Beppe Grillo rompe il silenzio: «Siamo un po’ democristiani, un po’ di sinistra e un po’ di destra: ci adattiamo»

Inaspettata l’intervista di Beppe Grillo a Repubblica, comparsa questa mattina in prima pagina. Prima dello spettacolo Insomnia svoltosi ieri nel Palasport di Villafranca di Verona, il fondatore del Movimento 5 Stelle, sempre più distante dalla politica «attiva», ha accettato di scambiare due chiacchiere con Giampaolo Visetti. Inevitabile il confronto sui temi della politica e sull’avvio della legislatura.

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BEPPE GRILLO INTERVISTA PRIMA DELLO SPETTACOLO A VILLAFRANCA DI VERONA

«Dopo quello che è successo, penso sia ora di uscire in mare aperto e rovesciare gli schemi». Comincia così il colloquio di Grillo nel camerino del Palasport. «L’ho ricevuta per un saluto, nulla di più» rincara la dose, evitando accuratamente le domande più esplicite riguardo le possibili alleanze per dare vita a un governo. «Se il piano è questo devo salutarla – afferma Grillo -. Io sono qui per recitare, certe domande invece vanno rivolte al leader».

BEPPE GRILLO INTERVISTA, LA FINE DELL’EPOCA DEL VAFFA

Beppe Grillo consegna, quindi, tutta la responsabilità sull’eventuale nuovo esecutivo a Luigi Di Maio. «Senza dubbio – afferma – l’epoca del Vaffa è finita. Ma di certo quella degli inciuci non comincerà». Il giornalista di Repubblica lo incalza allora su una possibile alleanza con la Lega che, negli ultimi giorni, è apparsa quantomeno possibile. «La specie che sopravvive in politica – dice Grillo – non è quella più forte, ma quella che si adatta meglio. Noi siamo un po’ democristiani, un po’ di destra, un po’ di sinistra, un po’ di centro. Possiamo adattarci a qualsiasi cosa. Purché si affermino le nostre idee».

Secondo Grillo, il dibattito sulla tecnica politica in Italia sta superando quello dei problemi reali. In un mondo che va sempre più verso le concentrazioni di potere (il riferimento che fa il comico è a quanto successo in Cina e in Russia, con la riconferma di Xi Jinping e di Vladimir Putin) «noi ci preoccupiamo paradossalmente di chi viene incaricato democraticamente di risolvere i problemi della gente». Arriva poi una stoccata nei confronti dell’Europa: «Vi sembra difendibile, vicina alle persone? Parla dell’Italia e non vede il mondo».

BEPPE GRILLO INTERVISTA, LA BATTUTA SU SALVINI

Infine, lancia un appello rivolto – con ogni probabilità – proprio al leader politico del Movimento Luigi Di Maio: «Governare è affrontare un futuro con chi condivide una visione, non dividere le poltrone e poi scoprire di non avere una visione, tantomeno comune». Infine, sale sul palco. E se nell’intervista non nomina Matteo Salvini, la prima battuta sul palcoscenico va proprio a pungere il leader della Lega: «In America stanno costruendo le automobili che guidano da sole. Se la compra Salvini, quando incontra un immigrato, cosa fa?».

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