrill con la maglietta sull’ “Alternanza scuola-lavoro”

10/03/2017 di Redazione

Sta facendo discutere la foto di un utente diventata virale su Facebook nel giro di poche ore. Luca, durante un viaggio in autostrada, si è fermato all’autogrill e ha trovato una ragazza dietro il bancone con una maglietta con tanto di logo su “Alternanza scuola-lavoro”. «La cosa mi incuriosisce – spiega il ragazzo sui social – inizio a parlarle ed a farle tante domande su come funzionasse l’alternanza e mi racconta delle 150 ore da dover svolgere quest’anno, delle 8 settimane e delle 4 ore pomeridiane che passa in quell’autogrill».

ragazza autogrill alternanza scuola lavoro

«La ringrazio per la chiacchierata – ha proseguito il giovane nel racconto – e mi avvio all’uscita ed una volta giunto alla cassa non riesco a fare a meno di chiedere alla cassiera, una donna sui 40, un parere sulla studentessa al bar di poco prima». Quello che gli riferiscono alla cassa è emblematico: «Lei mi spiega la sua disapprovazione e le sue ragioni, mi racconta che c’è stato un taglio al monte orario dipendenti grazie alle ore-lavoro gratuite della buona scuola e che questo comporta una diminuzione degli stipendi. Esco dall’autogrill perplesso e contrariato, penso a quanto sia folle e falso questo paese, penso alla studentessa che sacrifica le sue passioni per quest’alternanza, penso ai lavoratori colpiti dalle conseguenze del lavoro gratuito». Luca, che è uno studente come la ragazza dell’autogrill conclude il suo post così: «Confido negli studenti e nelle loro energie,nei giovani, nella loro voglia di ribellarsi e rompere gli schemi di questa società».

La foto in questione ha superato le oltre 5 mila condivisioni. Non è ancora ben chiaro, né è confermato, come la giovane studentessa sia realmente impiegata nell’azienda. La società, lo scorso anno, ha lanciato un programma estivo mirato alla preparazione dei ragazzi al mondo del lavoro. Sicuramente con altri fini e obiettivi che sembrano però esser stati raggirati da chi  gestisce il punto ristoro. Sotto c’è chi commenta: «Il problema è che si fa un uso improprio della legge non dice di lasciare a casa il lavoratore per far risparmiare l’azienda. Lo studente dovrebbe essere affiancato da un esperto in modo tale da acquisire quelle piccole accortezze lavorative». Il caso, ovviamente, sta montando in rete.

Il MIUR nel mentre sta preparando una bozza per i Chiarimenti interpretativi, da inviare ai presidi, sull’alternanza scuola lavoro. Nel testo saranno introdotti una serie di paletti e freni al fine di difendere il ruolo centrale dell’istituzione scolastica.

Share this article