Ladislao José Biro: l’inventore della penna a sfera, che morì povero

29/09/2016 di Redazione

Ladislao José Biro

Sono in molti in queste ore scoprire la storia romantica di Ladislao José Biro, a cui google oggi dedica un doodle. Un uomo morto povero, pur avendo di fatto inventato uno degli oggetti più famosi e utilizzati nella nostra quotidianità. L’impossibilità di commercializzare su vasta scala la sua invenzione, costrinse lui e il fratello a cedere il brevetto della penna a sfera, facendo le fortune altrui. Ma, come spesso accade, l’onore e il riconoscimento al merito è arrivato post-mortem. Per questo in molti stanno apprezzando questa storia, perché paradigmatica di un mondo in cui spesso fortuna e sfortuna, opportunità e mancanza di possibilità, fanno la differenza

Avrete già capito a chi è dedicato il doodle odierno di google. A Ladislao José Biro, inventore della penna a sfera, poi da tutti chiamata biro, riprendendo proprio il nome del giornalista che la inventò parecchi decenni fa. Ma chi era  Ladislao José Biro?  Era un inventore e giornalista ungherese, nato a Budapest nel 1899, naturalizzato argentino, scomparso nel 1984.

Ladislao José Biro

 Ladislao José Biro inventore della penna a sfera

Dicevamo che la penna a sfera, poi detta appunto biro, prende il nome da lui e da suo fratello, con il quale ebbe la geniale idea di crearla. Wikipedia narra una vera e propria leggenda a riguardo, che di seguito vi riportiamo:

(…) ebbe la prima intuizione del meccanismo alla base della penna a sfera osservando alcuni bambini che giocavano a biglie sulla strada. Trovare una soluzione al problema delle macchie che le penne stilografiche lasciavano sui fogli era diventata un’esigenza: così Bíró provò a sostituire il tipo di inchiostro che si usava per scrivere con quello delle rotative che stampavano i giornali. Il nuovo liquido era però viscoso e rendeva difficoltosa e poco fluida la scrittura e così a Bíró venne un’altra idea, semplice e geniale: all’interno della punta inserì una piccola pallina metallica che permetteva la distribuzione omogenea dell’inchiostro, con lo stesso principio che permetteva ai cilindri rotanti di stampare la carta dei giornali. Era nata la penna a sfera.

In realtà la produzione della penna a bira era ancora lontana. Come ogni invenzioni, infatti, per essere prodotta era necessario che il prototipo fosse corretto e poi industrializzato. Cosa che Birò non poteva certo fare, con la seconda guerra mondiale che bussava alle porte; inoltre la famiglia di Ladislao José Biro era di origine ebrea, cosa che costrinse alla fuga tutta la sua famiglia. Prima fuggì a Parigi, e poi in Argentina.

Proprio in Argentina provò a commercializzare la sua idea, ma senza grande successo, sia per le difficoltà tecniche legate al giusto tipo di sfera sia alla viscosità dell’inchiostro. Alla fine i fratelli Biró brevettarono la loro invenzione nel 1943, per poi cederla al barone italiano, naturalizzato francese Marcel Bich, che fu in grado di abbattere i costi di produzione del 90%, facendo diventare la penna a sfera un prodotto di massa, mentre fino a quel momento era rimasta chiusa all’interno di una ristretta elite. Per questo le penne di questo tipo sono comunemente conosciute con il termine bic. Bíró morì, invece, povero a Buenos Aires il 24 ottobre 1985.

 Ladislao José Biro doodle di giovedì 29 settembre

Il doodle di oggi insomma, non è dedicato a Silvio Berlusconi che compie 80 anni, (scherziamo eh,) ma appunto a Ladislao Josè Biro, inventore della penna a sfera.

Ladislao José Biro, la curiosità

In Argentina si festeggia il “giorno degli inventori” il 29 settembre, giorno del compleanno di Bíró.

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