Parigi sotto attacco: ordine dato da Al-Baghdadi in persona. Il numero dei morti sale a 132

PARIGI SOTTO ATTACCO –

ore 20,58 – La Grecia ha reso nota oggi l’identitaò del titolare del passaporto siriano trovato dagli inquirenti francese allo Stade de France di Parigi dopo gli attacchi terroristi di venerdì. Si tratta di Ahmad alMohammad, 25 anni, registrato sull’isola di Leros il 3 ottobre scorso e uscito dalla Grecia in una data imprecisata per riapparire poi in Croazia. Così ha riferito il sottosegretario greco all’Immigrazione, Yannis Mouzalas.

ore 19,50 – Per il New York Times fonti investigative americane e francesi riportano che gli attentatori di Parigi erano in contatto con alcuni membri dell’Isis in Siria con i quali hanno comunicato prima di sferrare gli attacchi

ore 19,40 –  La Turchia avrebbe sventato un potenziale attacco terroristico a Istanbul venerdì scorso, lo stesso giorno degli attentati di Parigi. Lo riportano media locali, citando fonti della sicurezza di Ankara

ore 19,28 – Il Califfo dell’Isis Al-Baghdadi in persona ha dato ordine di colpire i Paesi della coalizione impegnati nei bombardamenti in Iraq e Siria con “bombe, omicidi e presa d’ostaggi”. Gli 007 iracheni – apprende l’Ap che ha visionato il documento dei servizi – avevano avvertito i governi occidentali, in particolare la Francia, il giorno prima degli attacchi

ore 19,17 – Fonti ospedaliere riportano che tre delle persone ferite negli attacchi terroristi a Parigi sono morte. Il numero delle vittime sale così a 132. Torna intanto la calma a Place de la Repubblique

ore 19,08 – La polizia francese ha identificato altri due attentatori. I due, di 20 e 31 anni, erano di nazionalità francese e vivevano in Belgio: uno si è fatto esplodere allo Stade de France, l’altro in un bar nell’11esimo arrondissement. Lo ha annunciato la Procura di Parigi

ore 19,07 – La polizia francese ritiene infondati gli allarmi che hanno provocato l’evacuazione di Place de la Repubblique. Il rumore di esplosioni – hanno riferito fonti a Le Monde – sarebbe stato provocato da un lancio di petardi

ore 19,00 – I media francesi riferiscono di momenti di panico e confusione a place del Republique a Parigi, dove nonostante i divieti, si è riunito un migliaio di persone. La situazione sta tornando alla calma. Un poliziotto avrebbe riferito di un “falso allarme”

ore 18,56 – Gruppi di persone corrono nelle strade attorno alla Bastiglia, qualcuno avrebbe udito un’esplosione nel quartiere di Marais, nei pressi della rue des Rosiers, il cuore del quartiere ebraico.

ore 18,52 – Su Twitter il sito web IDF Elite, vicino alle forze armate israeliane, si sarebbero uditi spari in rue de Rivoli, nel centro di Parigi, poco distante dal museo del Louvre e dal municipio.

ore 18,50 – Secondo quanto riportato da SkyTg24, in Place de la Republique non si sarebbero udite esplosioni né spari: stando alle prime notizie raccolto sembrerebbe che qualche cittadino abbia “dato in escandescenze”

ore 18,45 – Nuovo allarme a Place de la Republique. La polizia ha evacuato la zona, coinvolti anche gli inviati di Studio Aperto che sono in collegamento live (LEGGI QUI)

ore 18:30 – Il presidente francese Hollande ha detto oggi ai capigruppo parlamentari che vuole fare in modo che lo stato d’emergenza, dichiarato dopo gli attentati di venerdì sera a Parigi, duri tre mesi. La proroga dello stato d’emergenza oltre 12 giorni può essere autorizzata solo con una legge, approvata dal parlamento, che ne fissa la durata definitiva.

ore 17:30 – Il cadavere di un secondo attentatore di Parigi è stato identificato. Lo riferiscono fonti delle indagini. Finora era stato identificato solo il 29enne Omar Ismail Mostefai, delinquente macchiatosi di crimini comuni prima di convertirsi all’Islam radicale.

ore 15.10 – Come mostrano le immagini di SkyTg24, la comunità religiose, compresa quella islamica e quella ebraica, rendono omaggio al Bataclan. «I francesi sono tutti uniti contro le barbarie», hanno spiegato insieme un rabbino e un imam.

PARIGI-SOTTO-ATTACCO-BATACLAN-COMUNITA'-ISLAMICA

ore 15.00 – «Dopo gli attacchi di gennaio a Parigi il nostro governo e il Parlamento hanno approvato nuove leggi che hanno rafforzato il quadro normativo. Non credo che siano necessarie ulteriori leggi speciali. Bisogna farle funzionare bene e soprattutto è fondamentale la cooperazione internazionale», ha spiegato il Procuratore nazionale Antiterrorismo Franco Roberti, ospite del programma “In mezz’ora” di Lucia Annunziata su Rai3. Roberti ha aggiunto: «Per l’Italia il pericolo esiste, è un pericolo oggettivo ma non è concreto e circostanziato»

ore 14.50 – «Nostra figlia è morta». A spegnere le ultime speranze sulla sorte della giovane Valeria Solesin è stato Alberto Solesin, padre della studentessa veneziana presente al teatro Bataclan, come riporta l’agenzia Ansa. I genitori, che sono usciti per pochi minuti dalla loro abitazione a San Marcuola, nel centrale sestiere di Canareggio, hanno aggiunto: «Abbiamo la certezza, ma manca solo per motivi burocratici l’ufficialità».

Ore 14.40, «DUE TERRORISTI PROVENIVANO DAL BELGIO, MA ERANO FRANCESI» – Due terroristi responsabili degli attacchi di venerdì a Parigi provenivano dal Belgio, abitavano rispettivamente a Bruxelles e Molenbeek-Saint-Jean, ma erano francesi. A riferirlo la procura belga, citata ancora dall’emittente Rtbf. I due terroristi sono stati identificati, ha annunciato la Procura belga citata dalla tv nazionale. Pur essendo residenti a Bruxelles (uno a Molenbeek), i due terroristi erano francesi. L’identità non «verrà rivelata nell’interesse dell’inchiesta».

Ore 14.30, FORZE SPECIALI TRA LE STRADE DI LONDRA Diversi soldati delle forze speciali britanniche sono stati dispiegati a Londra e delle altre principali città del Regno Unito nel timore di attentati, in un allarme che dopo i fatti di Parigi resta altissimo.

Ore 14.15 – Intanto, come riportano le agenzie di stampa, sono cinque le persone arrestate ieri nel comune belga di Molenbeek-Saint-Jean, a Bruxelles, in relazione con gli attentati di Parigi. A spiegarlo è stato il sindaco della località, Françoise Schepmans. «Si può considerare che si tratta di una rete. Questi arresti «a Molenbeek possono essere letti in relazione con una Polo grigia noleggiata in Belgio ritrovata davanti al Bataclan», ha sottolineato il ministro della Giustizia belga Koen Geens alla RTBF. «L’auto è stata noleggiata da un belga. Lo conoscevamo per il tramite del fratello», ha aggiunto, precisando che quest’ultimo era schedato.

13.50 -Ora è ufficiale: venerdì 20 novembre si terrà una riunione straordinaria dei ministri dell’Interno Ue per “rafforzare la risposta europea” agli attentati di Parigi. Ad annunciarlo è stata la presidenza lussemburghese di turno dell’Ue che ha convocato il Consiglio interni “di concerto con le autorità francesi”. In vista dell’incontro si intensificheranno i contatti tra i 28.

13.45 – «Rafforzare i controlli di frontiera e le misure di sicurezza in aviazione». Si tratta di uno dei punti contenuti nella bozza di conclusioni del G20 in corso in Turchia, riportano le agenzie di stampa.

13.37 – Intanto la comunità islamica ha scelto Brescia per manifestare il suo cordoglio di fronte alle vittime degli attentati di Parigi e per condannare gli attacchi. “No al terrorismo”, viene ribadito durante la manifestazione. «Condanniamo, con fermezza e senza ambiguità alcuna, gli ignobili atti terroristici, contrari ad ogni fede e a ogni religione, che hanno colpito la capitale francese», ha spiegato in una nota la Confederazione islamica italiana.

13.25, LUNEDÌ INFORMATIVA GENTILONI-ALFANO ALLA CAMERA – Domani, lunedì 16 novembre, alle 18.30, nell’Aula di Montecitorio, a nome del Governo, il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il Ministro dell’Interno Angelino Alfano terranno un’informativa urgente in relazione ai gravissimi attentati di Parigi. Prima dell’informativa, la Presidente della Camera inviterà l’Assemblea ad osservare un minuto di silenzio. Intanto Matteo Renzi dal G20 ha spiegato: «Non ci sono minacce specifiche per l’Italia, ma la sfida contro il terrorismo sarà lunga».

13.10 – Le autorità italiane, spiega l’Ansa da fonti della Farnesina, stanno sollecitando la magistratura francese per la messa a disposizione degli elementi per l’identificazione dei cadaveri delle vittime degli attacchi terroristici. L’ambasciatore e il console italiani sono all’obitorio a place Mazas da questa notte per seguire da vicino la vicenda. La Farnesina è in costante contatto con i familiari della connazionale Valeria Solesin.

12.56 – Il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve ha chiesto oggi la convocazione di una riunione straordinaria dei ministri degli Interni dell’Ue per «rafforzare» la lotta contro il terrorismo, dopo gli attentati di venerdì a Parigi. Cazeneuve ha chiesto che la riunione si tenga venerdì 20 a Bruxelles.

12.45 – Sono appena iniziati i lavori del vertice del G20 di Antalya. I 20 leader sono arrivati nella località turistica nel sud della Turchia accolti dal presidente Erdogan per un summit dove si discuterà soprattutto di terrorismo e della minaccia di Daesh (ovvero, l’Is) dopo gli attentati a Parigi.

12.35 – Le verifiche sul corpo che potrebbe essere quello della studentessa veneziana Valeria Solesin sono state avviate nell’istituto di medicina legale di Parigi. Secondo quanto si apprende, c’è anche un esperto dell’Interpol. Le autorità francesi in attesa del riconoscimento della salma da parte dei familiari hanno chiesto il rilevamento delle impronte digitali e dell’impronta dentaria sul cadavere.

12.25, SONO 103 LE VITTIME IDENTIFICATE – Sono 103 le vittime già identificate, su 129, come ha spiegato il ministro dell’Interno francese Valls. Secondo quanto riporta SkyTg24, le difficoltà sono legate anche al fatto che alcune delle vittime non portavano con sé i documenti. In corso in queste ore le identificazioni. Non c’è ancora l’ufficialità della Farnesina della morte di Valeria Solesin, la giovane italiana.

Leggi anche: I nomi delle vittime dell’attentato a Parigi

12.10 – PAPA FRANCESCO: «VIOLENZA IN NOME DI DIO È BESTEMMIA» – «Tanta barbarie ci lascia sgomenti, è un’inqualificabile violenza. La strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità. Utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia», ha avvertito Papa Francesco nel corso dell’Angelus a San Pietro, esprimendo il suo cordoglio alla Francia e ai familiari delle vittime degli attentati a Parigi.

PARIGI SOTTO ATTACCO PAPA

11.59, L’AMBASCIATORE EGIZIANO: «PASSAPORTO RITROVATO APPARTIENE A UNA VITTIMA, NON A UN ATTENTATORE» – Il passaporto egiziano ritrovato allo Stade de France dopo gli attentati di venerdì a Parigi appartiene ad una vittima, non ad un attentatore. Lo sostiene l’ambasciatore dell’Egitto in Francia, citato dal giornale egiziano Al-Ahram sul suo sito. La vittima ferita si chiama Waleed Abdel-Razzak.

12.00 – Nella strage al locale notturno Bataclan di venerdì scorso gli attentatori hanno cominciato a sparare puntando inizialmente a un gruppo di fan disabili della band “Eagles of Death Metal”. L’inquietante racconto rilasciato al Daily Telegraph da Helen Wilson, americana, una delle sopravvissute alla strage, che ha appunto spiegato come i terroristi abbiano iniziato a scegliere le loro vittime in pochi secondi, eleggendo come primi obiettivi delle persone in sedia a rotelle.

11.53 – «Raddoppieremo i nostri sforzi in collaborazione con gli altri membri della coalizione per arrivare ad una soluzione pacifica in Siria e eliminare Daesh come forza in grado di arrecare così tante sofferenze alla gente ad Ankara, Parigi ed altre parti del mondo». A dichiararlo è stato il presidente americano Barack Obama all’inizio del G20 a Antalya. «Il cielo si è oscurato per gli orribili attacchi compiuti a Parigi appena un giorno e mezzo fa», ha aggiunto, dopo aver incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Gli Stati Uniti ed i loro alleati stanno anche lavorando per garantire una transizione politica in Siria «che possa alleviare le sofferenze di tanta gente e privare l’Is delle condizioni in cui può operare», ha concluso il presidente americano.

11.46 – Il possibile titolare del passaporto siriano trovato vicino al corpo di uno degli attentatori di Parigi era entrato il 7 ottobre in Serbia, dove aveva presentato domanda di asilo. Ad annunciarlo è stato il ministero dell’Interno di Belgrado. «Uno dei presunti terroristi, A.A., al quale si interessano i servizi di informazione francesi è stato registrato il 7 ottobre al posto di dogana di Presevo dove ha formalmente chiesto asilo», ha spiegato in un comunicato il ministero dell’Interno. La dogana in questione è al confine con la Macedonia. «Verifiche hanno permesso di confermare che si tratta della persona identificata in Grecia il 3 ottobre. Non vi erano mandati di arresto di Interpol su questa persona», ha continuato.

Il passaporto siriano sarebbe probabilmente però un falso, come ha affermato una fonte degli 007 Usa alla Cbs. “Il documento non contiene i numeri corretti per un passaporto legittimo e la foto non coincide con il nome”, afferma lo 007 alla Cbs.

PARIGI SOTTO ATTACCO FIGARO

11.40 – Intanto dal G20 in corso ad Antalya, in Turchia, il presidente russo Vladimir Putin ha rivendicato: «Vincere contro il terrorismo sarà possibile solo se la Comunità internazionale unirà i propri sforzi e agirà unita». 

11.35 – Non c’è ancora una conferma ufficiale della Farnesina, ma il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro su Twitter ha già espresso il suo cordoglio:

«A nome mio personale e di tutta la Città di Venezia esprimo il cordoglio più profondo per la morte di Valeria Solesin. #preghiamoassieme», scrive.

PARIGI SOTTO ATTACCO

11.30  – Le armi trovate nella Set Leon nera sono fucili d’assalto Kalashnikov, hanno spiegato da Rtl. Si tratta dello stesso tipo di armi che , secondo i testimoni, sono state utilizzate nell’attacco alle 21,30 contro il caffè Bonne Biere a Rue Fontaine e solo pochi minuti dopo a Rue de Charonne contro il Belle Equipe, per poi darsi alla fuga.

11.20 –  Terminato da poco il vertice tra l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy e Hollande all’Eliseo.

11.08, ARMI NELL’AUTOMOBILE RITROVATA A MONTREUIL: SI RAFFORZA IPOTESI CHE CI SIANO TERRORISTI IN FUGA –  Nella Seat nera ritrovata a Montreuil, in banlieue di Parigi, e servita ai terroristi di Parigi per le sparatorie contro i bar e i ristoranti venerdì sera, c’erano delle armi, come si apprende dalla radio RTL, da alcune fonti della polizia.

11.04 – Sulla notizia della morte di Valeria Solesin, la Farnesina non ha ancora dato conferme. Ha invece precisato che l’ambasciata d’Italia ed il consolato a Parigi stanno verificando negli ospedali e nelle sale mortuarie di Parigi, in contato con le autorità francesi, per verificare se sia presente tra i 128 corpi delle vittime dell’attentato di venerdì sera a Parigi anche quello dell’italiana.

10.57 – Parigi, il presidente della commissione Ue Juncker ha invitato a “non confondere terroristi con rifugiati”. Gli attacchi terroristici a Parigi non «danno motivo di rivedere nel loro insieme» le politiche europee sui rifugiati, ha continuato Juncker, prima dell’apertura del summit G20 ad Antalya, in Turchia. Un messaggio a tutti i Paesi membri dell’Ue, ma che appare indirizzato in particolare, anche se non esplicitamente, alla Polonia, che ieri ha fatto sapere di non avere intenzione di partecipare al piano di ricollocazione dei migranti dopo le stragi nella capitale francese.

10.45 – – Si terrà domani alle 15.15, a margine del G20 di Antalya, una riunione del “Quint”, il gruppo dei capi di Stato e di governo dei 4 principali Paesi europei con gli Stati Uniti. Il premier Matteo Renzi incontrerà dunque il presidente Usa Barack Obama, insieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel, al primo ministro britannico David Cameron e a Laurent Fabius, ministro degli esteri francese, che sostituisce al G20 il presidente Francois Hollande, che ha annullato la sua partecipazione in seguito agli attentati di Parigi.Proprio il terrorismo dovrebbe essere il principale tema della discussione.

10.40 – – A quanto apprende la stessa Agi l’ambasciatore d’Italia a Parigi, Giandomenico Magliano ed il console generale Andrea Cavallari, sono in questi minuti a place Mazas dove si trova la camera ardente che accoglie la salma di Valeria Solesin, la ragazza 28enne morta nell’attentato di venerdì sera alla sala concerti Bataclan, inizialmente data per dispersa.

10.30 – Oggi sarà intanto una giornata di vertici per il presidente francese Hollande, dopo gli attacchi terroristici. In corso è l’incontro con il leader dell’opposizione conservatrice Nicolas Sarkozy, dopo la richiesta dell’ex presidente francese di modifiche in tema di sicurezza. Poi Hollande incontrerà alle 15 i presidenti dell’Assemblea nazionale e del Senato francesi Claude Bartolone e Gerard Larcher. Previsti incontri anche con leader di altri partiti, compresa Marine Le Pen, presidente del Front National.

10.25 –– Sarebbe intanto falso il passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze entrati in azione allo Stade de France a Parigi: lo afferma una fonte degli 007 Usa alla Cbs. «Il documento non contiene i numeri corretti per un passaporto legittimo e la foto non coincide con il nome», afferma lo 007 alla Cbs.

10.20 – Intanto questo è il bilancio di vittime e feriti, a meno di due giorni dagli attentati di Parigi: secondo fonti ufficiali sono almeno 129 i morti, di cui 89 solo al teatro Bataclan. I feriti sono 352, un centinaio gravi.

10.10

«Valeria Solesin è morta» nell’attentato al Bataclan. Lo ha detto all’Agi Corrado Ravagnani il padre di Andrea, il fidanzato trentino della giovane che si trovava con lei al momento dell’attacco venerdì sera nella sala concerti Bataclan a Parigi in cui 3 kamikaze hanno ucciso 89 persone.

15-11-2015, ore 10 –

Nella banlieu (la periferia) parigina è stata ritrovata un’auto utilizzata dal commando che ha compiuto le stragi di venerdì sera a Parigi. Ma due sono state le macchine utilizzate: una Polo nera, utilizzata dai terroristi per arrivare al Bataclan (intorno a questa Polo che ruota l’indagine aperta in Belgio, dove sono state arrestate diverse persone, ndr), e una Seat Leon nera, ritrovata invece domenica mattina a Montreuil. Il ritrovamento della seconda auto «rafforza l’ipotesi» che uno o più membri del gruppo di fuoco si siano dati alla fuga dopo la strage. A differenza della Polo nera usata dai 3 terroristi che hanno massacrato 89 persone al Bataclan prima di farsi saltare in aria, la Seat Leon nera sarebbe stata utilizzata da un terzo gruppo di fuoco.

Intanto le indagini degli inquirenti stanno ricostruendo l’identità del gruppo di 7 persone in azione in diversi punti del X e XI arrondissment della capitale francese e nel teatro Bataclan durante un concerto, causando la morte di 129 persone e centinaia di feriti.

Sono intanto stati arrestati i familiari del kamikaze 29enne Omar Ismail Mostefai. Dopo il padre ed il fratello, in manette anche altri quatto membri della famiglia.

Mostefai era già conosciuto alle forze dell’ordine. Aveva compiuto crimini comuni, per poi convertirsi all’islam radicale. La sua identificazione è stato permessa grazie all’impronta digitale del dito indice.

Nato il 21 novembre 1985 nel povero sobborgo parigino di Courcouronnes, Mostefai era stato già condannato per 8 reati non gravi tra il 2004 ed il 2010, ma non era mai stato in galera. Come spiega il quotidiano “La Repubblica”, pur essendo stato schedato come integralista, non era monitorato.

Ora gli inquirenti stanno cercando di capire se sia stato in Siria nel 2014.

19.18 – L’ultimo bilancio delle stragi di Parigi è di 129 morti, 352 feriti, di cui 99 gravi: lo ha detto il procuratore di Parigi, Francois Molins.

19.10 – Come riporta il Wall Street Journal almeno uno degli attentatori di Parigi aveva un biglietto d’ingresso alla partita Francia-Germania, ma è stato fermato ai cancelli dello Stade de France dopo che gli addetti ai controlli hanno scoperto che indossava dell’esplosivo. Allora si è fatto esplodere mentre tentava la fuga. Il Wsj cita un addetto alla sicurezza dello Stade de France.

19.02 – A quasi 24 ore dalle stragi nei pressi dello Stade de France e alla sala da spettacolo Bataclan il bilancio delle vittime è di almeno 128 morti e 300 feriti. Si teme che il numero delle persone decedute salirà di alcune decine. Sono molti infatti i feriti gravi.

18.57 – Ecco alcune immagini delle manifestazioni di piazza di oggi organizzate per esprimere vicinanza al popolo francese dopo gli attentati. Foto da Padova, Milano, Roma e Palermo:

 

parigi sotto attacco
Roma. (Foto: ANSA / GIORGIO ONORATI)

 

 

18.44 – Il premier Matteo Renzi ai capigruppi riuniti a palazzo Chigi ha parlato di una minacce non circostanziate. «Compito di chi governa è quello di dire con chiarezza agli italiani che non abbiamo minacce circostanziate ma l’attacco di Parigi e’ un cambio di passo della minaccia terroristica in Occidente». «Quello che sta accadendo è il tentativo di mettere in discussione un modello di vita».

18.36 – Ai capigruppo in riunione a Palazzo Chigi Matteo Renzi avrebbe assicurato: «Il governo sta seguendo ora per ora gli sviluppi della vicenda in stretto contatto con Hollande e gli altri leader».

18.30 – «L’opinione pubblica è scossa e deve sentire l’Italia unita». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi ai capigruppo di maggioranza e opposizione in riunione a Palazzo Chigi. «Faccio appello alla responsabilità di tutti noi su come ci poniamo di fronte a questa nuova sfida che durerà anni», ha affermato il premier secondo fonti parlamentari. E ancora: «Siamo un Paese forte che ha sconfitto il terrorismo interno e le stragi di mafia. Vinceremo anche questa sfida». Alla riunione erano presenti anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Inoltre, erano presenti, a quanto si apprende da fonti parlamentari, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il sottosegretario con delega ai servizi di intelligence Marco Minniti e il direttore del Dis, Giampiero Massolo.

17.59 – A Roma molte persone sono scese in strada (immagine da Piazza del Popolo) per manifestare la loro vicinanza al popolo francese. «Il buio della paura non vinca mai», ha scritto su Twitter la deputata e cofondatrice di Sel Titti Di Salvo.

 

parigi sotto attacco
(Foto da: Twitter / @titti_disalvo)

 

17.27 – Il passaporto ritrovato accanto ad uno dei kamikaze della strage di Parigi è stato identificato come appartenente ad un rifugiato siriano registrato in Grecia il 3 ottobre scorso. A dichiararlo il vice ministro dell’Interno greco Nikolaos Toskas. Lo ha riportato i media ellenici.

17. 20 – Stando a quanto riportano le agenzie una vasta operazione della polizia belga è in corso a Molenbeek-Saint-Jean, sobborgo occidentale di Bruxelles, ed è collegata agli attacchi terroristici di ieri sera a Parigi. Gli agenti starebbero compiendo simultaneamente tre incursioni nella zona. Un individuo sarebbe già stato tratto in arresto. Precisamente tre degli attentatori di Parigi sarebbero belgi e proverrebbero dal quartiere, da cui provenivano già alcuni dei terroristi del blitz di gennaio in Belgio.

17.12 – Oggi la Marsigliese, inno nazionale francese, sembra essersi trasformato nell’inno di un’intero continente. In Italia diverse manifestazioni politiche in programma oggi si sono aperte su quelle note. Ma anche lo sport ha fatto lo stesso. A Livorno prima del fischio d’inizio della gara con il Vicenza tutto lo stadio ha accompagnato con il canto le note dell’inno della Francia. I giocatori in campo sono apparsi visibilmente emozionati, al fianco della bandiera transalpina. La Marsigliese verrà suonata prima di tutte le partite di Serie B in programma nel week end. Le squadre entreranno in campo con la bandiera francese aperta durante lo schieramento e sarà anche osservato il minuto di silenzio disposto da Coni e Figc. Note della Marsigliese anche al presidio organizzato a Milano in Piazza Fontana in solidarietà al popolo francese.

17.08 – Maggiore sforzo per la sicurezza in Francia, dove il governo dispiegherà 1.500 militari in più per garantire la sicurezza di Parigi, dopo gli attentati di venerdì notte costati la vita ad almeno 128 persone. Ad annunciarlo il ministro degli Interni Bernard Cazeneuve, al termine del Consiglio dei Ministri.

16.30 – In queste ore continuano le dichiarazioni degli esponenti politici sulla linea da adottare dopo i sanguinosi attentati di Parigi. Le posizioni dei partiti sono differenti. «La soluzione si può trovare solo in Medio Oriente, stroncando con la diplomazia e con la forza il sogno sanguinoso dell’Isis», ha fatto sapere su Facebook l’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani. «Ora è il tempo di rispettare quei morti con il silenzio. Pregheranno alcuni, altri rifletteranno, tutti saremo chiamati a rispondere ad alcune domande. Ma l’analisi deve esser fatta con equilibrio e maturità, non affrettatamente», ha scritto su Facebook l’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato Nicola Morra. «Se le forza di maggioranza e opposizione non sanno prendersi responsabilità insieme sbagliano, ma bisogna andare con idee chiare», ha scritto invece, ancora su Facebook, il presidente della regione Liguria Giovanni Toti. «Mi aspetto – ha scritto il governatore – che Renzi dica che da stanotte gli aerei italiani partecipino ai raid in Siria. L’Isis rivendica e non possiamo stare a guardare. Interveniamo subito».

16.23 – Prima di partire per la Turchia, dove da domani si terrà il vertice del G20, ad Antalya, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama riunirà alla Casa Bianca il Consiglio per la Sicurezza Nazionale. Secondo il suo portavoce Josh Earnest, il presidente intende esaminare tutto quanto di rilevante si conosce sugli attacchi terroristici della notte scorsa a Parigi.

16.15 – Il punto della situazione. A quanto emerge dalle indagini la polizia francese ha recuperato un passaporto egiziano oltre ad uno siriano a fianco ai corpi dei due attentatori morti allo Stade de France di Parigi. Un altro attentatore morto nel locale Bataclan sarebbe stato identificato come un cittadino francese già noto ai servizi di sicurezza. Secondo testimoni della strage della sala da concerti Bataclan ci sarebbe anche una donna nel commando di quattro terroristi all’origine dell’azione. Per quanto concerne le persone coinvolte, non si hanno ancora notizia della ragazza veneziana Valeria Solesin, che si trovava al Bataclan con il fidanzato. La giovane non è nell’elenco dei deceduti e risulta dispersa.

15.54 – «Eventuali manifestazioni di solidarietà al popolo francese» si svolgeranno «in luoghi diversi da Piazza Farnese» per «assicurare all’Ambasciata di Francia, in questo particolare momento, le migliori condizioni di serena funzionalità». È la decisione assunta nella riunione di coordinamento delle Forze di polizia, dal Prefetto di Roma Franco Gabrielli.

15.48 – Luciana Milani, mamma di Valeria Solesin, la ragazza veneziana dispersa negli attentati di Parigi, all’Ansa ha dichiarato: «Non abbiamo notizie di Valeria, sappiamo che non è nella lista dei deceduti, è un piccolo conforto. Speriamo sia tra i feriti, ma la Farnesina ci dice che gli ospedali parigini sono ‘blindati’ ed è difficile accedere alle informazioni».

 

LEGGI ANCHE: Valeria Solesin, l’italiana dispersa dopo la strage al Bataclan

 

15.30 – Secondo alcuni testimoni della strage della sala da concerti Bataclan ci sarebbe anche una donna nel commando di quattro terroristi all’origine dell’azione. Come già riferito, uno dei quattro kamikaze, di nazionalità francese è stato identificato grazie alle impronte digitali. A riferire della donna è stata l’emittente radiofonica Europe1. Secondo la radio una coppia di spettatori presente al concerto, ascoltata per tutta la notte dalla polizia, ha affermato di aver visto i terroristi. La madre della donna interrogata ha riferito alla radio che sua figlia «dice di aver visto una donna. A un certo punto si è trovata di fronte ai terroristi, ha visto la donna che era da una parte. Non era armata». Uno degli uomini, continua la madre della teste, «era giovane, un uomo di 30 anni, con una barba di tre giorni e di tipo europeo».

15.10 – Il kamikaze francese è stato identificato dalle impronte su un dito sezionato. Era già noto ai servizi di sicurezza e schedato per la sua vicinanza con gli ambienti islamici più radicali e ritenuti a rischio. Il kamikaze, secondo quanto si apprende, era nato nella banlieue parigina, a Courcouronnes.

15.04 – Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano Libero, è stato denunciato dal giornalista Maso Notarianni per il titolo della prima pagina di oggi ‘Bastardi islamici’ riferito agli attentati di ieri a Parigi. «La legge italiana stabilisce dei confini per la libertà di satira e di stampa, io – spiega Notarianni – credo quel titolo sia un’istigazione all’odio religioso con l’aggravante dell’insulto a una religione. Quel tipo di comunicazione è pericolosa oltre che criminale, credo sia stato sensato fare una denuncia». «Qualcuno ci dà degli ignoranti per il titolo Bastardi islamici. Ignoranti son quelli che non sanno che bastardo significa figlio illegittimo», era stata la risposta alle critiche di Belpietro su Twitter.

 

LEGGI ANCHE: Attacco a Parigi: l’orrendo titolo di Libero che mi fa vergognare di essere italiana

 

parigi sotto attacco

 

14.55 – In un’intervista al Tg3 Liguria il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha fatto sapere che «ci sono anche duemila marinai che vigilano in mare perché anche da lì potrebbe venire chi vuole farci del male». Spiegando le misure adottate dal Governo dopo la strage di Parigi, ha affermato il ministro: «Seimila soldati in Italia aiutano da tempo le forze dell’ordine in funzione antiterrorismo a difesa degli obiettivi sensibili. Da domani mattina li aumenteremo».

14.47 – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha telefonato al presidente francese Francois Hollande per porgere le condoglianze per le vittime degli attacchi di Parigi e per offrire sostegno nella lotta contro il terrorismo internazionale. Lo ha reso noto il portavoce del governo di Berlino, Steffen Seibert. Parlando ai giornalisti, la cancelliera Merkel ha detto che il suo esecutivo è in stretto contatto con le autorità francesi e ha informato di una riunione con diversi ministri per analizzare la situazione.

 

Credits LaPresse (Xinhua/Chen Xiaowei)
Credits LaPresse (Xinhua/Chen Xiaowei)

 

14.35 – La strage di Parigi potrebbe anche attivare la magistratura italiana. La procura di Roma infatti sta seguendo gli sviluppi della notte di terrore ed attende notizie certe in merito al ferimento di cittadini italiani. Si attendono notizie al ferimento di due giovani di Senigallia, avvenuto all’interno del Bataclan, e sul caso di Valeria Solesin, la studentessa veneziana di 28 anni, che risulta irreperibile. Non è escluso, quindi, che a piazzale Clodio possa essere aperto un fascicolo.

14.28 – Come riportano le agenzie di stampa, un’auto con quattro persone armate a bordo ha forzato un casello autostradale nelle Yvelines, a sud-ovest di Parigi. Secondo fonti di Le Parisien, la polizia sta inseguendo l’auto, una Citroen Berlingo con quattro uomini pesantemente armati, individuata ad Ablis e diretta a Parigi. Non è escluso comunque possa trattarsi di criminalità comune.

13.55 – Secondo Europe1 sarebbe stato «identificato» un secondo terrorista, «si tratterebbe di un francese». Secondo quanto si apprende sarebbe uno degli uomini che ha compiuto la strage del Bataclan. Sarebbe stato identificato grazie alle impronte digitali.

12.45 – Ecco il video della dichiarazione ufficiale del presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, dallo Youtube di Palazzo Chigi.

 

 

12.42 – Papa Francesco ha parlato in un’intervista telefonica a Tv2000:

Sono commosso e addolorato. Non capisco ma queste cose sono difficili da capire, fatte da essere umani. Per questo sono commosso, addolorato e prego. Sono tanto vicino al popolo francese tanto amato, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro. Questo è un pezzo della Terza Guerra Mondiale, non ci sono giustificazioni per queste cose, né religiosa e né umana. Questo non è umano. Per questo sono vicino a tutta la Francia che le voglio tanto bene

12.30 – Abbiamo tradotto in italiano il testo del comunicato:

In un attacco benedetto da Allah, un gruppo di soldati credenti del Califfato, che Allah gli doni potenza e vittoria, ha preso a bersaglio la capitale dell’abominio e della perversione, che porta la bandiera della croce in Europa, Parigi. Un gruppo che ha abbandonato la via di quaggiù e ha scelto di avanzare verso il proprio nemico, cercando la morte nel sentiero di Allah, per difendere la propria religione, il proprio profeta e gli alleati, e volendo umiliare i propri nemici. Sono stati leali ad Allah, noi li consideriamo come tali. Otto fratelli con cinture esplosive e fucili d’assalto hanno preso a bersaglio luoghi scelti minuziosamente in anticipo al cuore della capitale francese, lo stade de France durante il match dei paesi crociati Francia e Germania, al quale assisteva l’imbecille di Francia François Hollande, il Bataclan dove si sono radunati centinaia di idolatri in una festa di perversione e altri bersagli nel decimo undicesimo e dodicesimo arrondissement; e in un unico secondo Parigi ha tremato sui suoi piedi e le sue strade sono diventate improvvisamente strette. Il bilancio dell’attacco è di circa 200 crociati ammazzati e ancor più feriti, lode e merito vadano ad Allah.

Che Allah accolga i martiri e ci permetta di raggiungerli. E la Francia e gli altri che seguiranno la sua via deve sapere che restano i principali bersagli dello Stato Islamico e che continueranno a sentire l’odore di morete per aver preso la testa della crociata, per aver insultato il Profeta, per essersi vantati di combattere contro l’Islam in Francia e per aver minacciato i mussulmani nella terra del Califfato con i loro aerei, che non gli hanno dato alcun vantaggio nelle strade maleodoranti di Parigi. Questo attacco non è che l’inizio della tempesta e un avvertimento per chi vuole meditare e trarre qualche lezione.

12.00 – A metà mattina arriva la rivendicazione ufficiale dell’Isis: l’attentato a Parigi è da imputarsi allo Stato Islamico. A rilanciarlo il media di controllo sui gruppi jihadisti SITE:

  Ecco quello che sarebbe il testo della rivendicazione, rilanciato in Italia dalle agenzie:

Un attacco di soldati del califfato ha preso di mira la capitale dell’abominio e della perversione, quella che porta la bandiera dei ‘crociati’ in Europa. Otto fratelli, con cinture esplosive e fucili d’assalto, hanno preso di mira obiettivi scelti minuziosamente nel cuore della capitale francese. Lo Stade de France durante la partita di due partiti crociati, Francia e Germania, al qualche assisteva lo scemo di Francia, Francois Hollande. Il Bataclan dove erano riuniti centinaia di idolatri in una festa di perversione insieme ad altri obiettivi simultaneamente nel X, XI e XII arrondissment

Ed ecco il testo completo del comunicato:

11.00 – Parigi questa mattina è una città ferita e chiusa. «Tutte le metro non circolano, siamo tutti  in casa», ci dicono dalla Capitale francese; «Non abbiamo chiuso occhio tutta la notte».

10.50 – Il presidente francese François Hollande ha pronunciato una brevissima dichiarazione alla nazione:

Quanto accaduto ieri a Parigi e Saint-Denis è un atto di guerra e, davanti alla guerra, il paese dovrà prendere le decisioni appropriate. Un atto commesso da una forza terrorista, il Daesh, contro il quale ci siamo noi, un paese libero che parla a tutto il pianeta. Un atto di guerra preparato, pianificato, dall’estero. Un atto di barbarie assoluta. Parlerò al parlamento in seduta comune a Versailles, lunedì. Non avremo pietà contro i barbari dell’Isis

10.30 – Lo Stato Islamico ha diffuso un video, “su cui però non c’e’ alcun riferimento di data”, che affermerebbe: “La Francia non vivrà in pace fino a che bombarderà i territori del Califfato”. Lo affermano lanci di agenzia.

10.20- La situazione a Parigi è naturalmente molto tesa; il quartiere degli attacchi è stato transennato ed è congelato; le linee degli autobus sono deviate. C’è urgente bisogno di sangue “da tutte le parti della Francia”. Sono stati predisposti dei punti di donazione in tutta la città.

10.10 – I turisti italiani rimasti feriti al Bataclan sono”un uomo e una donna di Senigallia” 9.50 – Le Monde aggiorna il bilancio provvisorio ufficiale.

“- 128 morti – 99 persone in uno stato di “urgenza assoluta” – 155 persone in stato di “urgenza relativa”

9.45 – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta parlando, per esprimere solidarietà alla Francia: «Vinceremo questa battaglia, non sarà semplice e non sarà breve. Il terrorismo non vincerà, perché la libertà è più forte della barbarie. Gli italiani non sottovalutano niente. Sono stati intensificati i controlli su tutto il territorio nazionale».

9.30 – Nel frattempo anche il Belgio si sveglia impaurito; a Bruxelles è convocato un “consiglio di sicurezza straordinario», e anche il Museo Ebraico belga è stato messo in condizione di sorveglianza aumentata.

9.15 – Il nuovo bilancio della polizia, aggiornato dopo la nottata dei soccorsi, parla di 127 morti e “almeno 180 feriti”, molti di essi in condizioni gravi.

4.02– Il prefetto della polizia di Parigi, Michel Cadot – si legge sull’Agi -, ha dichiarato che secondo gli inquirenti “tutti” i terroristi autori dell’ondata di attentati che stanotte hanno insanguinato Parigi, “sono morti”. Secondo Cadot, nonostante proseguano le ricerche di eventuali complici, la squadra sarebbe stata formata in tutto da solo 7 terroristi. Quattro hanno agito alla sala concerti Bataclan ma sono gli stessi che prima hanno aperto il fuoco nei bar e nei ristoranti nelle vicinanze. Il quinto terrorista sarebbe il kamikaze che si è fatto saltare in aria allo Stadio di Francia alle 21,20, l’azione che ha dato il via al massacro.

3.03 – Il procuratore di Parigi, Francois Molins, che non ha ancora confermato il bilancio complessivo dell’attacco alla sala concerti Bataclan, ha fornito alcuni chiarimenti. Sono Sei e non sette le sparatorie in diversi luoghi di Parigi, con un bilancio totale di oltre 120 morti. Di questi, diversi allo Stade de France, a nord della capitale, 18 a rue de Charonne, un morto a boulevard Voltaire, 5 a rue de la Fontaine au Roi e 14 a rue Alibert davanti al cafe Carillon, tutti obiettivi nel 10 e 11 arrondissement. Proviamo a fare un punto alle ore 2.00 di notte. Parigi torna ad essere sotto attacco. In vari punti della città, si parla di sette attentati, terroristi coordinati hanno attaccato la capitale francese. Tra gli obiettivi lo Stade De France dove si teneva la partita tra Francia e Germania, e il teatro Bataclan dove i terroristi tenevano in ostaggio numerose persone. C’è stato un raid delle forze speciali che hanno ucciso 3 terroristi, ma non hanno potuto evitare un numero di vittime enorme. In totale i morti di questa drammatica notte sarebbero almeno 150, ma si teme che questo bilancio sia destinato ad aggravarsi. Fino ad ora non esiste una rivendicazione ufficiale dell’Isis. Ma molti media vicino al Califfato e molti supporter “festeggiano” quanto accaduto a Parigi. In questi messaggi si definisce questo attacco l’11 settembre della Francia e si minacciano anche Londra, Roma e Washington. Hollande ha parlato, dichiarando lo stato di emergenza e chiudendo le frontiere.  

   

LEGGI ANCHE: Parigi sotto attacco, Salvini fa propaganda su Twitter: «Buonisti=complici». Gli utenti si ribellano: «Sciacallo!»

 

01:19: PARE CHE SIANO 100 LE VITTIME AL BATACLAN –

Una prima stima non ufficiale parla di un centinaio di vittime all’interno del Bataclan, il che spingerebbe il bilancio complessivo oltre la 150 vittime. Dal teatro sono comunque uscite decine di persone sane e salve e parecchi feriti. Dopo l’operazione è arrivato un protettissimo corteo composto da numerose auto blu, che è ripartito dopo una breve sosta e dopo che il presidente francese ha conferito brevemente con i responsabili dell’operazione.    

parigi sotto attacco
(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / IAN LANGSDON)

 

01:15 LA RIVENDICAZIONE DELL’ISIS –

«La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa”: è  quanto afferma il canale Dabiq France (la rivista francese dello Stato islamico) assumendo la paternità degli attentati. Lo riferisce il Site. Almeno un’altra rivendicazione da parte di un canale riferibile all’ISIS era stata già pochi minuti dopo l’inizio degli attacchi. Su Twitter uno tsunami di messaggi che si sostiene provenga da Isis. dice che dopo Parigi “il prossimo attacco sarà a Londra, Washington e Roma”. L’hashtag in arabo usato è traducibile in “Parigi brucia”.  “Ricordate il 14 novembre. (I francesi) non dimenticheranno questo giorno come gli americani l’11 settembre”: cosi’ l’Isis ha celebrato la serie di attacchi a Parigi che hanno fatto oltre un centinaio di morti. “La Francia invia i suoi caccia in Siria quotidianamente bombardando ed uccidendo vecchi e bambini. Oggi si beve dallo stesso calice” amaro, si legge sempre nel testo pubblicato sulla rivista di Isis Dabiq, ricordando la decisione di Francois Hollande a fine settembre di iniziare sua sponte i raid aerei francesi contro Isis in Siria.. Lo scrive Rita Katz sul Site citando canali dell’Isis.  

parigi sotto attacco
(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / IAN LANGSDON)

 

01:10: L’ALLARME NON È CESSATO –

L’attacco al Bataclan non ha determinato la cessazione dell’allarme, non è infatti noto il numero complessivo degli attaccanti, né la loro sorte e si teme che alcuni di loro possano colpire ancora o se altri loro complici siano pronti a fare loro da staffetta. L’esempio dell’attacco a Charlie Hebdo suggerisce la massima prudenza.  

parigi sotto attacco
(Foto da archivio Ansa. Credit: Zheng Bin / Xinhua via ZUMA Wire)

 

 

01:04 TERMINATO L’ATTACCO AL BATACLAN –

Due terroristi uccisi, si parla di «decine» di cadaveri all’interno, un numero che confermerebbe una delle voci trapelate all’esterno del teatro attraverso i social network, grazie a una persona rimasta bloccata nell’edificio.     bataclan

 

00:55 ANCHE GIORGIA MELONI BLOCCATA DAL COPRIFUOCO A PARIGI –

    meloni    

00:53 – QUELLI CHE SUONAVANO AL BATACLAN  –

Dal suo profilo Facebook la band degli Eagles of Death Metal, che si esibivano proprio questa sera al Bataclan, fa sapere di non essere in grado di affermare che tutti i componenti del gruppo sono in salvo o dove si trovino.     eagles

 

00:43 ATTACCO AL BATACLAN –

Le forze speciali francesi sono entrate in azione al Bataclan e stanno in effetti attaccando per liberare l’edificio e gli ostaggi. Si sono udite 5 esplosioni. Fonti non verificate dicono che all’interno avevano cominciato a uccidere gli ostaggi uno a uno. Visti ostaggi che escono dall’edificio usando una scala appoggiata a un muro dai soccorritori. Non è chiaro quanti terroristi siano all’interno, le stime variano da 3 a 6, due dei quali sarebbero stati uccisi.

00:35 IL BILANCIO AGGIORNATO DELLE VITTIME –

France 24 ha diffuso un ultimo bilancio che parla di 40 vittime e 60 feriti in 7 luoghi diversi, ma si teme che dentro al teatro Bataclan possano essercene altre e molto numerose. Nel frattempo la polizia francese ha chiesto a Reddit di fermare il reporting relativo a quanto accade al Bataclan per non offrire vantaggi ai terroristi, richiesta soddisfatta dai gestori del popolare sito.

oo:27 LE REAZIONI DEI PARIGINI –

Gli abitanti della capitale e in particolare quelli delle zone interessate dagli attacchi hanno reagito offrendo collaborazione ai soccorsi e allo forze dell’ordine. Molti parigini stanno usando l’hashtag #PorteOuverte per offrire ospitalità ai concittadini rimasti in difficoltà per i numerosi blocchi del traffico e delle stazioni della metropolitana. Le strade dei quartieri interessati sono ora del tutto deserti, fatta eccezione per i soccorritori e gli uomini delle forze dell’ordine.

00.25 – SI PARLA DI KAMIKAZE IN AZIONE ALLO STADIO –

Ipotesi finora non confermata da dichiarazioni ufficiali, ma abbastanza diffusa tra i media francesi, è che le esplosioni sentite allo stadio siano da attribuire all’attacco di uno o più kamikaze nei pressi dello stadio. Attacchi che avrebbero provocato 3 vittime. Manca però qualsiasi conferma ufficiale. Diversi testimoni hanno confermato che alcuni degli sparatori hanno gridato «Allah u Akbar» durante gli attacchi.

00:20 – TRATTIVE PER GLI OSTAGGI AL BATACLAN –

Secondo France24 sarebbe in corso una trattativa con gli uomini che hanno preso in ostaggio una sessantina di persone all’interno del teatro Bataclan, dove sono confluiti nel frattempo decine di agenti. Proprio negli ultimi minuti è stata segnalata sia l’uscita di alcuni ostaggi che uno scambio di colpi d’armi da fuoco tra assedianti e assediati. L’ipotesi è che la polizia abbia aperto il fuoco per permettere ad alcune persone che non erano sotto il controllo dei sequestratori di allontanarsi dall’edificio. Secondo un giornalista che si trovava all’interno, 2 o 3 persone giovani e non mascherate hanno fatto irruzione nel teatro e sparato sui presenti per 10/15 minuti, il che farebbe temere un bilancio molto pesante.

00:05 – LE REAZIONI ITALIANE –

Matteo Salvini chiede via Twitter. «Subito attacchi in Siria e in Libia: i tagliagole e i terroristi ISLAMICI vanno eliminati con la forza!» e dopo Una preghiera per morti innocenti: «Subito chiusura frontiere e controlli a tappeto su realtà islamiche». Resta da capire come bombardare la Libia e la Siria e perché dovrebbe essere un’efficace misura antiterrorismo, la Francia ad esempio lo ha già fatto. Più asciutto e composto invece Matteo Renzi, che si dice «Insieme ai nostri fratelli francesi, contro l’atroce attacco a Parigi e all’Europa».

23:50 – LE PAROLE DI OBAMA E HOLLANDE –

«È un attacco non solo al popolo francese ma a tutta l’umanità e ai valori che condividiamo», così il presidente Obama nell’offrire le sue condoglianze al popolo francese. Il presidente francese Hollande è ora in diretta televisiva, visibilmente scosso, annuncia lo stato d’emergenza nella capitale e nell’Ile de France, la chiusura delle frontiere per evitare che qualcuno scappi o ritorni. Perché dice «sappiamo da dove vengono questi attacchi», con un chiaro riferimento all’ISIS. È una prova terribile, dice il presidente che ricorda le vittime «molto numerose» e le loro famiglie, ma serve sangue freddo, responsabilità, perché quello che vogliono i terroristi e fare paura. C’è paura, ma c’è anche un paese che risponde alla paura. Ricordando che l’azione è ancora in corso, Hollande invita ad avere fiducia nelle forze della sicurezza e a collaborare con lo sforzo in corsa. Una breve apparizione conclusa con la frase: «Vive la France, vive la Republique».

23:40 – ARRIVANO I MILITARI –

La prefettura ha annunciato che 200 militari sono stati inviati nel 10° e 11° arrondissement per aiutare la polizia nel controllo della situazione, nessuna novità per ora sul fronte degli ostaggi al Bataclan.

23:35 – LE PRIME REAZIONI DELLA POLITICA –

Secondo fonti americane il presidente americano Barack Obama è stato informato degli attacchi, più veloce Hillary Clinton che ha scritto su Twitter che prega per le vittime dell’atroce attacco e per le loro famiglie. Marine Le Pen, leader del Front National, ha invece annunciato la sospensione delle campagne del partito fino a nuovo ordine.

23:30 – VOCI SU UNA NUOVA SPARATORIA A LES HALLES –

Altri colpi d’arma da fuoco sono stati segnalati intorno alle 23,30 nei dintorni di Les Halles, dove si sarebbe accesa un’altra sparatoria, non è chiaro se si tratti di un altro attacco o se invece si tratti di un conflitto a fuoco tra attaccanti e forze di sicurezza. mancano comunque conferme ufficiali. La rete TF1 ha diffuso un nuovo bilancio delle vittime: 39 morti e più di 65 feriti. Le voci di una sparatoria a les Hallel  non hanno poi trovato conferma

ATTACCO A PARIGI, AGGIORNAMENTI IN DIRETTA –

Un uomo armato di Kalashnikov avrebbe aperto il fuoco in Place de la Republique sui clienti di un ristorante che guardavano la partita, segnalate 7 persone a terra, ferite o uccise. Nel 10° e 11° arrondissement segnalate anche sparatorie. Tre esplosioni invece vicino allo Stade de France, da dove è stato allontanato il presidente Hollande. In Rue Charonne segnalati sui social network 6 cadaveri a terra, i residenti avrebbero calato dalle finestra alcune lenzuola per coprirli. Difficile quindi avere un quadro preciso delle eventuali vittime, che nel giro di un’ora sono passate da 7 a 18 e infine 26 nell’ultimo comunicato da fonti ufficiali, rilasciato alle 23.    

I luoghi delle sparatorie sono relativamente vicini tra loro, mentre lo stadio è più lontano
I luoghi delle sparatorie sono relativamente vicini tra loro, mentre lo stadio è più lontano

 

GLI SPARI AL RISTORANTE –

Uno dei luoghi dove si sono registrati spari è l’Hotel Carillon in Rue Bichat, non lontano dalla redazione di Charlie Hebdo, dove ci sarebbero le 7 vittime. Un’altra sparatoria sarebbe avvenuta in un ristorante asiatico nell’11° arrondissement. Mistero invece sulle esplosioni nei pressi dello stadio, dove si giocava l’incontro amichevole tra le nazionali di Francia e Germania.     bataclan  

LA PRESA DI OSTAGGI –

Presso un altro locale pubblico, il Bataclan, la polizia segnala invece una situazione con presa d’ostaggi, che quindi avvalorerebbe l’ipotesi di un attacco terroristico. Il Bataclan è un famoso teatro e sala da concerti. Dentro alla struttura ci sarebbe una sessantina di persone, attualmente tenute prigioniere dagli attaccanti.

ATTACCO A PARIGI, IL GOVERNO MOBILITATO –

La capitale francese è attraversata dalle sirene delle ambulanze e delle auto della polizia, il presidente Hollande è rientrato all’Eliseo e ha convocato una riunione d’emergenza dei servizi di sicurezza. Secondo France 24 la polizia sta rispondendo «senza panico» e con decisione all’emergenza. Intanto il bilancio delle vittime sale a 26.

LA DIFFICILE EVACUAZIONE DELLO STADIO –

Le esplosioni vicino allo stadio hanno spinto le autorità ad evacuare il presidente francese e in seguito gli spettatori. L’evacuazione non è stata particolarmente ordinata, molti spettatori spettatori infatti hanno fatto a modo loro e invaso il campo di gioco per abbandonare più in fretta gli spalti. Le esplosioni si erano udite chiaramente durante la partita.    

 

L’ESERCITO NELLE STRADE, FORSE UNA RIVENDICAZIONE –

Circolano voci di una rivendicazione dell’ISIS, ma ovviamente sono da accogliere con il beneficio d’inventario rimandando a più tardi ogni verifica, quello che è certo è che per le strade di Parigi si è visto l’esercito e che la situazione d’emergenza da un lato ha contribuito a svuotare le strade, in parte affollate per la prima serata del weekend, e dall’altro ha incollato i parigini agli schermi e, per quelli prossimi alle zone colpite, alle finestre. Per la capitale francese s’annuncia una lunga notte. (Foto di copertina: KENZO TRIBOUILLARD / AFP / Getty Images)

Share this article