Amministrative: dove ha vinto il Movimento 5 stelle (e dove ha sbaragliato tutti al ballottaggio)

Al primo turno, mentre Alessandro Di Battista girava come una trottola davanti alle postazioni tv nel quartier generale della candidata sindaco M5S Virginia Raggi, il Movimento giocava tante altre piccole partite. E in alcune è riuscito a piazzare un pentastellato alla guida del Comune. Quattro per l’esattezza al primo turno. Ma non era abbastanza. I grillini sono andati in ballottaggio in altri 20 comuni.

«Noi non molliamo», aveva sentenziato Beppe Grillo il giorno dopo il primo turno. «Siamo pronti a governare. Cambiamo tutto», aveva rimarcato. Ma dove è cambito esattamente «il vento» (giusto per citare la popolare avvocatessa di Ottavia)?

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IN PIEMONTE: M5S HA VINTO SU LEGA E IL DEMOCRATICO FASSINO

Partiamo dal secondo primo comune dopo Roma: Torino. L’imprenditrice bocconiana Chiara Appendino faceva paura al democratico Piero Fassino. Il sindaco uscente al primo turno ha totalizzato il 41,83% dei voti. Lei il 30,92%. Al secondo la Appendino ha superato il 54 per cento. In Piemonte, a San Mauro Torinese, la sfida era tra Lega e 5 Stelle: da una parte il candidato del Carroccio Davide Benedetto, dall’altra il grillino Marco Bongiovanni, che ha superato il 60 per cento. Ad Alpignano, il sindaco uscente Gianni Da Ronco (sostenuto da Alpignano democratica e altre tre liste) non arriva al ballottaggio e la lotta si è spostata tra Andrea Oliva di “Siamo Alpignano” e il 5 stelle Cosimo Di Maggio. Ha vinto il primo. Più netta la distanza tra i due candidati a Pinerolo: da una parte il centrosinistra con Luca Barbero (41%), dall’altra Luca Salvai (24,5%). Il secondo turno ha portato Salvai a oltre il 57 per cento.

GLI ALTRI BALLOTTAGGI: QUASI SEMPRE CON IL PD

In Lombardia, a Vimercate, si è tornati al secondo turno dopo 20 anni. Ed è stato un testa a testa tra la giovane Mariasole Mascia e il 5 stelle Francesco Sartini. A Chioggia, nel Veneto, l’avvocato Giuseppe Casson è stato superato dall’architetto del Movimento 5 Stelle Alessandro Ferro. A Vigonovo  ha vinto Andrea Danieletto, con il 29,84% delle preferenze. I cinque stelle, in questo caso, hanno approfittato di un centrodestra diviso tra i due candidati. A Cattolica Sergio Gambini, candidato di PD ha avuto il 38,19% delle preferenze. Non ce l’ha fatta. Per il ballottaggio è salito il grillino Mariano Gennari. Stessa storia per Castelfidardo e vittoria al primo turno in quel di Fossombrone. In Puglia Noicattaro e Ginosa sono 5 stelle con punte dal 60 al 70 per cento, stesso cammino nella lucana Pisticci e a Carbonia, uno dei comuni sardi che ha risentito di più della crisi economica in questi ultimi anni. Sempre in Sardegna, a Dorgali, la trentaduenne Maria Itria Fancello ha invece preso la fascia tricolore al primo turno.

COSA SUCCEDE IN SICILIA E NEL LAZIO PER I 5 STELLE

In Sicilia prosegue la ramificazione 5 stelle con Alcamo, Porto Empedocle e Favara al ballottaggio. Al primo turno diventa città 5 stelle Grammichele, con Pippo Purpora al comando della città natale dell’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo. Il metodo del deputato Ars Cancelleri, con un Movimento sempre più trascinato dal fratello della deputata Azzurra, sembra funzionare. Nel Lazio è andato al ballottaggio in diverse città. E ha vinto: Nettuno, Genzano, Marino e Anguillara. Fanno parte di comuni in cui i 5 stelle lavorano, con meetup storici, da diversi anni.

I FAIL MOVIMENTO 5 STELLE: A BOLOGNA NON CONVINCE IL FEDELISSIMO BUGANI

La sconfitta era più che scontata a Milano o a Napoli. Prevedibile. Sorprende invece l’ortodosso Max Bugani che arriva terzo in quel di Bologna. Il consigliere comunale, braccio destro del direttorio, ha raddoppiato i voti grillini rispetto alle elezioni del 2011 (dal 9,4% è passato al 17,5%) ma ancora non ha convinto i cittadini sotto le due Torri.

(foto ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

 

 

 

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