Danila Subranni, l’assistente di Alfano che incassa due stipendi

30/03/2016 di Redazione

Una poltrona al Viminale può bastare per incassare due stipendi. Il caso l’ha sollevato il sindacato autonomo di polizia Consap contro Danila Subranni, assistente storica e fedelissima del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Come ha spiegato il Giornale, allo stipendio da 120mila euro l’anno, dai primi di marzo, può sommare una seconda busta paga da 30mila euro come capo segreteria del ministro dell’Interno.

Danila Subranni
Gli stipendi incassati da Danila Subranni (Fonte: Ministero dell’Interno) [Clicca sulla foto per ingrandire]

DANILA SUBRANNI, DUE STIPENDI CON UNA POLTRONA AL VIMINALE

Numeri alla mano, secondo quanto si legge nel sito del Ministero dell’Interno, Subranni può incassare ogni anno circa 150mila euro, fino al termine del mandato governativo. Basta sommare i proventi come portavoce del ministro e quelli come segretaria. «Quanto prendono in un anno 5 poliziotti», ha contestato Giorgio Innocenzi, segretario nazionale del Consap, polemizzando con il Viminale: «Perché, quando ci sono da fare sacrifici, tagli, rinunce, a dare il buon esempio sono sempre i più poveri e i più tartassati?». Il profilo di Danila Subranni lo ricorda Massimo Malpica sul Giornale (qui si può leggere anche il suo curriculum, ndr):

Danila Subranni è una fedelissima del ministro dell’Interno. Ha lavorato per lui come portavoce tra 2011 e inizio 2014, quando Alfano era segretario del Pdl, e anche in via Arenula, quando Angelino era ministro della Giustizia, la Subranni era lì, come capo ufficio stampa e portavoce. Ancora prima, a metà anni duemila, s’era fatta le ossa lavorando per Forza Italia in Sicilia, come capo ufficio stampa e portavoce – sempre in doppio incarico – del coordinatore siciliano del partito, incarico in quegli anni ricoperto anche dal solito Alfano (che succedette a Micciché nel 2005). Il connubio tra il ministro e la portavoce – figlia del generale dei carabinieri Antonio Subranni, tra gli imputati nel processo palermitano per la presunta trattativa Stato-Mafia – risale dunque a oltre dieci anni fa». […]

 

 

DANILA SUBRANNI E L’AFFONDO DEL CONSAP CONTRO ALFANO

L’affondo del sindacato è arrivato dopo un incontro nelle scorse settimane con lo stesso Alfano, nel quale i poliziotti hanno denunciato il blocco da sei anni dei contratti. «La situazione economica attuale rende difficile esborsi da parte dello Stato», sarebbe stata la risposta del Ministero. Con il Consap che ha così deciso di analizzare, stipendio per stipendio, i compensi dei collaboratori di Alfano. Andando a spulciare i compensi, ha scoperto pure che il costo complessivo del suo «staff super specializzato» ammonta a «quasi un milione e mezzo di euro all’anno per lo staff ristretto» e raggiunge i «tre milioni se consideriamo i collaboratori scelti direttamente dal ministro». Tra questi c’è anche anche Giovannantonio Macchiarola. Altro fedelissimo di Alfano, come ricorda l’Espresso: già con il leader Ncd prima al ministero della Giustizia, poi nel quartier generale del Pdl in via dell’Umiltà e poi direttamente al ministero degli Interni. Ora incassa 136mila euro circa come consigliere del Ministro per la programmazione strategica.

DANILA SUBRANNI E GLI ALTRI COMPENSI DEI FEDELISSIMI DI ALFANO

Tradotto, cifre e stipendi tutt’altro che irrilevanti per i fedelissimi di Alfano al ministero dell’Interno. Lo stesso Viminale che non si è fatto scrupoli – come già raccontava Giornalettismo, ndr –  nel cercare attraverso un bando un giornalista che possa lavorare gratis nel campo della comunicazione sull’immigrazione. Per un anno, non prorogabile né rinnovabile. E soprattutto senza stipendio. Proprio mentre c’è chi ne prende due al suo posto.

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