Le Iene, l’Hiv e i negazionisti che si arrabbiano

15/04/2016 di Redazione

Le Iene la scorsa settimana dedicarono un servizio sui negazionisti dell’Hiv. In particolare avevano intervistato Aldo Vaccaro (igienista, molto seguito sui social) secondo il quale Freddie Mercury era morto per «debolezza». Inutile dire che il servizio Mediaset faceva luce sulle inquietanti tesi dei negazionisti invitando alla prevenzione. Per questo servizio Le Iene si sono beccate una marea di insulti sui social.

Le iene Hiv
Uno dei tanti commenti apparsi su Facebook

Stavolta Nadia Toffa ha intervistato uno dei massimi esperti di immunologia a livello mondiale, Fernando Aiuti, che ha spiegato come il contagio sia invece possibile e come ci siano ben 298 mila pubblicazioni della comunità scientifica a dimostrarlo.

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LE IENE I NEGAZIONISTI DELL’HIV CONTRO TOFFA

Inutile dire che il servizio, nonostante le menti intervistate, ha scatenato una marea di commenti. Anche negazionisti. C’è chi suggerisce a Nadia Toffa di tornare a fare la velina chi invece parla di miracolosi rimedi naturali.

LE IENE, L’AIDS, L’HIV E LA TESI NEGAZIONISTA

Penserete che questo sia un servizio o una intervista inutile eppure, come spiegano Le Iene nel servizio andato in onda ieri sera, ci sono tante persone che dalle loro camere e soggiorni professano pillole di scienza. Senza essere uomini di scienza. In particolare Toffa smonta la tesi negazionista doc. Quella secondo cui lo scopritore del virus dell’Hiv Luc Montaigner si rimangiò la sua scoperta in una intervista. Pochi secondi che lasciano intendere coma basti rafforzare il sistema immunitario per sconfiggere la malattia.

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LE IENE, L’HIV E IL REALE PENSIERO DI MONTAIGNER

In realtà nell’intervista integrale Montaigner fa un discorso ben più ampio. Sostiene che le persone prive di difese immunitarie sono più a rischio di prendere l’Hiv. Fernando Aiuti smentisce lo stimato collega e spiega a Toffa: «Chiunque riceve una trasfusione o si infetti accidentalmente purtroppo prende l’infezione». «L’unica cosa che serve – ha ribadito – è prendere i farmaci retrovirali». Il male secondo i negazionisti. «Prima dei farmaci retrovirali – spiega il medico – le persone morivano al 100 per cento oggi In Italia si sono ridotte all’80 per cento i casi di Aids». Aiuti spiega a Toffa l’origine dell’Hiv, rimasto isolato per secoli in poche tribù africane. Con l’evoluzione della società il passo dalle grandi città dell’Africa alle nostre è stato breve. Infine l’esperto lascia un messaggio:

Faccio un appello a tutte le persone che non credono nell’esistenza del virus dell’Aids. Io il virus l’ho visto, l’ho coltivato in laboratorio e l’ho studiato per 30 anni. E ho visto morire, purtroppo, tanti giovani e molti di loro mi hanno detto “Se l’avessi saputo prima avrei preso delle precauzioni”. Non credete a queste persone che diffondono notizie false a livello scientifico. Credete agli scienziati.

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