Farsi un tatuaggio è veramente pericoloso?

Chi ha intenzione di farsi un tatuaggio si sente spesso dire che farsi iniettare inchiostro nella pelle fa male, che si rischiano le malattie peggiori. In un’intervista alla Süddeutsche Zeitung, Michael Landthaler, dermatologo che dirige la clinica e il policlinico dermatologico dell’Università di Ratisbona, cerca di spiegare fino a che punto si può essere sicuri di fare certe affermazioni.

Leggi anche:
I pesci rossi con il tatuaggio

La donna che fa tatuare il figlio di 10 anni

La pelle artificiale che sembra un tatuaggio

LEGISLAZIONE CONFUSA – In molti paesi, tra cui la Germania e gli Stati Uniti, le leggi che regolamentano l’arte del tatuaggio sono spesso confuse, difficili da capire e seguire e a volte addirittura in contraddizione tra loro. Ad esempio ci si può iniettare una sostanza colorante rossa nelle labbra per farle apparire più corpose ma lo stesso colorante non può essere utilizzato per colorare un tatuaggio. D’altra parte è anche vero che la ricerca dal canto suo non è ancora in grado di definire con precisione quali coloranti consigliare e quali no, è ancora troppo presto. Il parlamento tedesco ha in programma l’elaborazione di una lista di sostanze che non sarebbero nocive per disegnare tatuaggi, però, secondo Landthaler, non ci si può ancora esprimere su tutti gli effetti dei coloranti, soprattutto riguardo il nero, che conterrebbe idrocarburi policiclici aromatici che sono considerati sostanze cancerogene.

SI RISCHIA IL CANCRO? – Per quanto riguarda l’argomento cancro, non sono presenti statistiche né ricerche ufficiali che siano in grado di spiegare chiaramente quali sostanze usate nei tatuaggi causino lo sviluppo di tumori, poiché finora sono solo disponibili descrizioni dei singoli casi, dalle quali non si può desumere una regola generale di rischio. Il dottor Landthaler cita a questo proposito l’esempio di un uomo che aveva sviluppato un tumore benigno in una zona decisamente poco comune: il pollice. In seguito a una visita e ad alcune domande postegli, è venuto fuori che l’interessato praticava la pesca sportiva, e segnava le sue esche con un colorante rosso che viene anche utilizzato per fare i tatuaggi. Però, a detta del dottor Landthaler, non si hanno abbastanza elementi per dire se effettivamente la sostanza in questione sia cancerogena o se nel caso preso in esame siano intervenuti anche altri fattori.

PELLE E RESTO DEL CORPO – Di solito si pensa che sia solo ed esclusivamente la pelle a pagare eventuali conseguenze negative dovute ai tatuaggi e che le sostanze coloranti rimangano ferme lì dove sono state iniettate. In realtà non è così perché circa 1/3 di queste sostanze si muove nel corpo attraverso il sistema linfatico, solo che non si sa ancora quali organi raggiungano né che effetti abbiano, ad esempio non si sa con certezza se possano essere additate tra le cause di malattie epatiche o della vescica. Bisogna effettuare una ricerca molto ampia per indagare eventuali collegamenti tra le sostanze coloranti e l’insorgenza di malattie e/o tumori.

QUANDO CI SONO COMPLICAZIONI- Esistono però circostanze in cui si ritiene che la presenza di tatuaggi porti a delle complicazioni, nella fattispecie il Dott Landthaler si riferisce a chi ha un tatuaggio sulla colonna vertebrale. Il rischio, secondo la maggioranza dei medici, si correrebbe nel caso di anestesia epidurale o di visite specifiche, poiché l’ago, penetrando attraverso il tatuaggio dentro il midollo spinale può portare con sé delle sostanze coloranti, di cui non si conosce l’effetto sui nervi. Negli Stati Uniti si preferisce non attuare questo tipo di procedura su chi ha un tatuaggio nella zona interessata, mentre in Germania la decisione del medico varia a seconda del caso. Complicazioni più gravi, ma anche più rare possono verificarsi nel caso di tumori maligni alla pelle: nei malati tatuati le sostanze coloranti si accumulano nei linfonodi, rendendo così difficile una diagnosi, poiché sembra che i linfonodi stessi siano stati colpiti dal tumore.

RIMOZIONE DEI TATUAGGI – Togliere un tatuaggio non è sempre facile, soprattutto se contiene colori diversi dal nero, per i quali non esistono laser specifici per la rimozione. Un rischio che si può correre durante l’operazione con il laser è che i pigmenti di colore vengano sparsi nelle zone circostanti il tatuaggio e questo può portare quindi a eventuali danni. Esiste poi sicuramente un alto rischio di complicazioni quando si fanno rimuovere i tatuaggi in strutture non adatte.

Share this article