Mafia Capitale, Massimo Carminati: “Mario Corsi tiene per Alfio Marchini”

Nuove intercettazioni ambientali sui fatti di Mafia Capitale, pubblicati nuovi stralci dal Fatto Quotidiano: protagonista Massimo Carminati, l’ex terrorista dei Nuclei Armati per la Rivoluzione e leader, secondo le ipotesi accusatorie, del sistema crimanale del Mondo di Mezzo. In queste conversazioni, l’ex Nar parla di, e con, Mario Corsi, altro reduce della stagione del neofascismo e conosciutissimo, a Roma, per essere una delle principali voci del tifo radiofonico giallorosso.

MAFIA CAPITALE, MASSIMO CARMINATI: “MARIO CORSI TIENE PER ALFIO MARCHINI”

Notizia abbastanza nota negli ambienti e confermata dalle parole di Massimo Carminati: Mario Corsi “portava”, sosteneva, Alfio Marchini alle ultime elezioni, quelle in cui l’imprenditore si schierava contro il chirurgo del Partito Democratico, Ignazio Marino; lo chiarisce lo stesso Carminati a Marco Staffoli, il marito di Rosella Sensi, commentando il ritardo di Gianni Alemanno nella corsa a Roma, giudicato ormai irrecuperabile.

Carminati: E noi torniamo a votare

Staffoli: Ieri l’hanno richiamata a Rosella (Sensi, ndr)… c’aveva pure in linea a quelli… ma non gli ha risposto
Carminati: Ma che fa? Mi chiami all’ultima settimana, che senso c’ha? tu a Mario (Corsi, Ndr) lo dovevi chiama’… ma che chiami adesso? Me dovevi chiama’ due mesi fa e dicevi: ‘Guarda, me dai una mano per la campagna elettorale, se vinco… Che poi lui (riferendosi a Mario Corsi, ndr) ha portato Marchini… fino a… oggi che fa? Cambiamo pure il coso? (…) Non se può fa’… Alemanno non se può fa’.
Staffoli : Poi è diventato arrogante…
Carminati: Ma secondo me non è manco più arrogante. Io lo vedo disperato.. L’ho visto quelle tre volte in televisione… c’ha una faccia… tutta segnata.. Perché lui si aspetta di perdere… C’ha paura di come perderà.. può essere pure che recupera un po’ però, secondo me, lui cappotta

Il Fatto Quotidiano non manca di offrire replica ad Alfio Marchini.

Sono stato ospite di Mario Corsi anche la settimana scorsa. La sua è una radio molto popolare tra i romanisti e i tassisti. Così come quella dei laziali, Tele Radio Più, disponibili a sentire le voci di chi si occupa di Roma. Con Mario Corsi, oltre alla Roma, condividiamo anche un’al – tra passione: quella della pesca anche se non siamo mai andati insieme

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E parlando con Mario Corsi in persona, in un altro dialogo, Carminati riflette sul suo passato da terrrorista, sostenendo di aver “sbagliato bersaglio”, in una riflessione che sembra disegnare una sorta di vero e proprio programma politico. Per farsi sostenere dal popolo, dice Carminati, bisognava sparare ai banchieri.

Carminati: Questo è un paese che 30 anni fa, noi avemo sbagliato tutto, noi dovevamo ammazzare i banchieri. Più quelli dell’agenzia delle tasse… Secondo me tutto il popolo ti sarebbe venuto appresso.
Corsi: Solo la Raf (terroristi rossi, tedeschi, Ndr) c’ha pensato
Carminati : Subito… sono grandi. Hanno preso il banchiere e il capo delle tasse… Noi qui in Italia dovevamo ammazza’ Guido Carli… il capo di tutte le banche italiane (…) ‘tu che cosa fai? … esigi le tasse? e io ti uccido’… bang (…) Perché non ce s’è pensato… c’erano altri nemici, il proletariato… quelli poi non capivano un cazzo… pure noi non capivamo un cazzo.. però a quel punto tu te la prendevi con le banche dicevi ‘Sapete qual è la novità? a scende’…’ dicevi. ‘Allora se riesco ad ammazzare il capo della banca non me la prendo con il vice capo della banca. Se voi ve scortate fino al direttore di banca… io il cassiere ammazzo… decidete voi… fino alla fine dell’ultimo impiegato’. (…) So’ le banche che affamano la gente… i poveri. Questo bisognava fare e so’convinto che la gente allora te sarebbe venuta appresso

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