Matteo Salvini e la disinformazione sui profughi alle terme di Bormio

Il 28 giugno 2016 il sito “Il Populista” ha pubblicato un articolo dal titolo “Bormio: clandestini in vacanza alle terme“.

Mentre molti lavoratori faticavano sotto il sole o al caldo dentro un capannone, alcuni dei clandestini ospitati all’Hotel Stella di Bormio se la stavano godendo nel famoso centro termale della località turistica valtellinese. Come dimostrano le foto pubblicate da uno di loro, It’z Wesley Jahbless, sul proprio profilo Facebook, ieri i richiedenti asilo erano a mollo nell’acqua termale, e si scattavano foto e selfie con i loro smartphone a bordo piscina, sdraiati sul lettino a prendere il sole o all’interno della struttura indossando un asciugamano bianco. Turisti alla faccia nostra, che in questo modo fanno sapere agli amici rimasti nei paesi d’origine che partendo per l’Italia si ottiene un trattamento da nababbi, quindi avanti che c’è posto (anche alle terme)!

Il pezzo è diventato virale ed è stato condiviso dallo stesso condirettore Matteo Salvini, leader della Lega Nord, su Facebook:

profughi terme

Ma cosa c’è di vero in questa storia? Le foto pubblicate sui social da uno dei ragazzi, Wesley Jahbless, il 27 giugno 2016, non sono più raggiungibili.

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PROFUGHI TERME E VOUCHER: UNA QUESTIONE DI DISINFORMAZIONE

Sulla questione ha indagato il sito Debunking.it. Il populista ha intervistato Renato Fuchs, presidente di Bormio Terme.

Renato Fuchs, presidente di Bormio Terme, come ha risposto su Facebook alla polemica montata in queste ore?
Sono intervenuto nella discussione scrivendo che come azienda non regaliamo nulla a nessuno, siano essi bormini, valtellinesi, lombardi o extracomunitari. E se qualcuno ritiene che ci siano categorie di umani cui dovremmo vietare l’ingresso, è pregato di essere il primo a evitare di frequentare la nostra struttura.

Se non sono entrati gratis, chi ha pagato il biglietto?
Non mi interessa chi l’abbia fatto. Quando arriva un cliente paga ed entra, poi deve rispettare le leggi e le regole interne. Se non lo fa viene allontanato.

Quindi davvero non sa chi ha pagato?

No, ma anche se lo sapessi non glielo direi. Noi controlliamo che i soldi siano veri e falsi o che l’eventuale bonus d’ingresso sia vero o falso, le nostre indagini finiscono lì. E se anche decidessimo di dare un omaggio sarebbe un problema nostro, ma non è questo il caso.

I RAGAZZI RICHIEDENTI ASILO E IL VERO MOTIVO DELLE TERME: UN PRESEPE

Non solo. I ragazzi si propongono alla comunità con piccoli lavoretti pagati via voucher. Debunking ha approfondito la vicenda:

Lo stesso Fistolera (coordinatore del Movimento Giovani Padani della Valtellina), dalla sua pagina Facebook, aveva diffuso le foto dei tre ragazzi il 27 giugno. Passiamo ora al fact checking, attività completamente ignorata da “Il Populista” e dallo stesso Matteo Salvini tramite la sua pagina Facebook.
Dopo aver analizzato il post di Wesley, quello contenente le foto del presunto scandalo, ho notato il commento di Stefano Morcelli, un ragazzo di Bormio amico del giovane nigeriano.
Visitando il profilo di Stefano noto un suo post di sfogo riguardo la vicenda. A quel punto decido di contattarlo e vengo a conoscenza di elementi interessanti. Nell’articolo de “Il Populista” si parla di “presunti profughi”, hanno controllato? Chiedo a Stefano se si tratta veramente di un “profugo”:
David: Wesley è un profugo?
Stefano: Wesley è un ragazzo nigeriano richiedente asilo ospitato dal centro di accoglienza di Bormio da 1 anno che recentemente ha ricevuto la protezione internazionale per la durata di 2 anni.
A quel punto, visto la disponibilità, veniamo al nocciolo della questione:
David: Perfetto. Lui e gli altri ragazzi sono andati la con soldi guadagnati con i voucher?
Stefano: No, lui e gli altri ragazzi sono entrati grazie ad alcuni buoni omaggio vinti a dicembre in un concorso per la realizzazione di presepi.

Arriviamo al motivo per cui questi ragazzi erano lì. Qualcuno può avergli regalato il biglietto? Oppure i ragazzi hanno guadagnato dei soldi tramite voucher, decidendo come meglio spenderli.? O infine hanno messo qualche soldo da parte per godersi un pomeriggio con il mantenimento stabilito tramite i fondi dell’Unione Europea? In realtà la verità sembra un’altra. I richiedenti asilo erano lì perché avevano partecipato a un concorso. Avevano realizzato un presepe e si sono classificati terzi vincendo i buoni per le Terme. Non a caso – sottolineano su Debunking – Wesley nelle foto ringraziava Dio (e uno di loro portava al collo una croce cristiana). La vittoria del concorso appare sul sito Altarezianews.it: “Amore e pace dei ragazzi stranieri richiedenti asilo politico“. Niente voucher né soldi europei ma bensì un presepe che ha portato i ragazzi al peccato capitale: vivere come tutti gli altri un tranquillo pomeriggio alle Terme.

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