Arrestato Raffaele Marra, il più stretto collaboratore di Virginia Raggi. Il sindaco: «Andiamo avanti»

16/12/2016 di Redazione

Questa mattina è stato arrestato Raffaele Marra, con l’accusa di corruzione. Il capo del personale del Comune di Roma, il più stretto collaboratore del sindaco Virginia Raggi insieme a Salvatore Romeo, è stato portato in carcere dai carabinieri, su ordine della procura capitolina. L’arresto di Marra non è legato alla sua attività con la giunta Raggi.

RAFFAELE MARRA ARRESTATO PER CORRUZIONE

Raffaele Marra è stato considerato uno dei componenti principali del cosiddetto Raggio Magico, il team di fedelissimi del primo cittadino. Dopo la vittoria del Movimento 5 Stelle alle Comunali di Roma Marra era stato indicato come vice capo di gabinetto, per poi esser spostato alla direzione del personale. La vicenda che ha portato al suo arresto riguarda invece una compravendita delle case Enasarco e risale al 2013. All’epoca, durante la giunta Alemanno, Marra era a capo del dipartimento politiche abitative del Comune di Roma. Oltre al dirigente comunale, i carabinieri hanno arrestato anche il costruttore e immobiliarista Sergio Scarpellini con lo stesso capo di imputazione.

RAFFAELE MARRA ARRESTATO, 350MILA EURO DA IMMOBILIARISTA

La vicenda oggetto d’indagine precisamente riguarda l’acquisto di una casa Enasarco nel quartiere di Prati Fiscali da parte della moglie di Raffaele Marra. Si tratta di un immobile di oltre 150 metri quadri che, secondo l’accusa, sarebbe stato pagato con due assegni (per un totale di 350mila euro) provenienti da un conto da Scarpellini. Marra è tuttora residente in questo appartamento e qui è stato arrestato stamani. La moglie invece col resto della famiglia risiede a Malta dal 2015. Secondo l’accusa inoltre per l’acquisto della casa dal patrimonio Enasarco Marra avrebbe beneficiato delle agevolazioni riservate agli inquilini (fino al 40% di sconto) pur non essendo di fatto ancora residente nello stabile di proprietà Enasarco.

Scarpellini, secondo l’accusa, corrompeva pubblici amministratori attraverso beni immobiliari per trarre benefici per le sue società.

 

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RAFFAELE MARRA DIRIGENTE DEL COMUNE DI ROMA DAL 2008

Raffaele Marra, un ufficiale della Guardia di Finanza, iniziò la sua carriera da consulente e dirigente delle amministrazioni pubbliche al ministero dell’Agricoltura, nel 2006, durante il Governo dell’Unione. Notato da Gianni Alemanno, nel 2008, dopo l’arrivo in Campidoglio dell’esponente del Pdl, divenne dirigente del comune di Roma. Dopo un periodo in Regione durante l’amministrazione Polverini, il dirigente pubblico tornò al Comune ai tempi dell’amministrazione guidata Ignazio Marino. È in questa fase che nasce la sua sintonia con Virginia Raggi, all’epoca consigliere comunale d’opposizione alla giunta Pd.

 

 

 

RAFFAELE MARRA ARRESTATO, FICO: «FATTO GRAVISSIMO»

Tra gli esponenti del Movimento 5 Stelle il primo a commentare la notizia dell’arresto di Raffaele Marra è stato il deputato campano e presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico. «Adesso ci riuniamo tutti quanti e tireremo fuori una linea senza problemi, è giusto che la magistratura faccia il suo corso. Non c’è ombra di dubbio che è una cosa grave, gravissima», ha detto il portavoce M5S ai microfoni di Sky Tg24.

RAFFAELE MARRA ARRESTATO, FRATTURE NEL M5S

Ma l’arresto ha fatto riemergere anche vecchie fratture del Movimento 5 Stelle capitolino. Francesca De Vito, sorella del presidente del Consiglio comunale di Roma Marcello De Vito, ha commentato con durezza la notizia dell’arresto di Marra: «Cronaca di una morte annunciata… e adesso muoia Sansone con tutti i Filistei». Marcello De Vito, come Roberta Lombardi, è sempre stato particolarmente critico contro il cosiddetto Raggio Magico, formato dal sindaco, da Daniele Frongia, da Raffaele Marra e Salvatore Romeo. Durante il consiglio comunale di Roma il presidente De Vito ha rimarcato come non ci sia alcun nervosismo tra i consiglieri M5S, impegnati in una sessione sul bilancio, in allusione all’arresto di Marra.

 

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Sulla vicenda è intervenuta anche Rosa Capuozzo, il sindaco di Quarto, in provincia di Napoli, espulsa dal Movimento 5 Stelle a gennaio per non aver denunciato un ricatto subito da un suo consigliere. Capuozzo ha invitato il primo cittadino della Capitale a non gettare la spugna. «Virginia Raggi resetti tutto, prenda decisioni forti senza ascoltare le correnti interne e faccia le nomine. È il sindaco e ne risponde lei, dal Movimento non la proteggerà nessuno, né Di Maio né altri», ha detto in mattinata il sindaco di Quarto all’Adnkronos.

 

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Il Movimento 5 Stelle romano, intanto, faceva sapere che ci sarebbero state dimissioni della Raggi e semplicemente una sostituzione del dirigente arrestat. «Aspettiamo il lavoro della magistratura. Il problema non c’è, Marra non è un politico, è un esponente tecnico, lo sostituiremo come è giusto che sia», dichiarava il capogruppo M5S Paolo Ferrara a margine del Consiglio Metropolitano. Una linea che verrà confermata anche dalla Raggi in prima persona, qualche ora dopo.

RAFFAELE MARRA ARRESTATO, SIBILIA: «C’ERANO STATE AVVISAGLIE»

Un altro esponente del Movimento 5 Stelle, il deputato Carlo Sibilia, ha commentato la vicenda in un’intervista rilasciata ad Annalisa Cuzzocrea per Repubblica:

«È una cosa che ci dispiace molto. Si poteva agire diversamente, c’erano state le avvisaglie di quel che è accaduto oggi. Per questo è il momento di ringraziare i colleghi che ci avevano avvertito e Beppe Grillo, che ha dimostrato ancora una volta di averci visto lungo. Aveva chiesto a Virginia di fare a meno di Marra, ma non è stato ascoltato».

 

Quindi cosa pensate di fare?

 

«È il momento che qualcuno si prenda delle responsabilità politiche perché il Movimento non vada a sbattere su questa storia».

 

Di chi parla?

 

«Non faccio nomi, ma parlo di chi ha sostenuto per mesi: ‘Vediamo vediamo’, e abbiamo visto cos’è successo. Paola Muraro è stata indagata, Raffaele Marra è stato arrestato».

RAFFAELE MARRA ARRESTATO, VIRGINIA RAGGI: «CHIEDO SCUSA, LO SOSTITUIREMO»

Il sindaco Virginia Raggi è intervenuta con una dichiarazione letta alla stampa dopo diverse ore, alle 13.20 circa. «Abbiamo appreso con sorpresa dell’arresto di Raffaele Marra per fatti che non riguardano questa legislatura», ha detto il primo cittadino ai giornalisti in Campidoglio. «Ci siamo fidati e abbiamo sbagliato, dispiace nei confronti dei cittadini, del Movimento 5 Stelle e di Grillo che aveva sollevato perplessità. Marra non è un esponente politico della giunta ma un dirigente dell’amministrazione da 10 anni. Faremo di tutto per fare luce collaborando con la magistratura». «Sostituiremo subito Marra». E ancora: «L’amministrazione va avanti con serenità». La Raggi ha poi abbandonato la sala senza rispondere a domande.

RAFFAELE MARRA ARRESTATO, BEPPE GRILLO IN SILENZIO

La notizia dell’arresto di Raffaele Marra ha gettato nel caos i vertici nazionali M5S. Beppe Grillo ha subito deciso di annullare il previsto flash mob a Siena a difesa dei risparmiatori in merito alla vicenda Monte dei Paschi. Il cofondatore del Movimento in mattinata si è limitato a pubblicare un tweet in cui parla del programma di governo dei pentastellati: «Programma Energia M5S: gli impianti di stoccaggio», ha scritto l’ex comico genovese, allegando un post pubblicato sul suo blog relativo a un punto del programma di governo del Movimento 5 Stelle.

 

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La vicenda pone ovviamente il Movimento5  Stelle, che ha sempre dedicato una particolare attenzione al tema della trasparenza e della legalità, al centro di una bufera politica. Tutti gli avversari hanno cominciato in queste ore a parlare di una ‘doppia morale’ del partito di Beppe Grillo. I pentastellati dopo l’arresto di Marra vengono ora accusati da più fronti di essere giustizialisti ‘a fase alterne’. «Prima le tardive dimissioni della Muraro, poi le perquisizioni in Campidoglio, oggi l’arresto di Marra: quando dissi che stavano riciclando il peggio, quando raccontai i legami pericolosi di questa gente, Grillo, Di Battista e Di Maio mi insultarono. Oggi non chiederanno scusa. Perché sono politicamente corresponsabili», ha scritto su Facebook il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini. «L’unica parola è elezioni subito, perché in sei mesi i 5 Stelle ne hanno combinate più di Bertoldo» ha dichiarato invece il leader della Lega Nord Matteo Salvini.

RAFFAELE MARRA ARRESTATO, PROTESTE IN AULA CONTRO RAGGI E M5S

I toni sono forti anche all’assemblea capitolina. I consiglieri comunali del Partito Democratico hanno cominciato a protestare contro l’assenza in Aula della Raggi, a cui avevano chiesto di riferire sul caso dell’arresto di Marra (che si è limitata a leggere un comunicato alla stampa, senza rispondere a domande). I rappresentanti del Pd in Campidoglio hanno ‘occupato’ gli scranni dedicati alla giunta. Il presidente dell’assemblea De Vito , intanto, disponeva «l’espulsione dei sette consiglieri» in questione sospendendo la seduta. Alla protesta dei Dem si sono aggiunti i consiglieri di Fratelli d’Italia che, sempre nella sezione dedicata alla giunta, hanno esposto cartelli con scritte come «Onestà», «Omertà», «Trasparenza» e intonato cori. Proteste sono arrivate anche dal pubblico: qualcuno ha esposto un cartello con i volti di Raggi e Marra. Una donna ha urlato: «Omertà, ma soprattutto incapaci».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: Andrea Ronchini / Pacific Press via ZUMA Wire)

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