La risposta dell’ISIS ad Anoymous: «Idioti»

ISIS Anonymous

, il gruppo terrorista ha risposto alla minaccia lanciata dagli hacker dopo gli attentati di Parigi. ISIS ha definito Anonymous “idioti” per pensare di poter contrastare le loro attività, ma ha consigliato ai suoi miliziani di rafforzare l’attenzione alle loro comunicazioni sull’app di messaggeria istantanea Telegram.

ANONYMOUS CONTRO ISIS

Un account affiliato all’ISIS ha diffuso una replica in merito al grido di battaglia lanciato da Anonymous. Il gruppo di hacker aveva promesso di lanciare la sua più grande operazione di sempre per impedire le comunicazioni via web dei miliziani dell’organizzazione terroristica responsabile degli attentati di Parigi. La dichiarazione di guerra informatica minacciata da Anonymous non ha però impressionato ISIS più di tanto, almeno a giudicare dal contenuto di un messaggio diffuso via Telegram a molti dei miliziani e simpatizzanti dell’organizzazione guidata da al-Baghdadi.

Gli hacker di #Anonymous hanno minacciato in un nuovo video che effettueranno una enorme operazione contro lo Stato islamico, che idioti.

ISIS si chiede che cosa Anonymous possa hackerare, visto che finora sono state colpite gli account Twitter e indirizzi di posta elettronica affiliati al sedicente califfato. Il messaggio, di cui parla Business Insider, prosegue invitando i simpatizzanti dell’ISIS a come evitare di esser colpiti dagli hacker:

Non aprite nessun link a meno che non siate sicuri della fonte. Cambiate costantemente i vostri indirizzi IP. E non parlate mai con persone che non conoscete su Telegram o attraverso il messaggio diretto di Twitter.

Il messaggio, postato in inglese e in arabo, è circolato su numerosi profili dell’ISIS su Telegram, al momento la piattaforma di messaggi più utilizzata dai miliziani del sedicente califfato visto che offre un elevato grado di schermatura alle proprie comunicazioni. Anonymous ha iniziato a prendere di mira i terroristi dell’ISIS così come i jihadisti affiliati ad altri gruppi fondamentalisti islamici dopo l’attacco alla sede di Charlie Hebdo a Parigi. Gli hacker del collettivo hanno identificato i profili dei social media associati a ISIS e disconnesso i siti dei fondamentalisti. ISIS aveva in precedenza utilizzato la piattaforma di Telegram per coordinare una risposta sui social media dopo gli attentati di Parigi.

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