Come il Sì può vincere grazie al voto degli italiani all’estero: i numeri da guardare

01/12/2016 di Andrea Mollica

Il Sì può vincere grazie al voto degli italiani all’estero? Sui giornali di oggi trapela come questa sia la speranza di Matteo Renzi. Ecco i numeri da guardare per capire se il referendum costituzionale sarà deciso dal collegio estero

REFERENDUM, COME VOTANO GLI ITALIANI ALL’ESTERO

In un retroscena di La Repubblica firmato da Claudio Tito, ripreso anche da Colombo sul Giorno, Matteo Renzi evidenzia come il Sì possa vincere grazie al voto degli italiani all’estero

Se il Sì riesce a conquistare il consenso dei due terzi degli italiani all’estero allora ce la possiamo fare. Magari questa volta si può arrivare a un milione e mezzo di voti all’estero. Se noi ne prendessimo un milione, allora l’ago della bilancia si sposterebbe

Il pensiero del presidente del Consiglio attribuito dal retroscena di Repubblica è particolarmente ottimista in termini di affluenza nel collegio estero. Ecco i dati delle ultime elezioni, in percentuale e assoluti. Per le politiche è citato il dato della Camera, che ha un elettorato che comprende anche la fascia d’età tra i 18 e i 25 anni.

Referendum aprile 2016: votanti 779.548, pari a un’affluenza del 19,73%
Europee maggio 2014: votanti 83.254, pari a un’affluenza del 5,92%
Politiche 2013: votanti 1.103.989, pari a un’affluenza del 31,59%

La valutazione del presidente del Consiglio appare particolarmente ottimistica, visto che raramente capita che un referendum posso avere un’affluenza maggiore rispetto a elezioni politiche. Nella storia recente, anche nel collegio estero, non è mai successo.

Referendum giugno 2011: votanti 763.391, affluenza pari al 23,09%
Politiche aprile 2008: votanti 1.155.411, pari un’affluenza del 39,51%
Politiche aprile 2006: votanti 1.053.864, pari ad un’affluenza del 38,93%
Referendum costituzionale giugno 2006: votanti 739.133, pari ad un’affluenza del 27,87%

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COME IL SÌ PUÒ VINCERE CON IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

Matteo Renzi indica in 600 mila voti il margine di voti di vantaggio che il Sì potrebbe conquistare nel collegio estero. 1 milione i Sì, e 600 mila invece i No. Si può valutare come e se un simile recupero possa far vincere il Sì al referendum costituzionale. Nessuno sa ovviamente quante persone andranno a votare: i sondaggi stimavano un’affluenza media pari al 54%, simile al 52% del precedente referendum costituzionale del 2006. Una partecipazione del 54%, su 46.730.317 elettori aventi diritto di voto, sarebbe equivalente a poco più di 25 milioni di voti. Calcolando che circa un milione andrà fisiologicamente in schede bianche o nulle, 600 mila voti farebbero vincere il Sì se i No in Italia fossero al 51%, ovvero poco più di 12 milioni e 220 mila, contro gli 11 milioni e 746 mila del Sì. Se il distacco fosse maggiore, oppure in caso di partecipazione più alta, il Sì non riuscirebbe a vincere. Un distacco ancora più ridotto  in Italia e una bassa affluenza favorirebbero invece un sorpasso del Sì se vincesse bene nel collegio estero.

La speranza di Renzi sarebbe quindi realistica solo in caso di ridotta distanza tra No e Sì in Italia, affluenza media,  trionfo del Sì e record di partecipazione nel collegio estero. Ribadisco che si tratta di ipotesi, non di certezze, e neppure previsioni.

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