Ecco perché invecchiamo

18/03/2012 di Redazione

Tutta colpa dei telomeri

Non c’e’ niente da fare: invecchiare e’ un processo inevitabile, malgrado tutte le scoperte scientifiche e i processi della medicina: colpa dei telomeri, ovvero le estremita’ dei cromosomi che, accorciandosi a ogni ciclo di proliferazione delle cellule, segnano l’inesorabile passare del tempo e determinano l’invecchiamento cellulare.

LA SCOPERTA – La scoperta emerge da uno studio italiano, pubblicato oggi dalla rivista Nature Cell Biology, condotto da Marzia Fumagalli e Francesca Rossiello sotto la guida di Fabrizio d’Adda di Fagagna – responsabile all’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) del programma di ricerca intitolato “Telomeri e senescenza” – che disegna la mappa delle regioni piu’ indifese del genoma: le estremita’ dei cromosomi, dove i danni al DNA sono irreparabili. La ricerca, condotta in collaborazione con studiosi dell’Universita’ di Milano-Bicocca e della statunitense New Jersey Medical School, dimostra anche che la vulnerabilita’ di queste porzioni del patrimonio genetico ha implicazioni in uno dei processi fisiologici fondamentali e inesorabili: l’invecchiamento.

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COSA SUCCEDE – Le cellule, come i tessuti e gli organismi, invecchiano. Invecchiare per cellule che si dividono in continuazione significa prima di tutto smettere di proliferare. Le cellule proliferanti si accorgono dello scandire del tempo – e a un certo punto smettono di riprodursi – proprio a partire dai telomeri, poiche’ a ogni ciclo vitale ne perdono un pezzo. Il fenomeno, del tutto normale, dipende dal meccanismo stesso con cui esse copiano il proprio materiale genetico prima di duplicarsi. Ci sono cellule, pero’, che non proliferano e non perdono le proprie sequenze telomeriche. Sono tante nell’organismo: i neuroni, per esempio, che specializzandosi nello svolgimento delle proprie funzioni, hanno smesso di dividersi. Come fanno queste a capire che invecchiano? La risposta potrebbe emergere proprio dalle implicazioni della scoperta pubblicata oggi su Nature Cell Biology.

INEVITABILE – Con il passare del tempo, infatti, accorciarsi non e’ l’unica cosa che puo’ accadere ai telomeri “Dato che le lesioni al DNA – afferma lo scienziato – vengono riparate ovunque nel genoma tranne che nei telomeri, ci siamo chiesti se questo potesse avere un nesso con l’invecchiamento e abbiamo riscontrato con l’eta’ un accumulo progressivo di danni in queste porzioni cromosomiche in cellule e tessuti, indipendentemente dal loro accorciamento”. La cellula, quindi, leggerebbe il passare del tempo non solo nella lunghezza dei telomeri, ma anche nella loro compromessa integrita’, parametro fondamentale quest’ultimo in particolare per cellule che hanno smesso di dividersi e che, quindi, non accorciano i propri telomeri, ma comunque invecchiano. DNA sotto attacco “Che il DNA si rompa e’ un evento tutt’altro che raro nella vita della cellula” spiega d’Adda di Fagagna. “Al contrario – continua – si potrebbe dire che il materiale genetico e’ sotto attacco praticamente di continuo. Senza considerare eventi straordinari come l’esposizione a radiazioni o a diversi agenti chimici e fisici in grado di danneggiarlo, le minacce vengono dalle stesse attivita’ vitali della cellula”. (AGI)

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