Giorgia Meloni insultata perché incinta: «Sono ferita»

02/02/2016 di Donato De Sena

Giorgia Meloni travolta dagli insulti perché incinta. È accaduto negli ultimi giorni alla leader di Fratelli d’Italia, che sabato scorso ha annunciato la sua gravidanza dal palco del Family Day. Sul web l’ex ministro è stato raggiunto da un’ondata di ironie, sfottò, sarcarmi e volgarità. Qualcuno ha addirittura augurato la morte al bambino che aspetta.

 

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GIORGIA MELONI INSULTATA PERCHÈ INCINTA, OFFESE E BATTUTE INFELICI

La Meloni si è detta molto ferita dai messaggi ricevuti, dalla «satira fatta male» ed anche dal commento infelice di qualche personaggio pubblico. «Io – ha raccontato l’ex ministro – ero felice, ho confidato il mio stato perché la politica a volte ti impone di vivere pubblicamente anche i momenti più intimi, tutti mi chiedevano di spiegare perché tentennavo sulla candidatura per Roma…». Poi la bufera sui social. Scrive oggi Paola Di Caro sul Corriere della Sera:

Male le hanno fatto «dopo quelle che già mi ferirono quando si augurò che i figli degli eterosessuali non venissero abbandonati dai padri come accadde a me», le parole di Vladimir Luxuria, che in un tweet ha scritto «Meloni in attesa: auguri e figli trans!»: «Stia tranquilla, lo amerei lo stesso, bis-tris-quatrisex, ma resto contraria alle adozioni gay». Male le battute di Luciana Littizzetto: «La Meloni ha annunciato di aspettare un meloncino. Fa molto ridere che l’abbia detto al Family day , piazza della famiglia tradizionale, perché lei non è sposata. Ne sono contenta, ma è come andare a un festival vegano e dire di avere appena mangiato una fiorentina al sangue». Male le accuse di aver «strumentalizzato» la sua gravidanza che arrivano dalla grillina Roberta Lombardi. Il tutto in una cornice a volte ironica, spesso pesante, se è vero che per un fotomontaggio che la dipinge come la Madonna c’è chi su Facebook lancia bandi di «selezione per il padre».

Molti sui social hanno accusato la Meloni di incoerenza perché non sposata e nello stesso tempo impegnata in una battaglia in difesa della famiglia tradizionale. Continua Di Caro sul Corriere:

Politicamente l’accusa è di «ipocrisia», vista la sua battaglia (da non sposata) per la famiglia «tradizionale» e il no all’adozione gay: «Ma io mica mi ispiro al Medioevo: dico che ciascuno ha diritto di unirsi liberamente, ma senza pretese assurde, pensando a se stessi e non al bene dei bambini». Argomenti non condivisi da molti avversari politici, che però scendono in campo a difenderla.

Matteo Renzi le ha inviato un mazzo di fiori. Ma vicinanza le è stata manifestata anche dal presidente della Camera Laura Boldrini, dalla senatrice autrice del ddl sulle unioni civili, Monica Cirinnà, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini.

(Foto: ANSA / ANGELO CARCONI)

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