Cosa succede ora a Nuti, Mannino e Giulia Di Vita sospesi dal Movimento 5 stelle

Il collegio dei probiviri ha sospeso dal Movimento 5 stelle tre deputati e una attivista: Claudia Mannino, Giulia Di Vita, Riccardo Nuti e la militante Samantha Busalacchi. Mannino e Nuti si erano avvalsi della facoltà di non rispondere davanti dalla procura di Palermo sulle presunte firme false. Il loro comportamento è stato giudicato “lesivo” ai danni del Movimento dato che l’appello di Beppe Grillo, che aveva chiesto un’autosospensione, era caduto nel vuoto. Una decisione che ha creato ieri diverse tensioni a Roma.

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NUTI MANNINO DE VITA SOSPESI DAL MOVIMENTO 5 STELLE

Per Nuti, Mannino e Busalacchi sono stati giudicati “comportamenti non conformi ai principi del MoVimento” ovvero l’avvalersi della facoltà di non rispondere di fronte ai PM e il rifiuto di sottoporsi al saggio grafico. La decisione della sospensione è stata presa in seguito alla “comunicazione del gestore del sito del Movimento 5 stelle pervenute in data odierna“, si apprende dal blog dei Cinquestelle. La comunicazione viene pubblicata in una nota sul blog alle 22,37 ed è firmata dai tre probiviri: Paola Carinelli, Nunzia Catalfo e Riccardo Fraccaro. Nel nuovo regolamento la sospensione può essere irrogata, per un periodo da uno a dodici mesi, per «mancanze che abbiano provocato o rischiato di provocare una lesione all’immagine od una perdita di consensi per il MoVimento 5 Stelle, od ostacolato la sua azione politica».

COSA SUCCEDE AI DEPUTATI SOSPESI

Di Vita è stata l’unica a condividere prontamente la notizia sulla sua pagina Facebook. Di Vita non è stata ancora sentita dai pm. A un followers tra i commenti replica: «Tengo solo a precisare che io non ho fatto un bel niente. Per il resto si vedrà».

deputati sospesi

Al momento i deputati sono diffidati dall’utilizzo del simbolo M5S. Nel nuovo regolamento chi riceve la sospensione ha l’utenza disattivata sul blog. Resta da capire se e come rimarranno i deputati all’interno del gruppo alla Camera. La sospensione è momentanea ma potrebbe durare a lungo se la chiusura delle indagini, come generalmente avviene, non si concluderà nel giro di pochi mesi. Una domanda non da poco è quella dell’attivista palermitano Massimiliano Trezza che sui social chiede: “Nuti era il garante delle ‘Comunarie’, colui che insieme agli adepti doveva vagliare i curriculum e dare il benestare alla candidatura per le Comunarie, adesso che lui e tre quarti degli amichetti sono sospesi, che si fa delle Comunarie?“. Nuti e Mannino erano quelli che seguivano le Comunarie di Palermo, in vista delle amministrative del 2017 nel capoluogo. Sono oltre cento le candidature arrivate on line, e i nomi dei candidabili doveva essere reso noto durante la manifestazione ‘Italia a cinque stelle’ a Palermo, a fine settembre. Nomi che però non furono mai comunicati.

 

 

 

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